Giuliano Teatino

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Giuliano Teatino

[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Giuliano Teatino]]

Nome ufficiale:

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42°18′0″N 14°17′0″E / 42.3, 14.28333

Altitudine:

270 m s.l.m.

Superficie:

9 km²

Abitanti:

1.366

2006

Densità:

146 ab./km²

Frazioni:

Madonna della Neve, San Cataldo, San Rocco

Comuni contigui:

Ari, Canosa Sannita, Miglianico, Tollo

CAP:

66010

Pref. tel:

0871

Codice ISTAT:

069042

Codice catasto:

E056

Nome abitanti:

giulianesi

Santo patrono:

Sant'Antonio da Padova, San Cataldo

Giorno festivo:

19 agosto

Sito istituzionale

Visita il Portale Italia

Giuliano Teatino è un comune di 1.366 abitanti (con 464 nuclei familiari - media per nucleo 2,81 componenti) della provincia di Chieti. Dista dal capoluogo circa 23 Km. Ha una superficie di 10 km² con una densità abitativa di 130,60 abitanti a km². Il territorio del Comune risulta compreso tra i 53 ed i 281 metri sul livello del mare. Sul territorio sono presenti 5 attività industriali con 11 addetti, pari all'8,46% della forza lavoro occupata; 24 attività di servizio con 39 addetti, pari al 30% della forza lavoro occuata; altre 31 arttività di servizio con 69 addetti pari al 53,08 % della forza lavoro occupata e 4 attività amministrative con 11 addetti, pari all'8,46 della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente 130 persone (9,95 del numero complessivo di abitanti del Comune). Il Municipio è sito in Corso Italia n. 6 - tel. 0871/718261, info@comunegiulianoteatino.it

Giuliano Teatino sorge su un colle tra i torrenti Venna e Dendalo, affluenti di destra del fiume Foro. Il paese "nuovo" si articola lungo il tratturo per circa una decina di chilometri. Il suo territorio riccamente coltivato si estende per 9,84 km². Borgo di origine medievale, XI secolo. Nel XIII e XIV secolo fu di proprietà del monastero di San Pietro in Campis. Successivamente nel XV secolo venne in possesso dei de Riccardis, poi degli Orsini, dei Caracciolo nel XVI secolo e infine entrò a far parte dei possedimenti del duca di Canosa Sannita. Dalla fine del XIX secolo, al secondo dopoguerra, il paese assiste al fenomeno dell'emigrazione, molti Giulianesi partono per il Venezuela, l'Argentina, gli Stati Uniti, l'Australia. Il legame con la terra d'origine è però molto forte, molti tornano, costruiscono belle case, cercano di mantenere costante il contatto con il loro paese. Negli ultimi anni, la cittadina ha ricevuto i seguenti riconoscimenti: Città delle ciliegie, città del vino, città slow (ricompresa nella rete internazionale delle città del buon vivere di slow food). Il paese sorge ai piedi della Maiella, non lontano dal mare. È posto su una zona collinosa, ricca di vigneti e di frutteti, importante anche per gli uliveti. Da non perdere la Sagra delle ciliegie e la festa del Patrono, Sant'Antonio da Padova, che si celebra, da tempo immemorabile, il 19 di agosto. L'occasione della festa patronale è interessante, per osservare un rituale dal sapore contadino, che si celebra immutato da secoli e che ha inizio il giorno del 13 di giugno, festa effettiva del Santo. In questo giorno viene posto presso la statua di Sant'Antonio un giglio fiorito, che puntualmente sfiorisce ed appare secco sino alla festa di agosto, quando "inspiegabilmente" rifiorisce. Il Santo viene portato in processione e, per simboleggiare il dono dei frutti del lavoro dei campi, viene dedicato al Santo, anche un carro, decorato con i classici "taralli di Sant'Antonio", cucinati dalle donne del paese (con una ricetta segreta) e decorati con fiori di carta e glasse colorate. Il carro ed i cereali, vengono benedetti, ed è usanza dei giulianesi, condividere i taralli con i propri familiari ed amici, per simboleggiare in questo modo, la perpetuazione del rito di benedizione, che attraverso il frutto del duro lavoro dei campi, si estende ai contadini ed ai loro cari. La festa si conclude con il grande spettacolo di piazza, la festa, la musica ed i fuochi pirotecnici. L'inizio del mese di agosto vede anche la festa della "Madonna della Neve", il 5 di agosto, celebrata nei pressi della chiesetta omonima, ove è custodita un'antica icona della Madonna. La leggenda popolare, narra che nel luogo ove ora sorge ora la chiesetta, vi fosse un piccolo bosco, i passanti spesso udivano il canto di una donna che cullava un bambino. Incuriositi, alcuni Tollesi, entrarono nel bosco e trovarono l'icona della Madonna con il Bambino. Vollero portarla al loro paese, ma puntualmente la sacra statua ritornava al suo posto, finché, per volontà del popolo Giulianese, non venne edificata l'attuale chiesetta, ancora oggi visitabile (in Via Nevi), così piccola che pare abbracciare l'icona stessa. Completata la visita della parte antica del paese, San Cataldo, la vecchia Chiesa della Confraternita di San Pietro, si può procedere alle "scoperte gastronomiche". A Giuliano Teatino in ogni stagione dell'anno si possono degustare i sapori veri del meridione d'Italia: il buon vino (a scelta tra il Montepulciano d'Abruzzo ed il Trebbiano), l'olio mediterraneo dal sapore verace e profondo (a Giuliano vi sono diversi frantoi artigianali), le ottime conserve di frutta, l'uva e le ciliegie.

[modifica] Personaggi legati a Giuliano Teatino

Antonio Razzi, politico (deputato residente in Svizzera)
Romeo Ricciuti, politico nato a Giuliano Teatino

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Dora Di Ciano (lista civica) dal 27/05/2007 (2º mandato)
Centralino del comune: 0871 718261
Email del comune: info@comune.giulianoteatino.ch.it