Sergio De Gregorio
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Parlamento Italiano Senato della Repubblica |
|
Sen. Sergio De Gregorio | |
Luogo nascita | Napoli |
Data nascita | 16 settembre 1960 |
Titolo di studio | laurea in Scienze turistiche |
Professione | giornalista |
Partito | Italiani nel Mondo |
Legislatura | XV Legislatura |
Circoscrizione | Campania |
Incarichi parlamentari | |
|
Sergio De Gregorio (Napoli, 16 settembre 1960) è un giornalista e politico italiano. Attualmente riveste la carica di presidente della IV commissione permanente (Difesa) del Senato della Repubblica.
Indice |
[modifica] Biografia
De Gregorio inizia la sua carriera di giornalista a 17 anni, nel 1977, collaborando fino al 1980 con la Redazione cronaca di Napoli di Paese sera. Nello stesso periodo è autore, conduttore ed inviato di Al rogo, al rogo, trasmissione radiofonica di Radiouno, ed inviato di Chiamate Roma 3131, in onda su Radiodue.
Nel 1980, abbandona Paese Sera e fonda una propria Agenzia fotogiornalistica, la Alfa Press Service. Inizia poi varie collaborazioni con L'Espresso (occupandosi prevalentemente di cronaca nera, interrotta nel 1983), con Tg2 Dossier (fino al 1985) e soprattutto con Oggi, con la quale è stato collaboratore fisso fino al 1998 nelle vesti di corrispondente da vari teatri di crisi (Ruanda, Iraq, Nicaragua, ex-Jugoslavia, Libano).
Durante gli anni '80, continua inoltre la sua collaborazione con la Rai come autore, conduttore e inviato di numerosi programmi come Droga che fare (Raitre), Giallo con Enzo Tortora, Dario Argento ed Alba Parietti (Raidue), Domenica In (Raiuno, come consulente per la parte giornalistica), Linea diretta con Enzo Biagi (Raiuno). Collabora anche con la Fininvest come inviato di Linea Continua con Rita Dalla Chiesa (Retequattro) e de L'istruttoria con Giuliano Ferrara (Italia Uno).
La sua carriera giornalistica lo porta negli anni '90 dapprima alla direzione di vari periodici e quotidiani campani (tra cui Dossier Magazine, di cui mantiene la direzione editoriale ancora oggi) e poi alla direzione de L'Avanti!, lo storico organo ufficiale del PSI (cui sarà iscritto fino al 1994 circa). Nel 1994, si iscrive a Forza Italia. In quegli anni entra anche a far parte del consiglio d'amministrazione della Edi City srl, editrice de Il Giornale nuovo del Sud, inserto regionale campano de Il Giornale, da poco diretto da Vittorio Feltri.
Nel 2000, fonda l'associazione Italiani nel Mondo con l'obiettivo di diffondere e promuovere l'immagine dell'Italia e degli italiani nel mondo, anche attraverso un proprio canale televisivo satellitare, Italiani nel Mondo Channel.
Nel 2005, dopo il naufragio di un primo accordo con Forza Italia (erano già stati affissi numerosi manifesti con la foto di de Gregorio e il simbolo del partito, di cui ricopriva il ruolo di responsabile del dipartimento Mezzogiorno)[1][2] si candida per le elezioni regionali in Campania nella lista di Gianfranco Rotondi, Democrazia Cristiana per le Autonomie e successivamente lo stesso Rotondi lo vorrà come vicepresidente nazionale del suo partito.
Sempre nel 2005, l'associazione si trasforma in un movimento politico che raggiunge un accordo con l'Italia dei Valori per le elezioni politiche del 2006. Nello stesso anno, De Gregorio abbandona la direzione de L'Avanti! per assumere quella di direttore editoriale di Italia dei valori, organo ufficiale del partito di Antonio Di Pietro.
Nel 2006, viene eletto al Senato nella Circoscrizione Campania. Il 7 giugno viene eletto Presidente della Commissione Difesa grazie ad un accordo con la Casa delle Libertà (in contrapposizione alla candidata de L'Unione, l'ex-partigiana Lidia Menapace). La vicenda viene duramente stigmatizzata da Di Pietro, che costringe inoltre De Gregorio alle dimissioni dalla carica di direttore editoriale di Italia dei Valori.
Il 25 settembre 2006, dopo ulteriori polemiche seguite alla sua astensione durante la votazione di un provvedimento di indulto, annuncia la sua definitiva fuoriuscita dall'Italia dei Valori e dalla maggioranza di centrosinistra, affermando la volontà di costituire in Parlamento un gruppo che faccia riferimento al suo movimento "Italiani nel mondo" e di lavorare per la costituzione di una "grande coalizione" che unisca i moderati di destra, centro e sinistra. Tuttavia, nonostante i ripetuti annunci, nessun senatore ha aderito al neonato movimento di De Gregorio.
Durante la crisi del Governo Prodi II nel febbraio 2007, De Gregorio ha sancito la sua definitiva uscita dalla maggioranza di governo, votando contro la fiducia al Governo.
Nella primavera 2007 si candida per le elezioni a sindaco di Genova per la lista "Movimento Italiani nel mondo", ma la lista viene successivamente esclusa dalla competizione elettorale per la supposta mancata certificazione di alcune delle firme raccolte (su 680 firme presentate la commissione elettorale ne ha considerate valide circa 400 rispetto alle 500 necessarie). De Gregorio annuncerà ricorso al TAR contro questa decisione.[3] [4]
Nel settembre 2007 il senatore De Gregorio entra ufficialmente nello schieramento di centro destra, siglando un patto federativo tra il suo movimento e Forza Italia. È tra i senatori che votano contro la fiducia al Governo Prodi il 24 gennaio 2008, contribuendo alla caduta dell'esecutivo.
Recentemente si è laureato in Scienze turistiche presso l'Università IULM di Milano. [citazione necessaria]
[modifica] Provvedimenti giudiziari
- Dal giugno 2007 è indagato dalla Procura antimafia di Napoli per i reati di riciclaggio e favoreggiamento della camorra.[5]
- Il 25 febbraio 2008 è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma per il reato di corruzione.[6]
- L'8 aprile 2008 è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio.[7][8][9][10]
[modifica] Opere
- AA.VV. Guida di Napoli vera. Napoli, Ed. Procaccini, 1976.
- Camorra. Napoli, Ed. Società Editrice Napoletana, 1981.
- I nemici di Cutolo, Napoli, Ed. Pironti, 1983.
- Tortora: morire d'ingiustizia. Napoli, Ed. De Dominicis, 1988.
[modifica] Note
- ^ Italiani nel fondo, articolo de "La Voce della Campania", maggio 2006
- ^ Elezioni in Campania, il flop di Forza Italia", lettera di de Gregorio al leader di Forza Italia dopo le Elezioni regionali del 2005
- ^ Esclusi De Gregorio e Panarello: rischio rinvio sulle elezioni, articolo de "Il Secolo XIX" del 1 maggio 2007
- ^ Niente urne per Dc e Italiani nel mondo, articolo de "Il Secolo XIX" del 8 maggio 2007
- ^ De Gregorio sotto accusa per riciclaggio, articolo de "Il Corriere della Sera", del 06 giugno 2007
- ^ Roma, indagato il senatore De Gregorio, articolo de "Il Corriere della Sera", del 25 febbraio 2008
- ^ 'Ndrangheta, indagato De Gregorio Crotone, arrestato killer di Papanice, articolo Repubblica,8 Aprile 2008
- ^ «Favori alle cosche mafiose» Indagato il senatore De Gregorio, articolo Corriere della sera, 9 Aprile 2008
- ^ Mafia, indagato De Gregorio, articolo La Stampa, 9 Aprile 2008
- ^ DE GREGORIO INDAGATO PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA, video La7.it, 9 Aprile 2008
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda personale sul sito del Senato
- Il Blog di Sergio De Gregorio
- Un giornalista prestato alla politica si racconta, articolo di iustizia.it sulla biografia di de Gregorio apparsa su Dossier Magazine