Pozzilli
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Pozzilli | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Molise | ||||||||
Provincia: | Isernia | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 235 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 33 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 67 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Acquafondata (FR), Capriati a Volturno (CE), Conca Casale, Filignano, Montaquila, Monteroduni, Venafro, Viticuso (FR) | ||||||||
CAP: | 86077 | ||||||||
Pref. tel: | 0865 | ||||||||
Codice ISTAT: | 094038 | ||||||||
Codice catasto: | G954 | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Pozzilli è un comune di 2.199 abitanti della provincia di Isernia.Il suo nome che ricorda quello di Pozzuoli(Na) molto probabilmente deriva da "puteoli" i quali erano delle aperture di accesso all'acquedotto augusteo (rivus venefranus)che attraversava il territorio comunale.
Indice |
[modifica] Insediamenti abitati
Pozzilli centro
Santa Maria Oliveto
Triverno-Camerelle
Collegrotta
Leone
[modifica] Insediamenti non più abitati
Ciannalone
Vettese
Demanio
[modifica] Geografia
Il comune sorge nella valle del Volturno a sud della catena montuosa delle Mainarde , con una notevole vista sul Matese verso est. Il territorio è circondato da foreste di pini e querce, mentre le colline circostanti sono coperte di vigne e di oliveti. Il nucleo principale di Pozzilli si è sviluppato lungo il torrente Rava ai piedi di dolci colline poco a nord di Venafro che sta per raggiungere verso sudovest lungo le pendici del monte Santa Croce(m.Cerino).In tenimento comunale verso est sulla riva destra del fiume Volturno , ad una distanza di 4 km dal centro abitato, sorgono delle sorgenti di acqua solfurea(La z'lfatara) famose sin dal tempo dei Romani,tuttora meta di scampagnate di fine settima nella bella stagione: da alcuni anni il sito naturalistico è area protetta (del WWF). Nella pianura ad oriente,tra il centro di Pozzilli e quello di S.M.Oliveto,sorgono a 2 km e 1/2 dal capoluogo le due frazioni Camerelle e Triverno ormai unificate.Santa Maria Oliveto dista da Pozzilli centro 4-5 km ed è situata verso est su di un colle a 475 mt slm in posizione incantevole soprattutto per il panorama della piana di Venafro a sud e delle cime lontane degli Aurunci verso sudovest. Molte altre frazioni come Vettese, Ciannalone,ecc. sono state abbandonate. Resistono ancora Collegrotta verso sudovest a 460 mt slm e Leone verso ovest sulla sponda sinistra della Val di Rava su un poggio a 500 mt slm al confine con Casal Cassinese del Lazio. Dalle colline di Pozzilli si possono vedere chiaramente ad est Capriati al Volturno e Prata Sannita e- con un buon binocolo-lungo la media valle del Volturno a sudest non solo Sesto Campano a destra ma anche-più in lontananza- Vairano Patenora colla sua Rocca verso sinistra.
[modifica] Storia
Nel territorio comunale sono stati trovati resti fossili i quali testimoniano la presenza dell'uomo sin dalla preistoria. Pozzilli condivide con Venafro molta parte della sua storia fino alla metà del XVII secolo epoca in cui inizia a prendere corpo la sua fisionomia come si leggerà qui di seguito. In località Camerelle negli anni '70 fu ritrovato un cimitero sannitico durante gli scavi della Volani nei pressi del passaggio a livello ferroviario. In epoca romana il territorio era attraversato da un acquedotto che captava le acque sin dalle sogenti del Volturno a Rocchetta per portarle a Venafro. In varie località sia fuori che dentro l'abitato di Pozzilli centro sono venuti alla luce suoi resti abbastanza eloquenti. L’opera doveva avere molta importanza visto che sono giunte a noi testimonianze di numerosi restauri che ad essa vennero operati. Alla fine del 1700 in località Triverno fu trovata la cosiddetta "Tavola Acquaria" risalente al 26 a.C.(Imperatore Augusto),lastra di pietra sulla quale erano state scritte le regole per la manutensione dell'acquedotto e per la distribuzione delle sue acque. Lo stesso nome "Pozzilli" si pensa possa provenire dalla presenza di "piccoli pozzi" collegati all'acquedotto(rivus venafranus) i quali servivano forse per prendere l'acqua ma soprattutto per eseguire la manutensione. Dissoltosi l'Impero Romano, sul finire del VI secolo d.C. il territorio di Pozzilli entrò nel Ducato-Principato longobardo di benevento(Vedi wikipedia: Venafro). Pare che le truppe di Carlomagno,tra il 774(conquista del Regno longobardo di Pavia)ed il 787(assedio di Salerno),siano transitate per il territorio comunale combattendo aspramente contro i Longobardi. Santa Maria Oliveto è la più grossa frazione della quale si può vantare il Comune di Pozzilli e sulle origini del suo attuale insediamento si legge nel Chronicon Volturnense(redatto in lingua beneventana nei 1130 nell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno):pare che sia stata fondata intorno all'anno 839 d.C., quando l'Abbazia inviò lì una colonia proveniente dall'area Valva (zona Sulmona)la quale vi costruì un villaggio sulla collina attorno la chiesa di San Lorenzo. Pregevoli -seppure non ancora ben recuperati -sono i resti del castello di S.M.Oliveto(vedi:Franco Valente,arch.di Venafro). Nell'anno 1053 con Ruggero il Guiscardo il Principato di Benevento passò sotto il dominio dei Normanni. In quest'epoca- tra San Vincenzo al Volturno e Montecassino sorsero insediamenti Benedettini lungo il sentiero che monaci e pellegrini percorrevano tra le due Grandi Abbazie. Resti di questi insediamenti sono stati ritrovati in vari punti fra i quali, parlando di Pozzilli,uno molto evidente in località "Arcora"[1] a poca distanza del centro abitato verso est ai piedi del monte Stingone:si vedono ancora degli archi da cui appunto il nome dialettale "arcura" dato alla località. Intorno al 1228 il ducato-principato divenne parte integrante del Regno di Sicilia unificato da Ruggero II normanno d'Altavilla,nonno materno di Federico II di Svevia. Il feudo di Pozzilli nel 1234 apparteneva a Ruggiero Galluccio al quale venne successivamente usurpato da un certo Gualtiero D’Aversa.Sconfitti Manfredi,figlio di Federico II, nella battaglia di Benevento(1266)e Corradino di Svevia,figlio di Corrado IV di Germania a sua volta figlio di Federico II, nella battaglia di Tagliacozzo(1268),Carlo I d'Angiò(fratello dell'allora Re di Francia)chiamato in Italia dal Papa divenne Re di Sicilia.L'Isola, ribellatasi agli Angiò nei cosiddetti "vespri siciliani"del 1282,passò agli Aragonesi e Palermo diventò capitale del(nuovo) Regno di Sicilia mentre Napoli divenne capitale del Regno omonimo con Carlo I d'Angiò.Nel 1441 Alfonso V (Re di Trinacria,di Sardegna e d'Aragona) riunificò di nuovo quello che era stato il regno Normanno-Svevo di Sicilia che però prese il nome di Regno delle Due Sicilie con capitale NAPOLI. Alfonso V° d'Aragona prese il titolo di Alfonso I° "Rex utriusque Siciliae".Per il seguito vedi Wikipedia alla voce: Regno di Napoli. Nel XVI secolo i titolari del feudo divennero i Pandone di Venafro i quali furono succeduti dai Gaetani, che ne detennero il possesso fino alla definitiva scomparsa del sistema feudale. Il nome "Pozzilli" si trova citato per la prima volta in una bolla del 1646 di Papa INNOCENZO X.Comunque in quest'epoca tutti gli insediamenti di Pozzilli erano dei "casali" del comune di Venafro. Fino all'unità d'Italia Pozzilli, Santa Maria Oliveto e dintorni rimasero territori del regno delle due Sicilie del quale condivisero il destino(vedi Wikipedia). Fino al [1810] Pozzilli è stata una frazione di Venafro insieme a Filignano, Conca Casale, Ceppagna e Sesto Campano(Venafro e riuniti).Santa Maria Oliveto invece era a se stante "possedimento" di Montecassino e passò al comune di Pozzilli come frazione poco prima dell'unità d'Italia con regio decreto di Ferdinando II di Napoli, Re delle Due Sicilie. Durante la seconda guerra mondiale tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1944 il territorio di Pozzilli e quello dei paesi circostanti furono teatro di aspri combattimenti fra i Tedeschi[2] asserragliati sui monti a nord-ovest del fiume Volturno e gli Alleati anglo-franco-americani[3],lungo la famosa "linea Gustav". Gravissimi danni furono provocati non tanto dai cannoneggiamenti o dai bombardamenti quanto volutamente dai Tedeschi per rappresaglia o per far terra bruciata agli Alleati che avanzavano. Nel periodo postbellico attiva e rapida è stata la ricostruzione soprattutto per merito del piano Marshall degli Stati Uniti d'America(ERP). Esaurita ormai la spinta alla ricostruzione sia materiale che morale, negli anni 60-70 questi paesi sono stati oggetto di emigrazione sia all'estero che al norditalia con notevole decremento della popolazione. Solo dagli anni 80 si è verificato il fenomeno inverso soprattutto per effetto dell'industrializzazione sia locale(Nucleo Industriale di Pozzilli e Venafro)che a breve distanza(Cassino). Nella primavera del 1984 il centro abitato di Pozzilli, come quello di altri comuni della zona, ha subito gravi danni per un terremoto sprigioinatosi nella Valle di Comino(Frosinone). In questi ultimi anni l'economia di Pozzilli-Santa Maria Oliveto ruota intorno all'IRCCS Neuromed localizzato dal 1991 con il suo polo ospedaliero nel centro di Pozzilli e con quello di ricerca nella frazione Camerelle. Dal 1994,insieme ad altri 338 soci, fa parte dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio(ANCO).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Paolo Passarelli (lista civica) dal 05/04/2005
Centralino del comune: 0865 925900
Email del comune: info@comune.pozzilli.is.it
[modifica] Collegamenti stradali e ferroviari
[modifica] Bibliografia
[1]Marazzi F.,San Vincenzo al Volturno. Cultura,Istituzioni,Economia;Monteroduni(Isernia)Ediz.Cep per l'Abbazia di Montecassino 1996;pag.42:<<....Il confine era limitato a nord.....poi lungo la terra detta Arcora limitata dalla strada che da venafro porta ad Isernia....>>
[2]Rudolf B.,La ritirata verso Cassino; Storia della seconda guerra mondiale,vol IV,pag.273....279;Rizzoli 1967-Milano.
[3]Martin B.,Attraverso il Volturno; Storia della seconda guerra mondiale,vol.IV.pag.280...287;Rizzoli 1967-Milano