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Sant'Agapito (IS) - Wikipedia

Sant'Agapito (IS)

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Sant'Agapito
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Sant'Agapito (IS)]]
Sant'Agapito (IS) - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Molise
Provincia: stemma Isernia
Coordinate: 41°33′0″N 14°13′0″E / 41.55, 14.21667
Altitudine: 560 m s.l.m.
Superficie: 15 km²
Abitanti:
1.331
Densità: 89 ab./km²
Frazioni:  
Comuni contigui: Isernia, Longano, Macchia d'Isernia, Monteroduni
CAP: 86070
Pref. tel: 0865
Codice ISTAT: 094044
Codice catasto: I189 
Nome abitanti:  
Santo patrono:  
Giorno festivo:  
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Sant'Agapito è un comune di 1.331 abitanti in provincia di Isernia.

Indice

[modifica] Origini del nome

Il nome deriva da quello di un martire cristiano, Agapito appunto, cui era dedicata la chiesa attorno alla quale si sviluppò il nucleo urbano originario; da Sanctum Agapitum si è trasformato in Santa Capiata nel 1516.

[modifica] Localizzazione

Sant'Agapito sorge sulle propaggini nord-occidentali del massiccio del Matese, posizione che conferisce al paese la definizione di "Porta del Matese". Il territorio del comune comprende anche cinque frazioni: Temennotte, Coriemano, Collannoni, Sant'Agapito Scalo, Pietradonata. Il territorio del comune si estende su una superficie che ricopre sia una parte montana (a sud), sia una parte pianeggiante (a nord).L'altitudine va da circa 350m sino ai 1.100m della cima più alta (Colle di Croce). Il comune è attraversato dal torrente Lorda, rifornito dai numerosi ruscelli montani che ne accrescono la portata.

[modifica] Notizie Feudali

Non c’è dubbio che Sant’Agapito facesse parte della contea di Isernia nel periodo longobardo, e della contea del Molise nel periodo normanno. Nel secolo XII , S.Agapito divenne feudo di una famiglia omonima: la quale aveva presumibilmente assunto il nome del feudo per distinguersi dal ramo diretto della stirpe da cui discendeva, e di cui non voleva apparire cadetto o minore. Non si conosce quale fosse la stirpe. Si sà, invece, che i S.Agapito tennero in signoria l’università dallo scorcio del secolo XII sin oltre la metà del secolo XV, e cioè per circa tre secoli. Dei molti titolari della potente famiglia, sopravvive la memoria di soli cinque per Sant’Agapito, e sono:

Anno 1069 Matteo cavaliere che seguiva Riccardo I (dal catalogo borelliano)

Anno 1326 Roberto cavaliere del re d’Angiò

Anno 1330 Gualtiero

Anno 1381 Nicola conte e cavaliere aragonese

Anno 1443 Leone conte e cavaliere di Alfonso I

Nella prima metà del secolo XV – se non pure dallo scorcio del secolo precedente – S.Agapito fu dominio dei Gaetani, celebri per le signorie di Fondi e di Morcone. Giovannantonio Gaetani nel 1444 vendette il feudo ad Antonio d’Afflitto per 4.200 ducati.. Antonio d’Afflitto apparteneva alla famiglia comitale di Trivento, e della sua discendenza S.Agapito fu feudo per circa un secolo. Nella prima metà del secolo XVI S.Agapito appartenne alla famiglia de Storrente. Si ignorano di questa casata le origini, si sa che Lucrezia de Storente nel 1555 alienò l’Università in favore di Gianfrancesco de Angelis di Teano. Nella prima metà del secolo XVII S.Agapito passò in dominio della famiglia Provenzale, per compra fattane da Andrea Provenzale siciliano, nato a Trapani nel 1579 e deceduto nel 1645 dopo essere stato Presidente della R.Camera della Sommaria. Giuseppe Provenzale, donatario del padre, ebbe il titolo ducale sul luogo nel 1637.Giovanni Provenzale fu pur titolare di Sant’Agapito, e nel 1775 fece restaurare la sepoltura familiare nella Chiesa dello Spirito Santo in Napoli, come si legge nella lapide tombale situata nella crociera del sacro edificio. Dai Provenzale, nel secolo XVIII, Sant’Agapito passò in feudo con titolo marchesale ai Caracciolo del ramo Pisquizi: i quali furono in prosieguo duchi d’Avigliano e principi di Pettoranello. L’ultimo titolare feudale di S.Agapito risiedeva in Napoli, e subì il saccheggio del proprio palazzo dai francesi nel 30 gennaio 1799. Portava il titolo marchesiale di S.Agapito nel 1824 un Caracciolo, Intendente della Provincia di Terra di Lavoro; ed il Settembrini nelle sue “Ricordanze” narra che lo vedeva “ ogni mattina in chiesa servire a messa come un sacrestano; ed ogni domenica radunava tutti i suoi impiegati, se li menava dietro come pecori, e tutti in chiesa a cantare l’ufficio della Vergine, udire un paio di messe ed una predica: e guai a chi mancava! Mi pare ancora di vederlo quel figuro di Intendente con tanto di bocca spalancata cantare salmi e volgersi intorno, e farsi crocioni con la mano che parea giocasse di spadoni.”

Il duplice titolo di marchese d Sant’Agapito e principe di Pettoranello è stato portato da Vincenzo Caracciolo, nato in Napoli il 14 novembre 1872 e da Giuseppe e Marianna Zambra deceduta nel 1885.

[modifica] Luoghi di interesse

San Nicola

La chiesa di San Nicola, chiesa madre del comune, situata nel centro storico, ha una struttura romanica, nasce sui resti di un antico tempio pagano. Particolari sono le due facciate, poste una su via Carbonari, l'altra su via Manzoni, facendo si che da qualsiasi delle due principali strade si arrivi, di vedere l'ingresso della chiesa. Si possono ammirare all'interno le numerose statue di santi,alcune delle quali di pregevole fattura.

Cortile Bucci

Accanto all'ingresso della Chiesa Madre di S.Nicola, posto su via Manzoni, vi è il "Cortile Bucci", un piccolo cortile ove trova posto una delle più caratteristiche fontane del paese. La fontana, formata da un unico blocco di pietra, presenta sulla facciata anteriore un bassorilievo raffigurante un volto, probabilmente Bacco, dalla cui bocca veniva fuori l'acqua, ed un iscrizione superiore:

"1622 ET ALPI 1764 PENVI OIVZ BORV OGVL CIMOPELLI"

Probabilmente la fontana è stata portata li in un secondo momento.

Croce Bizantina

Appena fuori la porta di valle, trova loco la Croce Bizantina, in pietra, su capitello corinzio, posta su una colonna anch'essa in pietra. Probabilmente indicava ai viaggiatori l'inizio del paese in epoca antica, quando la strada di accesso arrivava appunto alla porta di valle.

Palazzo Feudale

Il palazzo, appartenuto alle varie famiglie che si succedettero alla guida dell'antico borgo, presenta un impianto quadrato, con un nucleo centrale formato da un cortile, su cui spicca una delle antiche torri che proteggevano il paese. Il palazzo (forse anticamente un castello di difesa), prosegue inglobando anche un secondo cortile, chiuso da un lato dalla porta di monte e comprendente al suo interno una cappella privata. Oggi, il cortile più esterno, compreso appunto tra la cappella e la porta di monte fa parte dell'attuale via Manzoni, e la cappella è stata ritrasformata. Il nucleo interno del palazzo, resta però ben conservato.

Chiesa della Madonna dell'Olmeto

Questa piccola chiesa si trova nella parte più a sud del paese, dopo una ripida salita. La chiesa, si racconta nella tradizione popolare, fu costruita in seguito da un'apparizione della Madonna, che avvenne in un piccolo boschetto di olmi (da cui Madonna dell'Olmeto). La chiesa è privata.

Varie

Altri luoghi da visitare sono:

il vecchio frantoio (da visitare durante il Festival del Cinema);

la chiesa di S.Maria Bambina;

la vecchia centrale idroelettrica.

Da sottolineare anche l'Area Naturale del Torrente Lorda.

[modifica] Feste, ricorrenze ed eventi

18 Agosto Festa patronale

6-7 Settembre Sagra degli Arrosticini

SAff Sant'Agapito Film Festival [1] Festival Internazionale delle Arti Figurative, realizzato dalla Pro Loco Sant'Agapito.--Wozniak

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Giuseppe Picciano (lista civica Cambiare Sant'Agapito) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0865 427040
Email del comune: sindaco@comune.sant-agapito.is.it

Sant'Agapito fa parte della Comunità Montana Centro Pentria.



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