Novara Calcio
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Calcio | |||
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Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali: | Azzurro | ||
Dati societari | |||
Città: | Novara | ||
Paese: | Italia | ||
Confederazione: | UEFA | ||
Federazione: | FIGC | ||
Campionato: | Serie C1 | ||
Fondazione: | 1908 | ||
Presidente: | Carlo Accornero | ||
Stadio: | Silvio Piola (8.810 posti) |
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Palmarès | |||
Titoli nazionali: | 3 Campionati di serie B | ||
Contatti | |||
Viale Kennedy, 8 28100 Novara (NO) Tel: 0321/456201 |
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www.novaracalcio.net |
Il Novara Calcio è la principale società calcistica di Novara.
Fondata nel 1908, milita attualmente in Serie C1; nella sua storia vanta 12 stagioni in Serie A e 28 in Serie B, oltre a una finale di Coppa Italia.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] La fondazione e i primi campionati
Il 22 dicembre del 1908 fu fondata dagli studenti del Liceo "Carlo Alberto" la Football Association Studenti Novara, grazie all'appoggio della società sportiva cattolica Voluntas, i cui atleti indossavano una divisa azzurra. Tra il 1909 e il 1911 la F.A.S. selezionò i suoi migliori giocatori assieme a quelli delle altre società che già praticavano lo sport del calcio nella città piemontese (la Ginnastica e Scherma, in maglia rossa, e la Forza e Speranza, in maglia bianca) per fondare il Foot Ball Club Novara: nel 1912 partecipò per la prima volta al Campionato Nazionale, esordendo il 3 novembre di quell'anno sul campo di via Lumbroso nella gara contro il Torino. Nel 1920 si fuse con l'Unione Sportiva Novarese, una società nata nel 1917, mantenendo la divisa azzurra e mutando il nome in Foot Ball Association Novara.
[modifica] Il "quadrilatero" e la Serie B
Fu nel primo dopoguerra che il Novara ottenne i primi risultati favorevoli: nel 1919-20 sfiorò le semifinali Interregionali dell'Italia Settentrionale, nel 1920-21 si mise in mostra vincendo il suo girone a pari punti con il Torino: le buone prestazioni ottenute in quegli anni e i nei tornei seguenti fruttarono una discreta popolarità alla squadra azzurra, che andò così a formare con altre le altre tre società del Piemonte Orientale in auge in quel periodo - la Pro Vercelli, l'Alessandria e il Casale - il cosiddetto "quadrilatero piemontese".
Il 23 settembre 1926, il Novara retrocesse in I Divisione a causa di una riforma dei campionati: fatale fu la ripetizione, a Torino, di uno spareggio che era già terminato con un nulla di fatto a Casale Monferrato. L'Alessandria vinse 2-1; il Novara si riscattò immediatamente ritornando, l'anno successivo, in Divisione Nazionale. Nel 1929 fu ammesso al primo campionato di Serie B (1929-30), dove passò sette stagioni consecutivi. Nel 1931 le fu imposto di italianizzare il nome in Associazione Calcio Novara; nello stesso anno fu inaugurato il campo di gioco di via Alcarotti, lo Stadio "Littorio" (dal 1946 "Comunale"). Il Novara continuò a giocare su questo campo fino al gennaio del 1976 quando venne inaugurato il "Comunale" di Viale Kennedy.
[modifica] Le prime stagioni in Serie A
Al termine del campionato 1935-36, il Novara giunse primo in classifica alla pari con la Lucchese, ed entrambe furono ammesse al loro primo campionato di Serie A. La squadra piemontese fece ritorno in B, però, dopo un solo anno e nel campionato 1937-38 fu autrice di una grande rimonta ai danni del'Alessandria, culminata con la vittoria in casa dei grigi per 1-0 all'ultima giornata e con il vittorioso spareggio-promozione di Torino, vinto per 3-2. Gli azzurri ritornarono nella massima serie dopo appena un anno, rimanendovi fino al 1941, quando un quoziente reti peggiore rispetto a quello della Lazio li condannò alla retrocessione (campionato 1940-41. Nel 1939 il Novara aveva raggiunto la finale della Coppa Italia di quell'anno, alla quale era arrivata dopo aver battuto Pro Vercelli, Sime Popoli, Modena e Milan: la finale fu persa per 2-1 contro l'Ambrosiana il 18 maggio 1939. Nel 1944 il calcio si fermò per la seconda guerra mondiale.
[modifica] Il dopoguerra, Silvio Piola e la retrocessione in C
Nel 1947 il 34enne Silvio Piola fu ingaggiato dal Novara: il suo apporto fu fondamentale per gli azzurri nella vittoria della difficile Serie B 1947-48 e nelle stagioni che la squadra passò in Serie A tra il 1948 e il 1954. Il nome dell'attaccante si legò dunque a quello della squadra azzurra, che a lui dedicò lo stadio nell'anno della sua morte, il 1996. Nel 1951-52 il Novara allenato da Giovanni Varglien arrivò ottavo in massima serie, miglior prestazione di sempre della squadra azzurra (a 38 anni, Piola segnò 18 gol), che vide per l'ultima volta la Serie A al termine del campionato 1955-56, quando fece ritorno in Serie B.
Il ritorno in Serie B non fu facile per il Novara, che evitò la Serie C nel campionato 1960-61 vincendo a Ferrara lo spareggio retrocessione contro la Triestina e si ritrovò declassata all'ultimo posto per un tentativo d'illecito denunciato da un giocatore della Sambenedettese: al termine del campionato campionato 1961-62, così, il Novara retrocesse così per la prima volta in Terza Serie. Ritornata in Serie B nel 1965, la squadra azzurrà crollò di nuovo in C nel 1968 (Serie B 1967-68).
[modifica] Il declino e le speranze per il futuro
Al ritorno tra i cadetti, nel 1970, il Novara lanciò due giovani campioni destinati a fare la storia nelle file della Lazio e del Torino, Felice Pulici e Renato Zaccarelli. Al termine del campionato 1976-77 retrocesse in Serie C e nel 1978 fu ammessa alla prima Serie C1. Retrocesse per la prima volta in Serie C2 al termine del campionato 1980-81.
Il Novara trovò enormi difficoltà in C2 e nel 1990 retrocesse addirittura nel Campionato Interregionale dopo uno spareggio perso contro il Pontedera: fu ripescata a causa del fallimento di un'altra piemontese, la Pro Vercelli. Alla promozione in Serie C1 ottenuta al termine del campionato 1995-96 fece seguito un'immediata retrocessione, nel 1997. Per tre anni, dal 1999 al 2001, il Novara evitò la retrocessione ai play-out e al termine del campionato 2002-03 ottenne la Serie C1, categoria nella quale milita attualmente: la stagione 2006-07 si è conclusa con la salvezza certa con un turno d'anticipo ed è stata inoltre caratterizzata dal passaggio della società da parte della famiglia De Salvo del policlinico di Monza.
Il futuro sembra ora roseo per il Novara,grazie alla famiglia De Salvo, in quanto si sta investendo molto per un futuro dalle grandi prospettive che fa prospettare a molti il tanto agongato salto di categoria nei prossimi anni.
Nell'Autunno del 2007, la famiglia De Salvo annuncia l'ultimazione del polo sportivo "Novarello". Il centro,grazie ad attrezzature e terreni degni di una squadra di Serie A, sarà la nuova casa del Novara Calcio per i prossimi anni a venire.
Il 29 settembre 2007 nel comune di Granozzo con Monticello, a pochi chilomentri dal centro di Novara, è stato inaugurato il nuovo centro sportivo della Società: "Novarello-Villaggio Azzurro". il Novara Calcio per la prima volta nella storia, vanta una vera e propria casa. Per ora il complesso ospita l'ufficio di Presidenza, la dirigenza generale e sportiva, l'ufficio marketing, l'ufficio stampa, l'amministrazione e tutto il Settore Giovanile. La suggestiva struttura, un antico mulino del '600 completamente restaurato, possiede anche un grande ristorante, un bar, una sala congressi in grado di accogliere circa 200 persone, la sala ristorante riservata alla squadra, l'appartamento del custode ed una foresteria composta di 11 camere più tre appartamenti.
Nell'autunno del 2008 è prevista la chiusura dei lavori e la conseguente inaugurazione del secondo lotto composto da 5 campi da calcio ad undici (di cui uno in sintetico), e di due campi a sette più un palazzetto coperto di 1000 metri quadrati, oltre che una club house più foresteria (tot. 2.500 metri quadrati) in grado di ospitare due squadre di calcio in ritiro contemporaneamente.
Nel Gennaio 2007 l'allenatore Giancesare Discepoli viene esonerato e sostituito da Gianfranco Bellotto, ex allenatore della Salernitana.[1]. Insieme a Bellotto, all'ultima giornata di mercato, il Novara registra l'arrivo dell'esperto portiere Gianluca Berti dal Cesena , Matteo Centurioni dal Ravenna ed il forte trequartista Enrico Maria Amore dal Perugia.
[modifica] Silvio Piola
Il nome di Silvio Piola evoca ancora oggi nei giovani calciatori grande rispetto e, nelle persone con qualche anno in più, splendidi ricordi legati ad un mondo del pallone ormai lontano, fatto principalmente di talento e fatica. Per tutti quanti Piola rimane, e siamo certi rimarrà anche in futuro, il bomber per eccellenza e le sue imprese agonistiche saranno ricordate per sempre come un segno indelebile nella storia del calcio mondiale.
Uomo schivo, calciatore esemplare e mito indiscusso per molte generazioni, Piola rappresenta il “calciatore perfetto”, un connubio magico di eleganza, potenza, precisione e fantasia, un purosangue libero di correre nelle praterie dei campi di calcio e capace di regalare, a tutti coloro che lo ammiravano, sogni e realtà. Il sogno di magnifici gol che nessuno, fino ad allora, era riuscito nemmeno ad immaginare e la realtà concreta di tante vittorie indimenticabili.
Silvio Piola nacque a Robbio, provincia di Pavia, il 29 settembre del 1913 e iniziò giovanissimo, appena sedicenne, la sua carriera di calciatore nella Pro Vercelli in serie “A” dove, nella stagione 1930-'31, si fece subito notare segnando tredici gol. Lasciò le “bianche casacche” nel 1934, con al suo attivo ben 51 reti, per passare alla Lazio dove rimase per nove stagioni realizzando un totale di 143 gol. Con la maglia celeste conquistò per due volte il titolo di capocannoniere (stagioni 1936-'37 e 1942-'43).
Ma l'indiscussa classe del centravanti più forte di tutti i tempi esplose con la maglia della Nazionale. All'esordio esaltante con una doppietta nel 1935 contro l'Austria seguirono altre imprese eccezionali: ai Campionati Mondiali di Francia del 1938 sigla altre due doppiette, una proprio contro i “Galletti” nei quarti di finale, l'altra nella finale contro l'Ungheria.
I tempi bui della Seconda Guerra Mondiale videro Piola vestire la maglia amaranto nelle file del Torino nella stagione 1943-'44 e successivamente, alla ripresa dei campionati dopo la pausa dovuta al conflitto bellico, giocò nella Juventus per due stagioni prima di approdare al Novara in serie “B”. Una categoria che gli stava naturalmente stretta e dunque, ancora grazie alle sue doti formidabili, portò gli Azzurri del Novara Calcio in serie “A” dove disputò altri sei campionati segnando complessivamente 70 reti.
Dunque una carriera incredibilmente lunga e prolifica che, grazie a qualità paragonabili solo a quelle dei più grandi calciatori di tutti i tempi e pur avendo giocato in un'epoca in cui i mass-media erano meno presenti nella vita di tutti, gli ha consentito di godere di una notorietà straordinaria.
Il colore “azzurro” gli portò fortuna, mentre giocava nel Novara fu infatti convocato altre due volte in Nazionale.
Silvio Piola è senza dubbio l'uomo dei record: è stato il massimo realizzatore di gol in tre squadre differenti, ha giocato in serie “A” fino a 40 anni diventando il più “anziano” cannoniere della storia, in Nazionale non fu mai espulso e segnò 30 reti in 34 partite (è ad oggi ancora il terzo goleador della Nazionale dopo Riva e Meazza ma con la miglior media reti), suo il record di reti in serie “A”, 274 (290 se si considerano anche i gol del campionato particolare del 1945-'46). Piola è un Campione del Mondo “non scudettato”, infatti nonostante le innumerevoli vittorie non conobbe mai la gioia di arrivare primo in classifica nel Campionato Italiano.
[modifica] Cronistoria
Cronistoria del Novara Calcio 1908 | ||
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[modifica] Palmarès
[modifica] Trofei ufficiali
[modifica] Trofei giovanili
[modifica] Altri piazzamenti
[modifica] Campionati nazionali disputati
In 90 stagioni sportive disputate a livello nazionale a partire dal debutto in Prima Categoria nel 1912. Sono compresi cinque campionati di Prima Categoria Nazionale, cinque di Prima Divisione e due di Divisione Nazionale, un campionato di Divisione Cadetta e uno di Cadetteria Mista Alta Italia, e 21 campionati di Serie C2.
[modifica] Rosa 2007/2008
Portieri | |
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Davide Micillo | |
Giacomo Brichetto | |
Gianluca Berti |
Difensori | |
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Sandro Ciuffetelli | |
Mavillo Gheller | |
Tiziano Maggiolini | |
Matteo Centurioni | |
Carlo Alberto Ludi | |
Paolo Morganti | |
Alberto Paoli |
Centrocampisti | |
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Fabio Gallo | |
Roberto Chiappara | |
Daniel Bresciani | |
Massimiliano Brizzi | |
Andrea Coletto | |
Francesco Evola | |
Fabio Lorenzini | |
Luca Mateassi | |
Enrico Maria Amore |
Attaccanti | |
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Raffaele Rubino | |
Davide Sinigaglia | |
Emanuele Chiaretti | |
Elpys Josè Espinal |
Allenatore | |
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Gianfranco Bellotto |
[modifica] Formazione attuale
[modifica] Calciatori famosi del passato
- Pietro Ferraris II
- Claudio Garella
- Giustiniano Marucco
- Mario Meneghetti
- Enrico Migliavacca
- Marco Negri
- Silvio Piola
- Felice Pulici
- Ettore Reynaudi
- Giovanni Udovicich
- Renato Zaccarelli
- Simone Inzaghi
- Alberto Marchetti
- Dionisio Arce
[modifica] Giocatori famosi del "presente"
[modifica] Palmarès e riconoscimenti dei giocatori ed allenatori del Novara Calcio
[modifica] Premi individuali dei giocatori
- Capocannoniere della Serie B: 3
- Mariano Riva: (1972/73)
[modifica] Premi individuali ad allenatori
- Seminatore d'Oro della Serie C: 1
[modifica] Note
1.http://www.novaracalcio.net/news/articolo.php?id=394
2.http://www.novaracalcio.net/storia/
[modifica] Collegamenti esterni
Cavese - Cittadella - Cremonese - Foggia - Foligno - Lecco
Legnano - Manfredonia - Monza - Novara - Padova - Paganese
Pro Patria - Pro Sesto - Sassuolo - Ternana - Venezia - Verona
Ancona - Arezzo - Crotone - Gallipoli - Juve Stabia - Lanciano
Lucchese - Martina - Massese - Perugia - Pescara - Pistoiese
Potenza - Salernitana - Sambenedettese - Sangiovannese
Sorrento - Taranto