Nomentano
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Nomentano (Nomentano-Italia) è il nome del quinto quartiere di Roma, indicato con Q.V. Si trova nell'area nord-est della città, a ridosso delle Mura Aureliane. Rientra interamente nel territorio amministrato dal municipio III del Comune.
Superficie: 326,11 ha. Popolazione: 42.876[1] abitanti.
Il quartiere confina:
- a nord-ovest con il quartiere Q.IV Salario[2] e con il quartiere Q.XVII Trieste[3]
- a est con il quartiere Q.XXI Pietralata[4]
- a sud con il quartiere Q.VI Tiburtino[5]
- a sud-ovest con il rione R.XVIII Castro Pretorio[6]
Il toponimo indica anche la zona urbanistica 3a del III Municipio.
Popolazione della zona urbanistica: 41.630[1] abitanti.
Il quartiere comprende la zona tra via Nomentana, la tangenziale est, il Policlinico Umberto I e parte della zona di San Lorenzo. È uno dei quartieri più piccoli della città, con una discreta densità di popolazione (circa 75.000 residenti), mediamente collocata in una fascia sociale medio-alta.
Dati statistici rivelano, rispetto ad altri quartieri della capitale, un alto indice di vecchiaia e di immigrazione da paesi extra-comunitari. Inoltre, data l'alta concentrazione di poli per il lavoro terziario e la sua posizione, si registrano volumi di traffico e di inquinamento superiori alla media del comune, che costringono, tra l'altro, a frequenti interventi per la ristrutturazione delle strade.
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[modifica] Storia
Il Nomentano è fra i primi 15 quartieri nati nel 1911, ufficialmente istituiti nel 1921 e prese il nome dalla via Nomentana.
La costruzione iniziale risale alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX. Testimonianze di tale sviluppo sono evidenti soprattutto nella zona del Policlinico Umberto I, esso stesso completato nel 1902.
La zona ha avuto poi un forte sviluppo, soprattutto come zona residenziale, nel Ventennio fascista e nell'immediato secondo dopoguerra, in cui si è arrivati rapidamente alla saturazione dello sviluppo territoriale.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il quartiere fu obiettivo di aspri bombardamenti da parte delle forze alleate, in particolare di quello del 14 marzo 1944, ricordato come il terzo più grande sulla capitale per tonnellaggio e numero di vittime. Come detto, lo sviluppo edilizio del dopoguerra ha totalmente cancellato le cicatrici provocate dai bombardamenti. Altre tensioni all'epoca erano dovute alla ricerca da parte delle forze fasciste di ebrei dopo la promulgazione delle leggi razziali: il quartiere, infatti, ospita una vasta comunità ebraica nei pressi di piazza Bologna, con una sinagoga in via Padova.
[modifica] Morfologia e urbanistica
Il quartiere ha la forma di un triangolo irregolare e poggia su un terreno ondulato. Si sviluppa lungo l'asse della via Nomentana, ad est di questa, fino al cavalcavia sulla ferrovia Roma - Firenze, che lo delimita sul lato orientale insieme alla Tangenziale Est. È attraversato da due direttrici di importanza cittadina: l'asse noto come "viale della Regina" (viale Regina Margherita - viale Regina Elena), un rettifilo che va dal piazzale di San Lorenzo ai Parioli; e dalla direttrice Porta Pia - via del Policlinico - via Morgagni - viale della Lega Lombarda, che mette in comunicazione la via Tiburtina con l'asse attrezzato del Muro Torto. Inoltre il Ponte Lanciani porta un flusso di traffico radiale direttamente all'interno del quartiere dall'adiacente zona di Pietralata.
La parte compresa tra la via Nomentana, il viale del Policlinico, la via di Villa Massimo è la più signorile, edificata tra la fine del XIX secolo e il primo trentennio del XX con raffinati villini e palazzine. Immediatamente a ridosso del viale XXI Aprile e di piazza Bologna, e sull'asse del viale delle Province, si trovano decorosi edifici di edilizia intensiva e popolare costruiti negli anni 30. Tra la via Tiburtina e la omonima Stazione si trova il piccolo agglomerato di graziose casette popolari conosciuto come Quartiere di Sant'Ippolito o Tiburtino Secondo. Il quartiere Nomentano è stato completato con palazzine di cinque piani nel dopoguerra.
Fino agli anni settanta, la zona intorno alla Villa Torlonia ha visto la deplorevole sostituzione di villini con palazzine moderne ed edifici per uffici. Pur se tale pratica è stata poi vietata dal Piano Regolatore, è comunque proseguito il fenomeno della terziarizzazione, con la sostituzione delle residenze con uffici. La strenua opposizione dei residenti è riuscita ad impedire per quarant'anni l'edificazione di un lotto immediatamente adiacente alla Villa Torlonia. Sembra però che ora il Comune voglia destinare tale area alla costruzione di un edificio museale.
[modifica] Toponomastica
Il tracciato delle strade è quasi del tutto moderno. Solo la direttrice via Torlonia - via de' Rossi - via Tommasini, che ricalca il preesistente vicolo di Pietralata e le vie che confinano con Villa Blanc, ovvero via Giuseppe Vasi, via Onofrio Panvinio ecc., risultano appartenere al tessuto urbano dei primi del Novecento. Le strade intorno a piazza Bologna e lungo il viale delle Province sono dedicate a province italiane (di qui il nome del quartiere: Nomentano - Italia); quelle adiacenti al Policlinico a medici del passato (Vesalio, Celso, Bartolomeo Eustachio); quelle tra Villa Torlonia e viale XXI Aprile ad archeologi e storici della Campagna romana (Tomassetti, de' Rossi, Nibby, Guattani); tra piazza Bologna e la ferrovia invece sono le strade dedicate ad eroi e personaggi illustri di città italiane del passato (Eleonora d'Arborea, Lorenzo il Magnifico). via Cupa è un toponimo preesistente della Campagna romana.
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
Sono molte le testimonianze architettoniche dello sviluppo durante il ventennio fascista. In particolare:
- il monumentale palazzo delle Poste Italiane in piazza Bologna, costruito da Mario Ridolfi nel 1933;
- Villa Torlonia;
- Il complesso religioso di Sant'Ippolito (costruito nel 1935);
- viale XXI Aprile, con i palazzi popolari Federici costruiti su progetto dell'arch. Mario De Renzi tra il 1931 ed il 1937 e con il Comando Generale della Guardia di Finanza Caserma Piave del 1913.
Altri luoghi d'interesse sono:
- Villa Maria Luisa, detta Mirafiori
- Villa Massimo
- Villa Blanc
- la scuola elementare Fratelli Bandiera
- Accademia Germanica
- Policlinico Umberto I
- Catacombe di San Nicomede
[modifica] Personaggi
Hanno abitato o abitano stabilmente nel quartiere:
- Giuliano Amato - uomo politico
- Lino Banfi - attore
- Walter Binni - critico letterario
- Lucio Caracciolo - esperto di geopolitica
- Pietro De Laurentiis - scultore
- Aldo Fabrizi - attore
- Plinio Fernando - attore (notissimo per il ruolo della figlia di Fantozzi)
- Pietro Folena - uomo politico
- Giovanni Gronchi - Presidente della Repubblica
- Pietro Ingrao - uomo politico
- Tullio Kezich - giornalista
- Rita Levi Montalcini - scienziata, premio Nobel
- Benito Mussolini - dittatore
- Luigi Pirandello - drammaturgo, premio Nobel
- Irene Pivetti - Presidente della Camera
- Bruno Zevi - architetto
- Cesare Zavattini - autore cinematografico
[modifica] Collegamenti
È raggiungibile dalle stazioni: Policlinico e Bologna. |
Sarà raggiungibile, entro il 2011, dalla diramazione B1, con la stazione Bologna. |
È raggiungibile dalla stazione: Nomentana. |
Tutti i principali mezzi di trasporto urbano raggiungono il quartiere Nomentano.
Moltissime le linee ATAC di autobus che collegano il quartiere ad altre zone della città, in particolare con il centro (principalmente attraverso via Nomentana), con i quartieri limitrofi di San Lorenzo, Tiburtino, Pietralata e Trieste, con la Stazione Termini e con la periferia verso Colli Aniene e Monte Sacro.
Il quartiere è completamente coperto dalla zona V della sosta tariffata su strada S.T.A. (strisce blu). Il traffico nella zona nelle ore diurne è limitato agli autoveicoli autorizzati all'ingresso nell'anello ferroviario, ovvero che rientrano in alcuni limiti nelle emissioni inquinanti.
Il quartiere è sorvolato dagli aerei in atterraggio sull'Aeroporto di Ciampino, che seguono una rotta parallela al viale della Regina.
[modifica] Galleria
[modifica] Note
- ^ a b Comune di Roma, iscritti in anagrafe al 31-12-2006. Dato provvisorio in quanto non ancora confrontato con quello censuario
- ^ Separato da via Nomentana, da piazzale di Porta Pia a viale Regina Margherita
- ^ Separato da via Nomentana, da viale Regina Margherita alla Tangenziale Est
- ^ Separato dalla Tangenziale Est, da via Nomentana a via Tiburtina
- ^ Separato da via Tiburtina, nel tratto dalla Tangenziale Est a via del Castro Laurenziano, da via del Castro Laurenziano e da viale dell'Università fino alle Mura Aureliane (viale Castro Pretorio)
- ^ Separato dalle Mura Aureliane (viale Castro Pretorio e viale del Policlinico), da viale dell'Università a piazzale di Porta Pia
[modifica] Bibliografia
- Mauro Quercioli; AA.VV. I quartieri di Roma. Roma, Newton & Compton, 1997. ISBN 978-88-8183-639-0
[modifica] Collegamenti esterni
- Portali di Roma: Quartieri e Suburbi
- Municipio Roma III (3)
- La mappa del quartiere con i confini in evidenza su Google Maps
- Portale Roma: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di Roma