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Mats Wilander - Wikipedia

Mats Wilander

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Mats Wilander (Växjö, Svezia, 22 agosto 1964) è un ex tennista svedese, attivo negli anni ottanta e primi anni novanta.

In carriera ha vinto 33 tornei di cui 7 tornei del Grande Slam:

Fra gli altri successi spiccano 4 Cincinnati Masters (1983, 84, 86, 88), 2 Montecarlo Masters (83, 87), 1 Roma (87), 1 Stoccolma (83), 1 Key Biscayne (88), 3 Barcellona (82, 83, 84). È l'unico giocatore della storia ad aver vinto gli Australian Open sia sull'erba (83, 84) sia sul cemento (88). Numero 1 della classifica ATP dal 12 settembre 1988 al 29 gennaio 1989 e nei primi 10 giocatori della classifica ATP tra il 12 giugno 1982 e il 18 febbraio 1990.
In carriera ha vinto anche 3 volte la Coppa Davis, nell'84, '85 e '87.

Il gioco di Wilander si basava principalmente sulla resistenza fisica e sulla concentrazione, oltre che su doti tattiche insuperabili. Molte partite in carriera le ha vinte nel 5°set. Specialista sui campi in terra, in carriera ha vinto anche su superfici veloci, sull'erba dell'open di Australia e sul cemento dell'Us open battendo in finale il favorito Ivan Lendl.

Nel 1982 ricevette la Medaglia d'oro dello Svenska Dagbladet, il premio assegnato dal quotidiano Svenska Dagbladet al miglior sportivo svedese dell'anno.

Dopo una brillante carriera giovanile, tra i suoi successi spicca il Roland Garros junior vinto nel 1981, è esploso tra i pro in modo fragoroso, vincendo nel 1982 il Roland Garros, eliminando, tra gli altri, Ivan Lendl, José Luis Clerc e Guillermo Vilas. Aveva appena 17 anni e 9 mesi. Il tennis svedese, che stava divenendo orfano di Bjorn Borg, ne aveva trovato il degno erede.

Da allora Mats Wilander è rimasto per oltre sette anni nell'élite del tennis mondiale, riportando trionfi sempre maggiori e rendendo via via più completo il suo gioco. All'inizio Mats, da sempre in possesso di un'intelligenza tattica fuori dal comune e di una formidabile tenuta atletica e mentale, era soprattutto un grande pedalatore da fondo campo, con il rovescio bimane come da scuola svedese. Col passare degli anni si è completato, aggiungendo una vasta gamma di possibilità al suo repertorio di base: ha iniziato a tirare il rovescio tagliato a una mano, si è costruito un servizio al passo coi tempi, è nettamente migliorato nel gioco di volo, anche grazie ai tanti tornei di doppio disputati (nel 1986, in coppia con Joakim Nystrom, ha vinto Wimbledon). Così dopo esser rimasto a lungo nei top five (spesso 2° o 3°), nel 1988 trovò la forza per salire l'ultimo scalino e sedersi sulla prima poltrona mondiale, scalzando Ivan Lendl. In quell'occasione, ossia dopo la vittoria su Lendl a Flashing Meadows, Wilander dichiarò: È stato il match più intenso che io abbia mai giocato; penso di non aver giocato un singolo punto, addirittura un singolo colpo senza aver sempre chiaro in testa l'obiettivo che mi ero prefissato... quello che dovevo fare per batter Ivan. Ho variato tantissimo il gioco, cambiando spesso velocità e rotazione alla palla per dare poco ritmo al mio avversario e ho dovuto fare tutto questo per 5 lunghi set.

1979: vince i campionati europei under 16 a Båstad e l'Orange Bowl under 16 a Miami, battendo entrambe le volte in finale Henri Leconte, un anno più grande di lui.

1980: bissa il successo negli europei under 16 a Nizza e, insieme a Joakim Nystrom, dà alla Svezia la vittoria nella Sunshine Cup under 18.

1981: vince gli europei under 18 a Serramazzoni, in finale sullo slavo Zivojinovic, e conquista anche il Roland Garros junior (uniche due prove under 18 disputate nell'anno). Inizia a farsi largo anche tra i professionisti, con un terzo turno a Wimbledon, quindi gioca a Bangkok la sua prima finale del Grand Prix.

1982: diviene il più giovane vincitore della storia del Grande Slam, trionfando al Roland Garros, dove batte, tra gli altri, Lendl, Vitas Gerulaitis, Clerc e, in finale, Vilas. Anche nel resto dell'anno continua a ben figurare, vincendo altri tre tornei del Grand Prix. A fine anno è 7° in classifica Atp.

1983: stagione straordinaria. Torna in finale al Roland Garros, dove cede all'idolo locale Yannick Noah, è nei quarti agli US Open e vince gli Australian Open, sull'erba di Kooyong, battendo John McEnroe in semifinale e Ivan Lendl in finale. Vince in tutto nove tornei del Grand Prix: sei sulla terra ed uno su ciascuna altra superficie. A fine anno è solo 4° nella classifica Atp. ma 1° in quella del Grand Prix. Porta la Svezia in finale di Coppa Davis, vincendo otto singolari su otto, ma i suoi colleghi non gli consentono di sollevare l'insalatiera contro l'Australia di Pat Cash.

1984: a Parigi è in semifinale, a New York torna nei quarti e, a fine stagione, rivince gli Australian Open, in finale su Kevin Curren. S'impone in tre tornei del Grand Prix ed è il leader carismatico della Svezia, che trionfa in Coppa Davis, in finale sugli Stati Uniti di McEnroe e Jimmy Connors. È ancora 4° nella classifica Atp di fine anno.

1985: è per la seconda volta sul trono del Roland Garros, dove batte McEnroe in semifinale e Lendl in finale, come a Melbourne nell'83. Cede in cinque sets allo stesso McEnroe la semifinale degli US Open e giunge in finale in Australia, battuto da Stefan Edberg, insieme al quale rivince la Coppa Davis contro la Germania di Boris Becker. Tre i successi nei tornei del Grand Prix. È 3° nella classifica Atp di fine anno.

1986: conquista per la prima volta il 2° posto nella classifica Atp, alle spalle di Ivan Lendl, anche se, a fine anno, sarà ancora 3°. Non brillante nelle prove del Grande Slam, vince due tornei del Grand Prix. Per sposarsi, diserta la finale di Davis della Svezia in Australia: i suoi colleghi Stefan Edberg e Mikael Pernfors vanno incontro a una clamorosa disfatta.

1987: dopo la doppietta vincente Montecarlo - Roma, giunge in finale al Roland Garros, dove cede di misura ad Ivan Lendl. È nei quarti a Wimbledon e, per la prima volta, in finale agli US Open, dov'è ancora Lendl a fermarlo ad un passo dal traguardo, come succederà ancora al Masters di New York. In tutto, sono cinque le sue vittorie stagionali, a cui si deve aggiungere la Coppa Davis, terza personale, in un'agevole finale con l'India. È nuovamente 3° nella classifica Atp di fine anno.

1988: inizia l'anno, vincendo per la terza volta gli Australian Open, stavolta sul cemento di Flinders Park, dopo una finale maratona con Pat Cash. Mats è l'unico giocatore della storia ad aver vinto il torneo australiano sia sull'erba (due volte) sia sul cemento. Dopo aver conquistato il Lipton a Key Biscayne, si aggiudica per la terza volta anche il Roland Garros, dove stronca in semifinale le velleità dell'emergente Andre Agassi e strapazza in finale Henri Leconte. Il suo tentativo di Grande Slam si infrange nei quarti di Wimbledon, per mano di Miloslav Mecir. Alla vigilia degli US Open, è 2° nella classifica Atp, a una manciata di punti da Ivan Lendl che regna ininterrottamente da tre anni. In una fantastica finale di quasi cinque ore, i due si giocano, oltre il titolo, anche il primato ed è Mats a prevalere, fornendo una prestazione da vero numero 1. Non riesce a coronare la stagione, conclusa al 1° posto Atp e Grand Prix, con la quarta Coppa Davis, cedendo in finale alla Germania. Sei i suoi successi pieni.

1989: eliminato al secondo turno degli Australian Open, cede il 30 gennaio il primato nella classifica Atp a Lendl. Disputa una stagione piuttosto negativa e, malgrado i quarti ottenuti sia a Parigi sia a Wimbledon, esce, a fine anno, dai top ten, concludendo 12°. Cede ancora la Davis in finale alla Germania.

1990: inizia bene, giungendo in semifinale agli Australian Open, dove batte Boris Becker. Tornato brevemente nei top ten, salta numerosi tornei per stare vicino al padre malato, che mancherà a maggio. Torna in carreggiata solo a fine stagione, con una finale a Lione e un successo pieno a Itaparica, il 33° della sua carriera.

1991: gioca fino a giugno, ottenendo come miglior risultato un quarto turno agli Australian Open. Si infortuna al Queen's e, mentre i tempi di convalescenza si prolungano, abbandona momentaneamente il tennis.

1992: inattivo.

1993: torna a giocare in aprile ad Atlanta, dove passa un turno. Fermo poi fino ad agosto, approda ad un buon terzo turno agli US Open.

1994: di nuovo sul circuito, arriva al quarto turno agli Australian Open ed ottiene vari altri discreti risultati, come la semifinale a Pinehurst.

1995: è il suo anno migliore dal ritorno in campo. Conclude la stagione al 45° posto della classifica Atp. Ottime le semifinali estive agli Open del Canada, dove batte Edberg, Ferreira e Kafelnikov, e a New Haven. In precedenza, era andato nei quarti al Lipton ed al terzo turno a Wimbledon.

1996: gioca la finale a Pinehurst, battuto da Meligeni. Pian piano, dirada le sue apparizioni sul circuito. È il suo ultimo anno nel tennis professionistico.

Indice

[modifica] Finali del Grande Slam

[modifica] Vinte (7)

Anno     Torneo                  Avversario                 Punteggio
1982     French Open             Guillermo Vilas            1-6, 7-6, 6-0, 6-4
1983     Australian Open         Ivan Lendl                 6-1, 6-4, 6-4 
1984     Australian Open         Kevin Curren               6-7, 6-4, 7-6, 6-2
1985     French Open             Ivan Lendl                 3-6, 6-4, 6-2, 6-2
1988     Australian Open         Pat Cash                   6-3, 6-7, 3-6, 6-1, 8-6
1988     French Open             Henri Leconte              7-5, 6-2, 6-1
1988     US Open                 Ivan Lendl                 6-4, 4-6, 6-3, 5-7, 6-4

[modifica] Perse (4)

Anno     Torneo                  Avversario                 Punteggio
1983     French Open             Yannick Noah               6-2, 7-5, 7-6
1985     Australian Open         Stefan Edberg              6-4, 6-3, 6-3 
1987     French Open             Ivan Lendl                 7-5, 6-2, 3-6, 7-6
1987     US Open                 Ivan Lendl                 6-7, 6-0, 7-6, 6-4

[modifica] Risultati della carriera nei principali tornei

Torneo Carriera 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996
Australian Open 3 1r - W W F - - W 2r SF 4r - - 4r 1r -
Roland Garros 3 - W F SF W 3r F W QF - 2r - - 1r 2r 2r
Wimbledon 0 3r 4r 3r 2r 1r 4r QF QF QF - - - - - 3r -
U.S. Open 1 - 4r QF QF SF 4r F W 2r 1r - - 3r 1r 2r -
Grande Slam Vinte-perse 144-37 2-2 13-2 18-3 16-3 17-3 8-3 16-3 25-1 10-4 5-2 4-2 0-0 2-1 3-3 4-4 1-1
Indian Wells Masters 0 - - - - - - SF - - 1r - - - 2r 2r 1r
Miami Masters 0 - - - - - F QF W 3r - - - - 1r QF 1r
Montecarlo Masters 2 - - W F F SF W 3r SF - 2r - - - - -
Internazionali d'Italia 1 - SF - 2r SF SF W 3r 3r - 1r - - - 1r -
Canada Masters 0 - - - - - - - - - - - - - - SF -
Cincinnati Masters 4 - - W W F W 3r W S 2r - - - 1r 1r -
Masters Parigi 0 - - - - - - - - - 1r - - - - - -
Master Series Cup 0 - 1r SF SF Q SF F RR - - - - - - - -

[modifica] Da allenatore

Wilander è il capitano del team svedese di Coppa Davis dal 2003: nel 2007 ha raggiunto la semifinale e nel 2003, 2004 e 2008 i quarti. Wilander oggi è conosciuto anche come buon allenatore: ha seguito, tra gli altri, Marat Safin e Wayne Ferreira. Si occupa attualmente di due francesi, Paul-Henri Mathieu e Tatiana Golovin. Sotto la sua guida, Mathieu è arrivato, nell'aprile 2008, al 12° posto del ranking mondiale.

Tennisti N°1 mondiali
Andre Agassi | Boris Becker | Björn Borg | Jimmy Connors | Jim Courier | Stefan Edberg | Roger Federer | Juan Carlos Ferrero | Lleyton Hewitt | Yevgeny Kafelnikov | Gustavo Kuerten | Ivan Lendl | John McEnroe | Carlos Moyá | Thomas Muster | Ilie Nastase | John Newcombe | Patrick Rafter | Marcelo Ríos | Andy Roddick | Marat Safin | Pete Sampras | Mats Wilander
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