Manoel de Oliveira

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Manoel Candido Pinto de Oliveira (Oporto, 11 dicembre 1908) è un regista, sceneggiatore e editore portoghese.

[modifica] Biografia

Terzo figlio di un industriale di passamanerie, studiò in Galizia presso i Gesuiti.

A vent'anni cominciò a fare sport e corse automobilistiche fino al 1940, che gli diedero una certa notorietà. Negli anni Trenta cominciò a girare documentari e il primo film.

Refrattario al regime salazarista, negli anni Quaranta e fino ai primi Cinquanta si occupò di viticultura e dell'azienda del padre.

Nel 1955 va all'AGFA, in Germania, a studiare l'uso del colore.

La scomparsa di Salazar dalla scena gli consente di tornare in Portogallo, dove ha inizio una nuova fioritura creativa.

Gli anni Novanta sono stati per lui straordinariamente fruttuosi, e de Olivera ha utilizzato il cinema in piena libertà, senza mai abbandonarne le radici letterarie.

"Il teatro - ha detto - è un'arte, ma il cinema non è che un mezzo per fissare ciò che si recita davanti alla macchina da presa". Un punto di vista che, come si vede, ha ben capito e condiviso il Wenders di Lisbon story.

Nel 1985 e nel 2004 ha vinto due Leoni d'Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, e nel 2008 la Palma d'oro alla carriera al Festival di Cannes.

Viene considerato il più importante cineasta portoghese vivente, nonché uno degli autori più significativi della storia del cinema europeo.

[modifica] Filmografia

1931: Douro, ansa fluviale (Douro, faina fluvial), documentario che ottiene un discreto successo
1932: Ulha Branca, documentario
1932: Estatuas de Lisboa, documentario
1938: Ja se fabricam automoveis em Portugal, documentario
1938: Miramar, praia das rosas, documentario
1939: Famalicão, documentario
1942: Aniki-Bobo; non ottiene alcun successo, ma ora è un classico spesso ripreso dalla televisione portoghese
1956: Il pittore e la città (O pintor e a cidade)
1958: O coração, documentario incompiuto
1959: Il pane (O pão), documentario
1959: Ai quadri di mio fratello Giulio (As pinturas do meu irmão Julio)
1963: Atto di primavera (Acto da primavera)
1963: La caccia (A caça)
1964: Vila verdinho, documentario
1971: Passato e presente (O pasado e o presente)
1975: Benilde e la Vergine madre (Benilde ou a Virgem-mãe)
1978: Amor di perdizione (Amor di perdizione)
1981: Francisca
1982: Conversazione privata (A visita, ou Memorias e confissões), film autobiografico che l'autore non vuole pubblicare prima della morte
1982: Lisboa cultural, documentario
1983: Nice... A propos de Jean Vigo, documentario
1984: Reflexão de Manuel Casimiro - A proposito da bandeira nacional
1985: Le soulier de satin
1986: Mon cas
1986: Beckett et Le Livre de Job
1987: De profundis
1988: I cannibali (Os Canibais)
1990: No, o La folle gloria del comando (Non ou a vã gloria de mandar)
1991: La divina commedia (A divina comédia)
1992: O dia do desespeo
1993: La valle del peccato (Vale Abraão)
1994: A Caixa
1995: I misteri del convento (O Convento)
1996: Party
1997: Viaggio all'inizio del mondo (Viagem ao principio do mundo), ultima apparizione cinematografica di Marcello Mastroianni
1998: Inquietudine (Inquietude)
1999: La lettera (A Carta) di cui realizza solo la regia
2000: Parola e Utopia (Palavra e Utopia)
2001: Ritorno a casa (Je Rentre à la Maison)
2001: Porto da Minha Infância, documentario
2002: Il principio dell'incertezza (O Principio da Incerteza)
2003: Un film parlato (Um Filme Falado)
2004: Il Quinto Impero - Ieri come oggi (O Quinto Império - Ontem como Hoje)
2005: Specchio magico (Espelho magico)
2006: Bella sempre (Belle toujours)
2007: Cristóvão Colombo - O Enigma
2008: Singularidades de uma Rapariga Loira, in produzione