Lola corre
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Lola corre | |
Titolo originale: | Lola Rennt |
Paese: | Germania |
Anno: | 1998 |
Durata: | 81' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | Tom Tykwer |
Soggetto: | Tom Tykwer |
Sceneggiatura: | Tom Tykwer |
Distribuzione (Italia): | Lucky Red |
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Fotografia: | Frank Griebe |
Montaggio: | Mathilde Bonnefoy |
Effetti speciali: | Roland Tropp, Gerd Voll, Das Werk, Berliner Spezialeffekte Atelier, Manfred Buttner |
Musiche: | Tom Tykwer, Johnny Klimek, Reinhold Heil |
Scenografia: | Alexander Manasse |
Costumi: | Monika Jakobs |
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Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
Lola corre è un film del 1998, secondo lungometraggio di Tom Tykwer presentato - con discreta accoglienza [1]- alla Mostra del Cinema di Venezia dello stesso anno.
Indice |
[modifica] Trama
Il film è la storia di Lola, giovane berlinese che attraversa la città in cerca di centomila marchi: il suo ragazzo Manni, infatti, si è messo nei guai con Ronnie, un losco figuro per il quale lavora, e ha soltanto venti minuti per recuperare la somma. Lola corre lungo le strade di Berlino per raggiungere il padre nel suo ufficio della Deutsche Transfer Banke: ma sul suo percorso si intrecceranno personaggi ed eventi imprevisti fino al finale tragico. Sarà così che Lola, che giace sulla strada colpita da un proiettile, dirà con un filo di voce: "Non voglio andarmene". La storia ricomincia, Lola riprende la sua folle corsa e ritrova i personaggi e le situazioni della prima storia: ma con uno scarto di qualche frazione di secondo che è sufficiente a dare alla vicenda uno svolgimento del tutto differente. Le due storie si divaricano sempre più, fino al secondo finale, altrettanto tragico anche se a perdere la vita questa volta è Manni. Al secondo game over la vicenda riprende dall'inizio, verso una direzione ancora una volta alternativa, che stavolta è coronata dal lieto fine.
[modifica] Recensione
Non la storia di Lola e Manni, dunque, ma la storia di come le vite possono prendere direzioni diverse e incredibili, una storia sul caso, sulla possibilità, sulla necessità. Anche la molteplicità di linguaggi cinematografici e l'accostamento ardito di tecniche (dal 35 mm al video, dal cartoon al videoclip al videogame), contribuiscono alla costruzione di un'opera multiversa che gioca con i linguaggi così come con il tempo.
Assimilabile per alcuni versi al quasi contemporaneo Sliding Doors, ma più radicale nel giocare con la coesistenza di mondi possibili, ebbe dall'inizio un successo piuttosto tiepido, ma, salutato all'epoca come l'inizio di una nuova età del cinema tedesco, resta oggetto di un piccolo culto.
La pellicola è stata anche citata in un episodio della famiglia I Simpson, dove la figlia Lisa corre come Lola, con lo stesso sottofondo musicale del film e con le vite dei personaggi che si intrecciano più volte.
[modifica] Note
- ^ La recensione di Irene Bignardi su La Repubblica del 16 ottobre 1998 Url visitata il 02 marzo 2008
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Run Lola Run, sito ufficiale della pellicola Url visitata il 02 marzo 2008
- (EN) Lola corre sul sito del regista Tom Tykwer Url visitata il 02 marzo 2008
- Scheda su Lola corre dell'Internet Movie Database
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