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La cosa (film 1982) - Wikipedia

La cosa (film 1982)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La cosa

Una scena del film
Titolo originale: The thing
Lingua originale: {{{linguaoriginale}}}
Paese: Stati Uniti
Anno: 1982
Durata: 109'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2.35:1
Genere: fantascienza, horror
Regia: John Carpenter
Soggetto: John W. Campbell Jr.
Sceneggiatura: Bill Lancaster
Produttore: {{{nomeproduttore}}}
Produttore esecutivo: {{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione: {{{casaproduzione}}}
Distribuzione (Italia): {{{distribuzioneitalia}}}
Storyboard: {{{nomestoryboard}}}
Art director: {{{nomeartdirector}}}
Character design: {{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design: {{{nomemechadesign}}}
Animatori: {{{nomeanimatore}}}
  • Kurt Russell: R.J. MacReady
  • Wilford Brimley: Dr. Blair
  • T.K. Carter: Nauls
  • David Clennon: Palmer
  • Keith David: Childs
  • Richard A. Dysart: Dr. Copper
  • Charles Hallahan: Vance Norris
  • Peter Maloney: George Bennings
  • Richard Masur: Clark
  • Donald Moffat: Garry
  • Joel Polis: Fuchs
{{{nomedoppiatorioriginali}}}
Episodi:
Fotografia: Dean Cundey
Montaggio: Todd C. Ramsay
Effetti speciali: Roy Arbogast
Musiche: Ennio Morricone, John Carpenter
Tema musicale: {{{temamusicale}}}
Scenografia: John J. Lloyd
Costumi: Ronald I. Caplan
Trucco: Rob Bottin
Sfondi: {{{nomesfondo}}}
Sequel: {{{nomesequel}}}
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film
«  Beh, da quello che vedo qui abbiamo un normale gruppo di organi interni: Polmoni, Cuore, Reni, Fegato, Intestini...sembra tutto normale »
(Dr Blair in The Thing)
« Nessun Cane farebbe mille miglia tra i ghiacci senza una ragione...Ma non lo avete ancora capito? Quella cosa vuole diventare come Noi! Se le sue cellule si diffondono, potrebbe imitare qualunque essere vivente sulla faccia della Terra, Io Non Voglio Farmi Trasformare in chissàchè! »
(Dr Blair in The Thing)


La cosa è un film di fantascienza del 1982 diretto da John Carpenter. Tratto da un racconto di John W. Campbell Jr., il film si avvale delle musiche di Ennio Morricone. Il regista lo considera come il primo episodio della Trilogia dell'Apocalisse, composta da Il signore del male e Il seme della follia rispettivamente del 1987 e del 1995.

Indice

[modifica] Trama

Antartide, inverno 1982. La quiete della base scientifica statunitense U.S. Outpost #31 viene interrotta dall'arrivo di un elicottero partito da una stazione di ricerca norvegese, che sta inseguendo un husky per abbatterlo. Ma è l'elicottero ad essere abbattuto, mentre il cane viene accolto nel campo statunitense.

Due uomini partono in direzione del campo norvegese per capire le ragioni di quel gesto, ma lo trovano abbandonato, scoprendo i resti contorti di quella che sembra essere una figura umana completamente bruciata e numeroso materiale su quello che si scoprirà essere il ritrovamento di un'astronave aliena e della creatura che la guidava.

Intanto, l'husky rinchiuso nel canile muta in una creatura mostruosa e attacca gli altri cani, ma prima di riuscire a fuggire viene ucciso con un lanciafiamme. Dall'esame dei resti uno degli scienziati della base avanza l'ipotesi che si tratti di un organismo che imita alla perfezione le altre forme di vita, assimilandole e sostituendosi a loro.

I resti ritrovati nel campo norvegese e portati in quello statunitense tornano in vita grazie al calore e provano ad assorbire un tecnico. La paura e la paranoia dilagano, ognuno diffida dell’altro: chiunque può essere "la cosa". Nel giro di poche ore, tutti i membri della base vengono fagocitati dalla creatura, nonostante i tentativi di stanarla. Gli unici due superstiti, per ucciderla, saranno costretti a far saltare in aria la base stessa, condannandosi così alla morte per congelamento.


[modifica] Commento

La cosa è basato sul racconto breve Who goes there? (Chi va là?) di John W. Campbell Jr. da cui già Howard Hawks nel 1951 aveva tratto il classico della fantascienza La cosa da un altro mondo. È proprio l’accostamento con questo film ad offrire gli spunti di analisi più interessanti: nell’originale assistiamo alla reazione compatta del gruppo umano contro l'invasore alieno. Sconfitta la minaccia, il monito finale evoca le paure dell'epoca della guerra fredda …ditelo a tutti dovunque si trovino…dovunque, scrutate il cielo. [1] [2]

Nel film di Carpenter abbiamo il capovolgimento esatto del meccanismo originale, come l’ambientazione del film che passa dal Polo Nord al Polo Sud (in Antartide). Questa volta il gruppo alle prese con la creatura si frantuma: la “cosa” in una continua metamorfosi della realtà esaspera la paranoia causata dall'impossibilità di distinguere l’umano dall'alieno, il reale dalla finzione. L’ossessione del contagio e l’isolamento si aggiungono a far saltare ogni rapporto interpersonale e crollare la fiducia negli altri. La regola diventa quella dell'uno contro l’altro.[3] [4]

Il film nelle intenzioni del regista è sulla disgregazione dell’umanità e sulla diffidenza verso il prossimo. Ma in realtà si spinge oltre, estendendo il conflitto dall’interno dei rapporti umani all’interno dei corpi: la creatura li avvolge, li assimila, li digerisce. Li invade deformando e lacerando ossa e tessuti trasformandoli alla fine in rappresentazioni corporee grottesche e surreali.[5][6]

[modifica] La critica

La critica statunitense bocciò in blocco il film, ritenendolo una pessima nuova versione del film di Hawks. Sotto accusa, soprattutto, la dipendenza della pellicola dagli effetti speciali di Rob Bottin e l'eccessivo gusto per lo splatter messo in mostra da Carpenter in più di una sequenza. In Europa il film fu accolto meglio, ma continuò ad essere generalmente sottovalutato.

Nel corso degli anni, comunque, La cosa si è dimostrato un vero cult movie presso il pubblico del mercato home-video, e anche i critici hanno saputo analizzarne con più attenzione i tratti distintivi.

[modifica] Box office e home video

Il budget, uno dei più alti messi a disposizione di John Carpenter, si stima essere stato di 10 milioni di dollari.

Gli incassi americani non raggiunsero i 14 milioni classificando il film nell’anno della sua uscita ad un non proprio lusinghiero 56° posto. Va ricordato che il 1982 fu l’anno dominato da E.T. l'extra-terrestre che con il suo incasso di 359 milioni di dollari (uno dei più alti della storia del cinema) impose a livello planetario una nuova immagine degli alieni tenera e rassicurante in netto contrasto con la creatura carpenteriana: per queste ragioni la pellicola di Spielberg venne ritenuta una della principali cause del fallimento al botteghino del film di Carpenter.

In Italia il film è uscito in DVD nel 1999 con una edizione da collezione; formato video Letterbox, traccia italiana a 2 canali, ricco di contenuti extra.

Non è stata distribuita al momento la special edition del 2004 che offre una pellicola restaurata e un formato video anamorfico oltre agli abbondanti materiali extra.

[modifica] Sequel e merchandising

Nonostante l'insuccesso economico iniziale, si è parlato per anni della possibilità di un sequel, ma John Carpenter si è sempre detto non interessato.

Nel corso degli anni novanta la casa editrice statunitense Dark Horse aveva pubblicato una miniserie di tre albi a fumetti che raccontano le vicende di MacReady, sopravvissuto al gelo artico ma ancora alle prese con la "cosa".

Nel 2002 è stato comunque realizzato un videogioco ispirato al film, concepito come una sorta di sequel e disponibile su più piattaforme.

Più di recente, è stata prodotta una statua in resina rappresentante la Testa-Ragno, una delle invenzioni più complesse di Rob Bottin, e la riproduzione in scala della scena dell’attacco della "cosa" nel canile.

[modifica] Curiosità

  • Il film ha protagonisti solamente maschili. L'unico componente femminile è la voce del computer di MacReady, che in originale è quella dell'allora moglie di Carpenter, l'attrice Adrienne Barbeau.

[modifica] Note

  1. ^ A. Ferrari, "100 Capolavori", Mondadori,2000
  2. ^ A. Moscariello, "Fantascienza", Electa,2006
  3. ^ J.K. Muir, "The films of John Carpenter", McFarland,2000
  4. ^ S. Prince, "Dread, Taboo and The Thing: Toward a Social Theory of the Horror Film", Wide Angle,1988
  5. ^ S.J. Schneider, "1001 Films", Atlante,2006
  6. ^ Body Horror

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

John I film di John Carpenter Carpenter


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