Glicemia
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La glicemia è la misura della concentrazione di glucosio nel sangue.
Il suo valore può essere misurato in mg/dl o in mmol/l: vengono considerati normali valori a digiuno compresi tra 70 mg/dl e 126 mg/dl, valori superiori a digiuno potrebbe essere sintomo di diabete.
La determinazione della glicemia si effettua sul sangue venoso, ma negli ultimi anni sono stati sviluppati apparecchi portatili (cosiddetti glucometri) che eseguono il controllo, in pochi secondi, su una goccia di sangue capillare prelevato dal polpastrello: questo permette ai diabetici un migliore controllo della patologia con una minore insorgenza di complicanze.
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Il glucosio ematico deriva dai carboidrati della dieta. La concentrazione ematica di glucosio in condizioni di post-assorbimento varia tra 80-100 mg/100 ml. Dopo l'assunzione di carboidrati la glicemia può salire a valori compresi tra 130-150 mg/100 ml, durante il digiuno può scendere a 60-70 mg/100 ml. Il mantenimento del tasso glicemico è un meccanismo regolato da parte del fegato, i tessuti extraepatici e vari ormoni. Le cellule epatiche sono permeabili al glucosio, mentre le cellule dei tessuti extraepatici sono relativamente impermeabili, per cui il passaggio attraverso la membrana cellulare rappresenta una tappa che limita la velocità di captazione del glucosio da parte dei tessuti extraepatici. Mentre l’attività di alcuni enzimi e la concentrazione di prodotti intermedi esercitano un effetto molto più diretto sulla captazione di glucosio del fegato A concentrazioni glicemiche normali il fegato è un produttore di glucosio, quando la glicemia aumenta l'immissione di glucosio cessa e ad alti livelli glicemici si ha una captazione (e conservazione) di glucosio nel fegato e nei tessuti periferici. Anche l'insulina svolge un ruolo centrale nella regolazione del tasso di glucosio ematico. L'insulina, ormone prodotto dalle cellule β del pancreas, è secreta nel sangue in risposta diretta (all'iperglicemia) e la sua concentrazione ematica varia parallelamente alla variazione della glicemia. Il suo effetto è quello di abbassare il livello di glucosio ematico. Le sostanze che promuovono la liberazione di insulina sono amminoacidi, acidi grassi liberi e corpi chetonici. Al contrario due neurormoni secreti dalla parte midollare delle ghiandole surrenali, l'adrenalina e la noradrenalina, bloccano la liberazione di insulina (e dunque concorrono ad aumentare il tasso di glucosio nel sangue). L'ipofisi anteriore produce ormoni che tendono ad aumentare la glicemia agendo come antagonisti dell'insulina e sono l'ormone somatotropo (ormone della crescita o somatotropina, in sigla GH) e l'ormone adrenocorticotropo o corticotropina (ACTH). L'effetto principale dell'ACTH sul metabolismo carboidratico è dovuto alla stimolazione della secrezione di ormoni della corteccia surrenale, che produce vari ormoni steroidi, tra cui i glicocorticoidi, che inibiscono l'utilizzazione di glucosio nei tessuti extraepatici ed agiscono come antagonisti dell'insulina. Il glucagone, invece, è un ormone prodotto dalle cellule α del pancreas e la sua secrezione è stimolata dall'ipoglicemia. Il suo effetto è dunque quello di aumentare il livello di glucosio ematico favorendo la demolizione del glicogeno (e la trasformazione degli amminoacidi in glucosio). Pure gli ormoni tiroidei possono modificare la glicemia; nell'uomo essa può essere elevata (iperglicemia) nell'ipertiroidismo (ormoni prodotti in eccesso) e bassa (ipoglicemia) nell'ipotiroidismo (produzione insufficiente di ormoni tiroidei). 3.1 Soglia renale per il glucosio Quando il glucosio sale a tassi elevati anche il rene esercita un'azione glico regolatrice. Il glucosio filtra continuamente attraverso i glomeruli (groviglio di capillari renali) ed il suo riassorbimento è compiuto dalle cellule tubulari. Se la glicemia è elevata il filtrato glomerulare contiene più glucosio di quanto possa essere riassorbito e l'eccesso passa nelle urine producendo glicosuria (presenza di glucosio nelle urine). Nel soggetto normale appare glicosuria quando la glicemia venosa supera i 170-180 mg/100 ml. Tale valore glicemico è detto soglia renale per il glucosio.