Giulio Iasolino
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Giulio Iasolino (Monteleone Calabro, 1538 – Napoli, 1622) è stato un medico e filosofo italiano, fu autore del primo trattato di idrologia medica.
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[modifica] Vita
Iasolino nacque da Mario e Lucrezia Calfuna a Monteleone Calabro, l’odierna Vibo Valentia. La passione per le scienze naturali e la medicina lo spinse, presumibilmente attorno ai 18 anni, ad intraprendere i primi studi di medicina in Sicilia, presso l’università di Messina, e successivamente a Napoli, allievo di Filippo Ingrassia, professore di anatomia e medicina pratica, la cui cattedra avrebbe occupato nel 1563.
Professore universitario e medico presso l'ospedale degli Incurabili, in pochi anni Iasolino si accreditò come uno dei più rispettabili ed eminenti membri del mondo medico napoletano, al punto da essere chiamato in veste di perito a stabilire la sanità mentale di Tommaso Campanella, rinchiuso in carcere per la congiura contro gli spagnoli in Calabria. Nello stesso periodo intrattenne corrispondenza con moltissimi letterati e scienziati, tra i quali Giovanni Faber, botanico nativo di Bamberga, insegnante alla Sapienza di Roma e membro fondatore dell’Accademia dei Lincei. Fu medico di fiducia di numerosi nobili napoletani, tra cui Donna Geronima Colonna, duchessa di Monteleone, che fece restaurare a proprie spese il Bagno del Gurgitiello a Ischia, avendo ottenuto con quelle acque la guarigione, alla quale né le acque del Cantariello né i più rinomati bagni di Pozzuoli avevano giovato.
Partecipò, nel 1614, al processo di canonizzazione di Fra Andrea Avellino, religioso appartenente al convento dei Chierici Regolari di San Paolo Maggiore.
Morì nel 1622, all'età di 84 anni.
[modifica] Opere
[modifica] I trattati di anatomia
Iasolino diede alle stampe tre trattati di anatomia umana, editi a Napoli presso l’editore Orazio Silvano:
- Questiones anatomicae et Osteologia parva, suddivisa in due parti. Nella prima, l’autore fornisce una definizione di pinguedo ed adeps mentre nella seconda, il De cordis adipe, tratta del grasso intorno al cuore, la cui localizzazione sarebbe da ricercare nel bisogno di energia da parte dell’organo. L'ultima parte del volumetto è costituita dalla Osteologia parva, in cui riassume mediante sei tavole i concetti di Ingrassia, di Vesalio e di altri anatomisti. Seguono una spiegazione dei termini greci e una breve trattazione sul numero complessivo delle ossa umane.
- De acqua in pericardio, dove, sulla scia di Ippocrate, Platone e Galeno, avanza l’ipotesi che la presenza di acqua nel pericardio si formi per l'accumulo di piccole quantità di liquido, scivolate nei polmoni attraverso la trachea nell'atto di bere, ma non può spiegare per quali vie il liquido giungerebbe nel muscolo.
- De poris coledochis et vescica fellea, il più importante dei suoi lavori anatomici, in cui confuta le teorie di Falloppio e di Vesalio circa la posizione della cistifellea: secondo Iasolino infatti il vertice della cistifellea sarebbe volto sempre verso l'alto e il canale di secrezione condurrebbe verso il duodeno non in direzione orizzontale, ma obliqua. Il liquido biliare sarebbe condotto verso la vescica da sottilissimi vasi, e la sua secrezione dipenderebbe non dalla pressione del fegato - come sosteneva Falloppio - bensì dalle contrazioni di una muscolatura propria. Il liquido giallastro trasparente, originario dal fegato, invece scorrerebbe verso il duodeno attraverso un canale speciale, che al suo termine accoglierebbe il dotto biliare.
Queste opere di anatomia non resistettero però al tempo ed alle critiche, iniziate, seppur in modo equilibrato e rispettoso, da Marco Aurelio Severino, successore alla cattedra di Patologia di Napoli.
[modifica] Il De’ rimedi
Sorte diversa toccò invece alla sua opera più significativa, considerata ad oggi il più antico e completo trattato di idrologia medica: il De' rimedi naturali che sono nell'isola Pithaecusa, hoggi detta Ischia, dedicata a Geronima Colonna.
L’opera consta di due volumi:
- nel primo si ragiona dell'antichità d'Ischia e si dimostra come in epoca antica i bagni di quest’isola fossero d’uso comune e celebratissimi, mediante le testimonianze di numerosi antichi scrittori greci e latini (il che viene confermato con l'autorità di Elisio, Falloppio, Solenandro, Lombardo e Baccio). Vi sono inoltre descritti i luoghi dell'isola e le regole universali per avvicinarsi ai bagni;
- nel secondo vengono descritti nel complesso 35 bagni, 19 sudatori e 5 arene calde: alcuni già frequentati e menzionati in tempi precedenti, altri portati alla luce o sottratti a rovina attraverso la propria attività di ricerca e di salvaguardia. Di ciascuna acqua sono considerate le proprietà chimiche e fisiche e sono indicati gli scopi per i quali possono essere utilizzate a vantaggio degli infermi.
Nell’opera non è trascurato neppure l'aspetto decorativo e ornamentale del corpo, specialmente per rendere bella la pelle e levarne tutte le macchie. Essa fu pubblicata per la prima volta a Napoli nel 1588 da Giuseppe Cacchi, dopo ben quattordici anni di lavoro assiduo; in realtà Iasolino aveva completato un manoscritto in latino sull'isola e le sue sorgenti già nel 1582, ma le sue nobili pazienti lo indussero a pubblicarlo in lingua italiana, per cui passarono altri sei anni prima che l'opera vedesse la luce, dopo essere stata purgata dalle questioni estremamente tecniche ed integrata con nuovi capitoli riguardanti la descrizione topografica dell'isola e con questioni di carattere generale.
Nel 1586 l’incisore romano Mario Cartaro mise a punto la Carta dell'Isola D'Ischia, una delle prime cartine geografiche dell’isola, sulle precise indicazioni fornitegli da Iasolino.
[modifica] Fortuna del De' rimedi
« Il mio interesse per Giulio Iasolino deriva dalla parte importantissima che questi ebbe nella storia dei bagni d'Ischia » | |
(Paolo Buchner )
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Primo libro che tratti solo dell'isola d'Ischia, il De’ rimedi ebbe grande fortuna anche dopo la morte dell’autore:
- nel 1726 viene pubblicato un poema didascalico di circa ottomila versi dal titolo Inarime, seu de balneis Pithecusarum libri VI in cui Iasolino, che vi appare col nome di Podalirius, fa da maestro e guida ad un giovinetto desideroso di apprendere i segreti delle acque termali. L'autore, Camillo Eucherio Quinzi S.I. indica in numerose note i rispettivi passi dello Iasolino e nella prefazione confessa che senza di lui non avrebbe mai potuto dare forma poetica ad una materia così arida.
- nel 1757 Gian Andrea D'Aloisio, indica il medico calabrese come il saggio autore e anche come il peritissimo Giasolini ne L'infermo istruito nel vero salutevole uso de' rimedi minerali dell'Isola d'Ischia
- Maria Verlicchi di Roma, in stretti rapporti con D'Aloisio, in una delle cinque Lettere critiche erudite, critica, quasi fino a ridicolizzare, alcune conclusioni dello Iasolino.
- nel 1783 Nicola Andria, autore del Trattato delle acque minerali, ne giustifica gli errori, attribuendoli all'arretratezza dei tempi in cui questi operò. Le stesse giustificazioni sono presenti anche nel Viaggio medico ad Ischia, a Pozzuoli... (Napoli 1822) di Giovanni Nicola del Giudice, professore di Chimica all'Università di Napoli.
- sulla fine dell'800 è Giulio Iervis ad indicare lo Iasolino con le espressioni il grande idrologo d'Ischia ed il celebre medico
- nel 1958 l’emerito professore e scienziato di fama internazionale Paolo Buchner è autore dell'accurata ed unica biografia esistente edita da Rizzoli nel 1958.
[modifica] Classificazione delle acque di Ischia
In base alle ricerche e agli studi condotti da Iasolino, è oggi possibile classificare le acque termali presenti ad Ischia secondo questo schema:
Comune | Tipologia |
---|---|
Barano | Acque salso-solfato-alcaline ipertermali |
Casamicciola | Acque radioattive, ipertermali, salso-bicarbonato-solfato-alcaline, ipertermali |
Forio | Acque Salso-solfato-alcalino-radioattive ipertermali |
Ischia | Acque Salsobromoiodiche-radioattive, ipertermali |
Lacco Ameno | Acque Salso-solfato-alcalino-terroso-radioattive, ipertermali |
Serrara Fontana (S. Angelo) | Acque Salsobromoiodiche, radioattive, ipertermali a 70 e 100 gradi |
[modifica] Bibliografia
[modifica] Libri di Iasolino
- Giulio Iasolino, De rimedi naturali che sono nell'isola di Pithecusa, hoggi detta Ischia, introduzione del prof. Ugo Vuoso, Imagaenaria, 2000
[modifica] Libri su Iasolino
- Paolo Buchner, Giulio Iasolino. Medico calabrese del Cinquecento che dette nuova vita ai bagni dell'isola d'Ischia, Imagaenaria, Ischia
- Dora Niola Buchner, Ischia nelle carte geografiche del '500 e '600, Imagaenaria, Ischia