Feci
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Con il termine feci si indica il materiale di rifiuto solido emesso dagli esseri viventi del Regno Animale.
Sono dette anche escrementi e sono prodotte dall'apparato digerente. Sono composte in buona parte da residui alimentari non digeribili, come cellulosa e cheratina ma anche da residui di acidi gastrici, bile (che agisce principalmente sul colore), muco, cellule morte e, in parte considerevole, da batteri e acqua.
Le feci hanno un odore tipico, acre, dovuto alla trasformazione e decomposizione da parte dei batteri intestinali del cibo nell'intestino crasso e la trasformazione di alcuni composti in mercaptani, solfuro di idrogeno ed anche metano.
Nel Regno Animale le feci sono, oltre che il principale arricchimento del terreno per le specie vegetali, un'inesauribile fonte di cibo per molte specie animali (chiamati coprofagi, che si nutrono di feci), soprattutto batteri, ma anche insetti (mosche e scarabei stercorari) e vermi. Molte specie superiori inoltre tendono a nutrirsi di escrementi per arricchire la dieta alimentare (è il caso dei conigli e degli ippopotami che oltre a nutrirsi dei propri escrementi forniscono fonte di cibo ad alcune specie di Ciclidi africani).
Le feci degli animali erbivori di grosse dimensioni prendono il nome di letame e vengono utilizzate in agricoltura per arricchire il terreno di composti azotati e altri sali minerali. Lo stesso utilizzo ha il guano, escrementi di uccelli marini e pipistrelli raccolti in Sudamerica in enormi quantità.
L'analisi delle feci permette, oltre a capire la dieta dell'animale o essere umano che le ha espulse, di diagnosticare malattie
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[modifica] Termini associati
Dal greco Copros si sono sviluppati termini come:
- Coprofagia, l'atto di mangiare le feci (dal greco kópros (= sterco) e phageîn (mangiare)
- Coprofago, colui che mangia le feci
- Coprofilia, devianza di attrazione sessuale verso il materiale fecale;
- Coprofobia, la repulsione e paura innata delle feci
- Coprocultura, esame delle feci
- Coprolite, escremento fossile di animale (molto conosciuti quelli di dinosauri) oggetto di interessanti studi di paleontologia
- Coprologia, lo studio delle feci, in condizioni fisiologiche o patologiche, a fini diagnostici
- Coprolalia, attitudine a utilizzare in modo incontrollato un linguaggio volgare e offensivo
- Coprostàsi, ritenzione prolungata delle feci nell'intestino
[modifica] Sinonimi volgari
In tutte le lingue sono presenti parole alternative che si riferiscono alle feci. Alcune vengono utilizzate come insulto o imprecazione volgare. Per esempio in italiano, nel linguaggio volgare, la parola merda. Sempre volgarmente, un singolo escremento è anche chiamato "stronzo" (dal longobardo strunz, sterco), da cui deriva l'insulto.
La parola cacca, un tempo volgare, è ora accettata nel linguaggio comune mentre il verbo (cacare o cagare) è considerato un insulto se, nella forma di invito alla defecazione, viene rivolto ad una persona ("ma va' a cagare"). Secondo gli antichi deriva da cloacare (= imbrattare, inquinare). Altri, più recenti, ma forse non meno fantasiosi, lo legano a una radice sanscrita *kak- da cui deriva çaka (= letame, sterco). Per altri deriva dal greco Kakos che significa Cattivo, Brutto.[citazione necessaria]
Nel linguaggio infantile le feci sono chiamate comunemente popò, pupù o anche cacchina.
[modifica] Voci correlate
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