FC St. Pauli
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Calcio  |
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| Kiezkicker,Freibeuter der Liga | |||
| Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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| Colori sociali: | marrone, bianco | ||
| Inno: | You'll never walk alone |
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| Dati societari | |||
| Città: | Amburgo | ||
| Paese: |  Germania |
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| Confederazione: | UEFA | ||
| Federazione: | DFB |
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| Fondazione: | 1910 | ||
| Presidente: | Corny Littmann | ||
| Stadio: | Millerntor-Stadion (19.400 posti) |
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| Palmarès | |||
| Contatti | |||
| Auf dem Heiligengeistfeld 22525 Amburgo (Germania) |
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| www.fcstpauli.de | |||
L'FC St. Pauli, ufficialmente FC Sankt Pauli e. V., è una società polisportiva con sede nel quartiere omonimo di Amburgo, in Germania e famosa soprattutto per la sua squadra di calcio, che milita in Zweite Bundesliga. Il club comprende anche squadre di rugby, football, baseball, bowling, scacchi, ciclismo, pallamano, softball e tennis tavolo.
Nonostante la squadra di calcio non abbia mai ottenuto successi notevoli sul campo, al club è largamente riconosciuta una cultura unica, per cui la compagine gode di un seguito popolare molto ampio come una delle squadre di "culto" della nazione.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Gli inizi
La storia dell'FC Sankt Pauli inizia nel 1899, come un gruppo informale di appassionati dell' Hamburg-St. Pauli Turn-Verein 1862. Il primo match giocato risale al 1907 contro l'Aegir, squadra composta all'interno di una società di nuotatori. La squadra fu comunque fondata ufficialmente solo il 5 maggio 1910, giocando con il nome St. Pauli TV nella Kreisliga Groß-Hamburg (Alsterkreis). La squadra inizialmente ottenne solo mediocri risultati; nel 1931 arrivò agli ottavi di finale del campionato tedesco settentrionale venendo però sconfitta dall'HSV. Del 1934 la prima apparizione nella Gauliga Nordmark, uno dei sedici gironi della prima divisione creati nella riorganizzazione del calcio tedesco avvenuta con l'avvento del Terzo Reich. Il Sankt Pauli fu immediatamente retrocesso, ma tornò nella serie superiore nel 1936; retrocessi nuovamente nel 1940 e ripromossi nel 1942 vi restarono fino al termine della Seconda Guerra Mondiale.
[modifica] Il dopoguerra
Nel dopoguerra il St. Pauli ricominciò a giocare nel 1947 in Oberliga Nord. Un secondo posto finale nella stagione 1947-48 consentì alla squadra di qualificarsi per la prima volta ai turni finali del campionato, che comprendevano le migliori squadre provenienti da tutta la Germania Ovest. Avanzò fino alle semifinali dove fu eliminata dai futuri campioni del Norimberga (2-3). Il club continuò a giocare ad ottimi livelli per tutti gli anni cinquanta, ma non è mai riuscito ad avere la meglio sugli acerrimi rivali dell'Amburgo finendo secondo cinque volte su sette edizioni dell'Oberliga Nord ed eliminato sempre ai primi turni delle eliminatorie nazionali dal 1949 al 1951. Dalla seconda metà degli anni cinquanta fino agli inizi degli anni sessanta il St. Pauli è stato surclassato anche da Werder Brema e da Vfl Osnabruck e sempre in quel periodo non riuscì ad andare oltre il quarto posto nei gironi regionali.
[modifica] La lotta per la promozione in Bundesliga
Nel 1963 fu costituita la Bundesliga, la massima serie del campionato tedesco. Amburgo, Werder Brema ed Eintracht Braunschweig furono le squadre inserite in Bundesliga per quanto riguarda l'Oberliga nord, in quanto queste ultime avevano conseguito migliori risultati rispetto alle altre del girone negli anni precedenti. Il St. Pauli fu inserito invece in Regionalliga Nord, l'allora secondo livello del calcio tedesco.
Il club vinse la sua divisione nel 1964, ma arrivò ultimo nei play-off. Vinse di nuovo la Regionalliga nel 1966, ma fallirono la promozione a vantaggio del Rot-Weiss Essen per differenza reti (il St. Pauli concesse due gol in più rispetto agli avversari). Negli anni a seguire la squadra conquistò la divisione nel 1971 e nel 1974 e il secondo posto nel 1972 e nel 1973 ma fallì miseramente ai play-off in ogni occasione menzionata.
Il successo della Bundesliga e la crescita del calcio professionistio in Germania indussero la federcalcio tedesca a creare la Zweite Bundesliga, che diventò il secondo livello del calcio nazionale a sua volta diviso in due gironi; il St. Pauli di conseguenza fu inserito nel girone nord (Zweite Bundesliga Nord) e nel 1977, forte del primo posto finale del girone riuscì nella storica impresa di conquistare la massima serie. La gioia della promozione durò poco: dopo solo un anno la squadra infatti retrocesse.
Il ritorno nella serie cadetta durò poco: nel 1979 il club, sull'orlo della bancarotta, fu privato della licenza professionista e fu relegato in Oberliga Nord, l'allora terza divisione. Le buone prestazioni offerte tra il 1981 e il 1983 non furono sufficienti a far fronte all'emergenza finanziaria. Ma nel 1984, la squadra riuscì nell'exploit di farsi promuovere in seconda divisione, malgrado giunse seconda a due lunghezze dalla squadra riserve del Werder Brema (fu promosso il St. Pauli in quanto le squadre riserve non potevano, e non possono tuttora, essere promosse in seconda divisione).
[modifica] St. Pauli e il fenomeno "Kult"
Nella metà degli anni ottanta il St. Pauli compì una svolta che le fece cambiare completamente immagine: passò infatti da squadra tradizionale a vero e proprio fenomeno cult. Il motivo è da ricercarsi nell'ubicazione dello stadio: la società trasferì la sede dello stadio nella zona del porto del quartiere vicino a Reeperbahn, il quartiere a luci rosse centro della vita notturna e, cosa più importante, a suo vantaggio. Subito dopo questo fatto emerse un nuovo tipo di tifoseria orientato a sinistra. I tifosi adottarono come stemma non ufficiale il Jolly Roger, il teschio con le ossa incrociate. Il St. Pauli fu inoltre la prima società a proibire l'ingresso allo stadio alle tifoserie di estrema destra in un periodo in cui il fascismo era una chiara ispirazione per gli hooligan (possiamo ricordare la Strage dell'Heysel). Grazie a queste decisioni, il club passò da una media spettatori di 1.600 persone (1981) ad una di 20.000 persone (fine anni novanta).
Per quanto riguarda i risultati, il St. Pauli ritornò in Bundesliga nel 1988 per restarci tre anni, e nel 1995 per due stagioni; la squadra passò i campionati restanti sempre in Zweite Bundesliga.
[modifica] Nel nuovo millennio
L'ultima apparizione del club in massima serie risale al 2001-02, ma retrocesse dopo una sola stagione. Questa breve avventura portò inoltre la società quasi alla bancarotta, cossicchè essa cominciò a sviluppare delle attività di raccolta fondi, la cosiddetta Retteraktion. Cominciò a stampare T-Shirt con lo stemma del club e cirocondato dalla parola Retter (soccorittore/salvatore) e più di 140.000 di queste furono vendute in 6 settimane. Fu organizzata anche un amichevole con il Bayern Monaco sempre per cercare di rimpinguare le casse del club.
Nel 2005 il St. Pauli cominciò anche a organizzare opere di beneficienza verso terzi; la squadra e i tifosi crearono l'iniziativa viva con agua de sankt pauli, una raccolta fondi per l'acquisto di distributori d'acqua per le scuole di Cuba.
Durante la stagione 2005-06 la squadra si rese protagonista di una cavalcata senza precedenti in Coppa di Germania, vincendo contro Wacker Burghausen, Bochum, e soprattutto battendo squadre di massima serie come Hertha Berlino e, nei quarti di finale, contro Werder Brema. La vittoria per 3-1 al Millentor-Stadium (tutto esaurito) qualificò il team in semifinale e il passaggio di turno fece guadagnare alla squadra 1 milione di euro in diritti televisivi e sponsor allontando i problemi finanziari.
Il St. Pauli uscì dalla competizione in semifinale il 12 aprile, battuto dal Bayern Monaco con un gol di Owen Hargreaves e due di Claudio Pizarro.
Nella stagione 2006-2007 la squadra amburghese ha conquistato la promozione in Zweite Bundesliga con una giornata di anticipo, il 25 maggio 2007, grazie al pareggio casalingo con la Dinamo Dresda (2-2).
[modifica] Collegamenti esterni
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2. Fußball-Bundesliga 2008/2009 | |
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| Federcalcio tedesca - Nazionale tedesca - Campionato tedesco - Fußball-Bundesliga - 3. Liga | ||
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