Colchicina
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Colchicina | |
Nome IUPAC | |
7-acetamido-6,7-dihydro-1,2,3,10-tetramethoxybenzo[a]heptalen-9(5H)-one | |
Nomi alternativi | |
colchineos; colchisol; colcin; Colgout; colsaloid; condylon; | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C22H25NO6 |
Massa molecolare (u) | 399.4426 |
Aspetto | color giallo chiaro - verdino; piccoli cristalli o polvere; sensibile alla luce |
Numero CAS | 7719-09-7 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | ? |
Solubilità in acqua | >=10 g/100 mL a 21 °C |
Temperatura di fusione (K) | 142 °C |
Temperatura di ebollizione (K) | ? °C |
Tensione di vapore (Pa) a ? K | 14 |
Indicazioni di sicurezza | |
Le sostanze chimiche vanno manipolate con cautela
Avvertenze |
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Progetto composti |
La colchicina è un alcaloide originariamente estratta dalle piante del genere Colchicum (in particolare il Colchicum autumnale) ed presente anche in Gloriosa superba. Si presenta sotto forma d'una polvere giallastra ed inodore, cristallina od amorfa ed è assai solubile in cloroformio, etanolo ed acqua.
Attualmente viene utilizzato come farmaco per il trattamento della gotta.
Colchicina
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Nome IUPAC | |
7-acetamido-6,7-dihydro-1,2,3,10-tetramethoxybenzo[a]heptalen-9(5H)-one | |
Identificatori | |
Numero CAS | |
Codice ATC | ? |
PubChem | ? |
Caratteristiche generali | |
Formula | ? |
MM | 399.4426 |
Dati farmacocinetici | |
Biodisponibilità | ? |
Metabolismo | clearance totale: 601 ± 155 ml/min |
Emivita | 65 minuti (± 15) |
Escrezione | ? |
Indice |
[modifica] Farmacodinamica
La colchicina si lega ad una proteina dei microtubuli, la tubulina, e ne causa la depolimerizzazione. Ciò determina un effetto antimitotico sulla cellula che viene bloccata allo stadio di metafase per la mancata genesi del fuso mitotico.
Sebbene l'elevata tossicità della colchicina ne impedisca l'uso come composto antitumorale, tale azione consente di inibire la motilità cellulare impedendo ai leucociti di raggiungere l'area d'interesse e bloccandone l'attività fagocitaria. Oltre a tale azione la colchicina è anche in grado di inbire la produzione del leucotriene B4.
[modifica] Farmacocinetica
La colchicina viene somministrata per bocca ed è rapidamente assorbita dall'apparato gastrointestinale raggiungendo il massimo della concentrazione plasmatica in un intervallo di tempo compreso tra i 30 minuti e le 2 ore.
La colchicina viene prevalentemente rilasciata nella bile ed è eliminata in forma immodificata attraverso le feci. Una piccola parte, tuttavia, viene trasformata in ossicolchicina la quale si accumula a livello renale e viene eliminata molto lentamente.
Il tempo di emivita della colchicina si aggira attorno ai 65 minuti.
[modifica] Usi clinici
La colchicina viene utilizzata sostanzialmente per il trattamento della gotta. È in grado, infatti, di eliminare il dolore e l'infiammazione che si hanno durante un attacco di artrite gottosa in un tempo compreso tra le 12 e le 24 ore. Sebbene la colchicina sia più specifica per l'attacco gottoso dei farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), quest'ultimi sono maggiormente utilizzati in quanto sono scevri da alcuni fastidiosi effetti collaterali (in particolare diarrea).
In rari casi viene utilizzata anche in altre forme di artrite.
L'uso di farmaci uricosurici può, all'inizio, scatenare un attacco gottoso acuto per cui, durante il primo mese di terapia, viene eseguita una profilassi con colchicina o Fans.
La colchicina è anche indicata per la profilassi della febbre mediterranea familiare (tale indicazione in Italia non è ancora stata registrata).
[modifica] Effetti avversi
Gli effetti avversi più comuni che si verificano con la colchicina sono la comparsa di nausea, diarrea, vomito e dolori addominali.
In caso di somministrazione prolungata si possono determinare alterazioni midollari, neuriti, alopecia e miopatia.
L'uso della colchicina può interferire con la funzione della mucosa ileale determinando un malassorbimento reversibile della vitamina B12.
L'uso di alte dosi di colchicina può produrre una sindrome da sovradosaggio che può avere una mortalità del 30%. La sindrome si presenta principalmente con problemi a carico dell'apparato gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea e dolori addominali) con conseguenti problemi idrico-salini, alterazioni della funzionalità midollare e polipnea. Generalmente la morte sopraggiunge in seconda o terza giornata per collasso cardiocircolatorio o shock settico. In mancanza d'un antidoto si ricorre ad un urgente ricovero in terapia intensiva per l'effettuazione d'una lavanda gastrica ed aspirazione duodenale, correzione dello stato idrico ed elettrolitico, terapia antibiotica ed eventuale trattamento sintomatico.
Nell'uomo la dose tossica di colchicina si aggira attorno ai 10 mg.
In caso d'insufficienza renale si consiglia di ridurre il dosaggio del farmaco.
Si consiglia, inoltre, di non usare la colchicina in corso di gravidanza o durante l'allattamento.
Vi è controindicazione all'uso anche in caso seri problemi cardiaci, renali o gastrointestinale o di ipersensibilità.
[modifica] Interazioni
In caso d'una terapia con ciclosporina, la colchicina può aumentarne la concentrazione plasmatica e determinare un aumento del rischio di tossicità muscolare e renale.
[modifica] Collegamenti esterni
- Guida all'uso dei farmaci - Attacco acuto di gotta
- informazioni del composto chimico; digitate "colchicine"
- documento riguardo sperimentazioni sulla colchicina
[modifica] Bibliografia
B.G. Katzung: Farmacologia Generale e Clinica. Quarta edizione italiana; Piccin, Padova.
Mycek MJ, Harvey RA e Champe PC: Farmacologia. Seconda edizione italiana; Zanichelli Editore, Bologna
Bruni A., Nicoletti M.: Dizionario ragionato di erboristeria e di fitoterapia; Piccin, Padova 2003
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