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Cimolais è un comune di 465 abitanti della provincia di Pordenone.
I ritrovamenti paleoveneti e romani e di successivi insediamenti di epoca longobarda dimostrano l'esistenza del paese già dall'alto medioevo. Fu uno dei possedimenti feudali "in monte" dell'abbazia benedettina di Sesto al Reghena sino a quasi tutto il '700. Nella chiesa parrocchiale di Santa Maria sono conservati alcuni altari lignei del XVI secolo. Il territorio di Cimolais fu donato dai fratelli longobardi Efro, Marco e Anto all'Abbazia di Sesto al Reghena nell'anno 762. Passato nel XV sec. sotto il dominio della Repubblica di Venezia, Cimolais diventò Arsenale della Repubblica impegnandosi a fornire legname per la costruzione delle navi. L'idioma retoromanzo storicamente parlato a Cimolais e nel vicino comune di Erto e Casso, ed oggi a forte rischio di estinzione, presenta caratteristiche intermedie al friulano ed al ladino, oggi con influssi del veneto belumàt nel lessico e nella pronuncia. Le ragioni dell'influsso ladino-dolomitico sarebbero da ricercarsi nella contiguità geografica dell'alta Val Cellina con la valle del Piave ove risultava anticamente parlato il ladino, retrocesso definitivamente in favore del veneto nel tardo medioevo; la stessa "avanzata" del veneto nella valle del Piave spiegherebbe i suoi più recenti influssi sulla parlata locale e, in misura minore, anche in quella (più vicina al friulano, per quanto peculiare) del vicino comune di Claut. Il comune, in base alla legge 15/96 in materia di tutela della lingua friulana, ha deliberato di non farsi includere nell'elenco dei comuni ove risulta storicamente parlato il friulano.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Rita Bressa (centrosinistra) dal 29/05/2007 (2º mandato)
Centralino del comune: 0427 87019 - Fax del Comune:0427 87020
[modifica] Voci correlate