Castel Gandolfo (Palazzo Pontificio)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Castel Gandolfo fu meta di villeggiatura di molti papi fino a Urbano VIII, che vi fece iniziare la costruzione del palazzo papale. Quest'ultimo fu successivamente ampliato e divenne la residenza estiva dei pontefici fino al 1870, quando con la fine dello stato pontificio i papi abbandonarono tutte le altre residenze per "rinchiudersi" in Vaticano in aperta protesta contro lo stato italiano. Nel 1929, con la nascita dello Stato della Città del Vaticano, le ville papali di Castel Gandolfo furono dichiarate dominio extraterrioriale pontificio e proprio con Papa Pio XI il palazzo apostolico di Castel Gandolfo ritornò ad essere la residenza estiva dei papi. Attualmente insieme ai giardini della Villa Cybo e della Villa Barberini forma il complesso delle ville pontificie, che si estende per circa 55 ettari.