Breda Ba.25
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Breda Ba.25 | ||
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Descrizione | ||
Ruolo | aereo da addestramento | |
Equipaggio | 2 (pilota ed istruttore) | |
Primo volo | 1931 | |
Entrata in servizio | 1932 | |
Costruttore | Società Italiana Ernesto Breda | |
Esemplari costruiti | 753 | |
Dimensioni | ||
Lunghezza | 8,00 m | |
Apertura alare | 10,00 m | |
Altezza | 2,90 m | |
Superficie alare | ||
Peso | ||
A vuoto | ||
Normale | 1.000 kg | |
Massimo al decollo | ||
Propulsione | ||
Motore | Alfa Romeo Lynx | |
Potenza | 225 CV (165 kW) | |
Prestazioni | ||
Velocità massima | 205 km/h | |
Autonomia | 400 km | |
Tangenza | 4.900 m | |
Lista di aerei militari |
Il Breda Ba.25 era un biplano da addestramento realizzato dalla italiana Società Italiana Ernesto Breda negli anni '30. Usato nelle scuole di volo della Regia Aeronautica è stato l'addestratore basico più usato dalla sua introduzione sino al termine della seconda guerra mondiale.
Indice |
[modifica] Progettazione e sviluppo
Il Ba.25, progettato all'inizio degli anni '30, era un'evoluzione del precedente Breda Ba.19 e concepito come addestratore basico. Era un biplano a costruzione mista di aspetto convenzionale, con fusoliera in tubi d'acciaio saldati rivestita in legno e tela, inizialmente dotata di un singolo abitacolo aperto e successivamente trasformata in biposto, che terminava in un piano di coda dall'impennaggio monoderiva. Le ali, anch'esse a costruzione mista, erano di forma e dimensione identiche e collegate tra loro da montanti e tiranti. Il carrello d'atterraggio era fisso completato da un pattino d'appoggio montato posteriormente.
Il volo inaugurale venne effettuato vicino a Milano nel 1931 con il prototipo monoposto ma pur impressionati favorevolmente venne richiesto di realizzarne una versione con due abitacoli separati disposti in tandem. Le impressioni positive espresse nella prova di volo di questa seconda versione convinse il Ministero dell'Aria ad ordinare un lotto di 100 esemplari destinati ad equipaggiare le scuole di volo della Regia Aeronautica.
L'ordine degli iniziali 100 esemplari fu evaso entro la fine del 1935 ma le successive richieste da parte della Regia Aeronautica portarono la cifra, alla fine del 1938, a 719 velivoli prodotti. Molti altri vennero prodotti sia per l'esportazione che per uso privato, dotati di motori radiali quali l'italiano di derivazione britannica Alfa Romeo Lynx ed il ceco Walter Castor.
[modifica] Storia operativa
Il Ba.25 rimase in servizio nelle scuole di volo della Regia Aeronautica sino al termine della seconda guerra mondiale. Alcuni esemplari, sequestrati come preda di guerra, furono impiegati con reparti di volo alleati. [1]
[modifica] Versioni
- Ba.25 (prototipo) - versione monoposto
- Ba.25/Lynx - versione di serie biposto dotata di motore radiale Alfa Romeo Lynx da 215 CV (158 kW)
- Ba.25/D.2 - come la Lynx ma dotata di motore radiale Alfa Romeo D.2 C.30 da 250 CV (184 kW)
- Ba.25/Mezzo-Asso - come la Lynx ma dotata di motore in linea Isotta Fraschini Asso 200 (denominato precedentemente Mezzo Asso) da 250 CV (184 kW)
- Ba.25 Ridotto - versione acrobatica caratterizzata da una apertura alare ridotta.
- Ba.25-I - versione idrovolante realizzata in 42 esemplari.
[modifica] Versioni derivate
- Ba.26 - prototipo dotato di ali maggiorate e motore Walter NZ 120 da 130 CV (96 kW)
- Ba.28 - versione evoluta dotata di un più potente motore radiale Piaggio P.VII Z da 380 CV (279 kW)
[modifica] Operatori
- Royal Hungarian Air Force
[modifica] Biblografia
- (EN) Jackson, Robert, The Encyclopedia of Military Aircraft, Paragon, 2002. [ISBN 0-75258-130-9]
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Breda Ba.25 entry at the Virtual Aircraft Museum website
- (RU) Ba.25 entry at the Уголок неба website (Russian)
[modifica] Velivoli comparabili
- Yokosuka K5Y
- de Havilland Tiger Moth
- NAF N3N Canary