Ansaldo
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L'Ansaldo è una società industriale, sorta a Genova nel quartiere industriale di Sampierdarena con l'acquisto dello stabilimento "Meccanico" nel 1853 con il nome Gio. Ansaldo & C. società in accomandita semplice.
Venne fondata da grandi nomi dell'ambiente imprenditoriale genovese quali Giovanni Ansaldo, Raffaele Rubattino, Giacomo Filippo Penco e Carlo Bombrini.
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[modifica] Storia della società
Orientata fino alla fine del secolo alla costruzione ed alla riparazione di materiale ferroviario, sotto la direzione di Luigi Orlando l'industria volse la propria attività verso la produzione bellica di cannoni per poi passare alla produzione di motori a scoppio grazie alle ricerche di Eugenio Barsanti.
Tornata nelle mani di Carlo Bombrini, l'azienda iniziò ad operare nella produzione navale, un settore divenuto strategico.
Furono aperti nuovi cantieri e nuovi stabilimenti a Sampierdarena, acciaierie, fonderie ed officine elettriche che partivano dalla sede originaria per giungere fino a Campi, Cornigliano e Sestri Ponente. In breve Ansaldo divenne un'industria con oltre 10 000 dipendenti in ben sette stabilimenti.
[modifica] L'era Perrone
Nel 1904 Ferdinando Maria Perrone diventa proprietario dell'Ansaldo e, con i figli Mario e Pio, lega il nome Perrone alla storia della società. Durante il primo ventennio del XX secolo Ferdinando Maria lavora per realizzare una completa autonomia produttiva per l'Ansaldo sia nel campo siderurgico sia in quello degli armamenti, grazie ad una forte integrazione verticale e grazie alla congiuntura bellica. Gli stabilimenti salgono a dieci, con 17 000 dipendenti.
Nel 1914 il capitale sociale è di 30 milioni di lire, nel 1918 arriva a 500 milioni di lire.
Nel 1918 l'Ansaldo arriva a impiegare 80 000 addetti, in decine di stabilimenti e società controllate tra le quali: A. Cerpelli & C., Banca Industriale Italiana, Cantieri Officine Savoia, Dinamite Nobel, Gio.Fossati & C., Lloyd Italico, Nazionale di Navigazione, Pomilio, Società Idroelettrica Negri, S.P.A., Transatlantica Italiana, Ansaldo (automobili). Nel 1921, con le dimissioni dall'Ansaldo, i Perrone cessano ogni impegno in campo industriale continuando, soprattutto, nell'attività editoriale.
A seguito della crisi finanziaria e ai problemi di riconversione postbellica vi è l'intervento di un consorzio di salvataggio promosso dalla Banca d'Italia, e l'abbandono dell'Ansaldo da parte dei Perrone.
Le strategie aziendali sono drasticamente ridimensionate e nel corso degli anni Venti, sebbene le produzioni elettromeccaniche crescano notevolmente, le difficoltà sono tali che l'impresa passa sotto il controllo dell'IRI, la cui gestione e riarmo permettono ad Ansaldo nuova vita e crescita.
La figura principale di questa rinascita e artefice della ridefinizione strutturale-organizzativa è l'ing. Agostino Rocca, amministratore delegato della società dal 1935 alla fine della guerra. I cantieri navali varano corazzate da 35 000 tonnellate, mentre i tecnici realizzano i primi prototipi di carri armati italiani.
Grazie alle commesse belliche la società registra un'enorme crescita: nel 1939 Ansaldo conta 22 000 dipendenti, nel 1943 ben 35 000 ma alla fine della seconda guerra mondiale si riproporranno i gravi problemi della riconversione.
L'IRI nel 1948 affida la gestione delle società Ansaldo alla società finanziaria Meccanica, Finmeccanica.
Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta saranno operati da Finmeccanica numerosi interventi riorganizzativi, tra cui, nel 1966, il trasferimento delle attività navali all'Italcantieri di Trieste.
Dal 1966, l'impresa viene ristrutturata completamente da Finmeccanica.
Nel 1977 le aziende rimaste vengono raggruppate sotto la dizione raggruppamento Ansaldo, che comprendeva, oltre al meccanico-nucleare e l'Asgen di Genova, l'Italtrafo, la SIMEP, la Breda termomeccanica e la Tecnosud.
Nel 1980 viene costituito il principale gruppo termo-elettromeccanico italiano, il più grande in Italia con i suoi 16 000 dipendenti, ma che rappresentava anche l'abbandono del colosso industriale alla città di Genova.
Nel 1993 viene assorbita completamente in Finmeccanica S.p.A.
Gli archivi si sono salvati in quanto affidati alla Fondazione Ansaldo
[modifica] Aziende Ansaldo
Le aziende che oggi portano il nome Ansaldo sono:
- Ansaldo Energia - Leader delle aziende Ansaldo impegnata nella produzione di centrali elettriche, nella costruzione di turbine a gas e a vapore per impieghi civili. Situata a Genova. Sito web
- Ansaldo Ricerche - Società nata nel 1987 dal raggruppamento di diversi enti di ricerca dell'Ansaldo e dalla NIRA (Nucleare Italiana Reattori Avanzati), si occupa di progetti di ricerca per conto delle società Ansaldo ed è impegnata in numerosi progetti di ricerca nazionali ed europei è componente del progetto Internazionale ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) sulla fusione nucleare. Sito web
- Ansaldo Fuel Cells - Creata nel 2003 da uno spin-off di Ansaldo Ricerche si occupa di celle a combustibile. Sito web
- Ansaldo Nucleare - Creata nel 1989 dalle società Ansaldo Meccanico Nucleare e NIRA, nel 1999 è stata incorporata in Ansaldo Energia e nel 2005 è diventata una società separata controllata al 100% da Ansaldo Energia. Ha sede a Genova ed uffici a Mosca e a Bucarest. Sito web
- AnsaldoBreda - Nata dalla fusione di Ansaldo Trasporti e Breda Ferroviaria; ha sedi a Napoli, Pistoia, Reggio Calabria e Palermo. Sito web
- Ansaldo STS - ha sedi a Napoli, Genova, Piossasco e Tito. Sito web