The Rolling Stones
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Rolling Stones | ||
I Rolling Stones durante un concerto a Nizza |
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Nazionalità | Regno Unito | |
Genere | Rock & Roll British Invasion Blues Rock British Blues Hard Rock Pop Rock Psychedelic Rock Glam rock |
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Periodo attività | 1962 - in attività | |
Album pubblicati | 58 | |
Studio | 33 | |
Live | 8 | |
Raccolte | 17 | |
Sito ufficiale | rollingstones.com | |
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I Rolling Stones sono una tra le più importanti band ed espressione del rock, ovvero di quel genere musicale che è l'evoluzione del rock & roll anni '50, rivisitato da loro in chiave più dura con ritmi lascivi e canto aggressivo, il tutto condito da penetranti dosi di sesso e dalla celebrazione delle droghe pesanti. Per il loro essere trasgressivi furono chiamati i "brutti, sporchi e cattivi" e contrapposti ai più rassicuranti Beatles, anche se tale contrapposizione fu creata spesso dagli stessi Rolling Stones che si comportavano in modo volutamente antitetico rispetto ai Beatles, creando così un modello alternativo ad uso e consumo della stampa musicale. I Rolling Stones sono stati, e sono tuttora, una autentica pietra miliare nell'evoluzione della musica del novecento, portando sotto i riflettori il malcontento e di conseguenza la protesta di intere generazioni, incarnando cosi' il travagliato spirito dei grandi bluesman del passato e scegliendo una frase di una canzone di uno di questi (Muddy Waters) come nome del loro gruppo.
« ...I'm a man... I'm a rollin' stone... » |
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] Le origini
I cinque ragazzi che un giorno sarebbero diventati i mitici vagabondi sono molto diversi tra loro per provenienza ed estrazione sociale. Lewis Brian Hopkin Jones, nato il 28 febbraio 1942 a Cheltenham nel Gloucestershire, è di origini gallesi e figlio di due insegnanti; Michael Philip Jagger, nato il 26 luglio 1943 a Dartford nel Kent, ha un padre insegnante di educazione fisica e una madre parrucchiera; Keith Richards nato a Dartford il 18 dicembre 1943, anche lui di origini gallesi, viene da una famiglia operaia; William George Perks, nato il 24 ottobre 1936 a Londra, è figlio di un muratore e di una donna di servizio; Charles Robert Watts nato a Londra il 2 giugno 1941, è figlio di un ex aviatore della RAF, assunto successivamente come macchinista presso la British Railways. Questo è considerato il nucleo storico del gruppo, cui si deve aggiungere Ian Stewart, nato il 18 luglio 1938 a Sutton.
Nell'immediato dopoguerra tutti sono sui banchi di scuola e, tranne Brian Jones, vivono a Londra o zone limitrofe. Mick Jagger e Keith Richards, a quattro o cinque anni, sono vicini di casa e compagni di giochi finché in seguito non andranno in scuole diverse e Keith non cambierà casa. La musica diventa sempre più importante nelle loro vite, provano diversi strumenti e un giorno, dopo alcuni anni in cui i due si erano persi di vista, Jagger e Richard si incontrano su un treno per pendolari. Mick Jagger ha sotto braccio una pila di dischi di importazione della Chess Records e, parlandone, i due scoprono di essere innamorati della stessa musica rhythm and blues e iniziano a cullare l'idea di formare un gruppo. Bill Wyman e Ian Stewart, i più grandi del gruppo, vengono richiamati nell'esercito attorno alla metà degli anni cinquanta, mentre gli altri sono ancora immersi negli studi. Quest'ultimo resterà sotto le armi solo per pochi giorni, venendo successivamente congedato.
[modifica] I primi anni
Nel 1956 Mick fa amicizia con un ragazzo che frequenta la sua stessa scuola, Dick Taylor, e con altri due compagni iniziano a suonare insieme senza mai però esibirsi in pubblico. Nell'estate del 1960 Jagger suona con gli amici nel salone parrocchiale della chiesa di Dartford e canta una canzone di Buddy Holly.
Nel 1957 Brian Jones ascolta per la prima volta un brano di Charlie Parker e ne rimane così entusiasta che obbliga i suoi genitori a comprargli un sassofono che rimane la sua ossessione finché non gli regalano una chitarra acustica. Nel 1959 nasce il suo primo figlio illegittimo, da Valeria, una ragazzina quattordicenne di Cheltenham e nello stesso periodo abbandona gli studi. Nel 1958 Bill Wyman è congedato dall'Airforce e trova lavoro come magazziniere e impiegato in un'officina a Londra.
L'Inghilterra degli anni Cinquanta non è solo rock'n'roll in quanto si sta affermando lo skiffle, un tipo di jazz suonato con chitarre e strumenti a percussione improvvisati, impregnato di blues che influenzerà anche i futuri Stones. Quando a Bill arriva la cartolina militare, nel 1955, è in classifica Bill Haley con "Rock Around the Clock" e "Finger of Suspicion" di Dickie Valentine è al numero uno. Questo è anche il periodo dell'inizio della favola di Elvis Presley, dei successi di Chuck Berry e di Little Richard. Nel 1960 Charlie Watts lascia la scuola, diventa grafico pubblicitario e scrive un libro su Charlie Parker che verrà poi pubblicato nel 1965. Nel 1962 inizia a suonare con il trio del pianista e attore Dudley Moore, mentre Mick Jagger un giorno, con sottobraccio molti dischi di rock&blues, si imbatte nell'amico Keith Richards che non vede da circa sei anni. I due prendono il treno insieme e, parlando di musica, scoprono di avere un amico in comune: Dick Taylor. Prima di salutarsi decidono di rivedersi per suonare insieme.
I tre, con altri amici, decidono di chiamarsi "The Little Blue Boy And The Blue Boys" e nel loro repertorio c'è praticamente solo Chuck Berry. Il 25 maggio 1995 un nastro dei Blue Boys è stato messo all'asta da Christie's e venduto per 52.250 sterline.
Nel marzo del 1962 Brian Jones (che ora ha tre figli illegittimi) va all'Ealing Club ad ascoltare i Blues Incorporated del suo amico Alexis Korner, gruppo in cui suona Charlie Watts. La settimana successiva entra nella band, facendosi chiamare Elmo Lewis, e per la prima volta Charlie e Brian si parlano. Ad ascoltarli una sera c'erano anche Keith e Mick che, terminato lo spettacolo parlano per la prima volta a Brian dicendo che vogliono formare un gruppo. Brian è favorevole all'idea e mette un annuncio su "Jazz News": il primo a rispondere è Ian Stewart.
Nel giugno del 1962 Mick Jagger con Keith Richards e Dick Taylor iniziano a provare con Brian Jones e Ian Stewart (detto Stu). Intanto al Marquee di Londra suona Alexis Korner con il suo gruppo e il 12 luglio, dovendo partecipare ad una registrazione televisiva alla BBC, chiede a Brian e al suo gruppo di sostituirlo. Il giorno prima del concerto Brian decide di suonare con il nome di "Rollin' Stones" e la formazione è composta da: Mick Jagger (voce), Keith Richards ed Elmo Lewis (Brian) (chitarre), Dick Taylor (basso), Ian Stewart (piano) e Mick Avory (batteria).
[modifica] Esordio ufficiale
L'esordio ufficiale avviene in uno dei templi del rock, il Marquee di Londra, il 12 luglio 1962. Fin dall'inizio costituiscono l'alternativa "sporca e cattiva" ai Beatles con una musica che attinge alle radici del rock'n'roll e del blues.
Il successo fin dalla prime canzoni è grandissimo. Nel gennaio del 1963 Charlie Watts entra ufficialmente nel gruppo sostituendo il batterista Tony Chapman, che a sua volta era subentrato al posto di Mick Avory. Nei primi anni di attività i Rolling Stones si cimentano solo in rivisitazioni di brani del repertorio americano di rock & roll, blues e rhythm'n'blues come nei casi di Buddy Holly ("Not Fade Away"), Chuck Berry ("Carol") ma anche di Lennon/McCartney ("I Wanna Be Your Man"). In seguito all'uscita dei primi due singoli e dell'Ep su cui sono presenti Bye Bye Johnny, Money, Poison Ivy e You Better Move On, gli Stones ottengono il privilegio di registrare nelle sale della Chess. Da qui, tra il 1964 ed il 1965 Jagger e Richards, cominciano a incidere canzoni loro e a riprodurre quel sound sconosciuto alle sale d'incisione inglesi. Dopo il primo Lp il secondo, il terzo, e una gran quantità di singoli fino ad arrivare al '65, l'anno della svolta: esce prima The Last Time (riutilizzata più di 30 anni dopo dai The Verve per la loro Bittersweet Symphony), seguita da Get Off of My Cloud e soprattutto da (I Can't Get No) Satisfaction. Ed è proprio con "Satisfaction" (1965) che i Rolling Stones si impongono definitivamente.
[modifica] Il primo album
Nel 1966 arriva il primo disco composto solamente da canzoni loro: Aftermath, che segna la svolta decisiva verso una pruduzione discografica compatta e il deciso affinarsi dei gusti musicali dei cinque.
Brian Jones si rivela, oltre che un gran chitarrista di scuola blues, un vero e proprio strumentista poliedrico: suona di tutto, anche dulcimer e sitar. Le canzoni presenti non sono tutte di matrice propriamente blues: ci sono la medievaleggiante "Lady Jane", la psichedelica "Mother's Little Helper", "Under My Thumb" (divenuta poi un classico del r'n'b). Dopo Aftermath segue un biennio di noie giudiziarie e mezzi passi falsi. Between the Buttons e, soprattutto, Their Satanic Majesties Request (entrambi del 1967) vorrebbero essere repliche alla dilagante moda beat e a Sgt. Pepper's. Le pietre miliari sono comunque presenti: "Ruby Tuesday", "Let's Spend The Night Together" (da Between the Buttons) "She's a Rainbow" (da Their Satanic....): ma la psichedelia beat non è nelle corde degli Stones.
E così, il 24 maggio 1968 esce un singolo che rimette le cose al loro posto: "Jumping Jack Flash" / "Child of the Moon". Nuovamente un r'n'b sulfureo dominato da un riff immortale la cui paternità è come al solito di Keith Richards. Segue poi un filotto di dischi che assicurano a Jagger e compagni il titolo di Greatest rock'n'roll band in the world.
Beggars Banquet (con la celebre canzone Sympathy for the Devil), Let It Bleed, Get Yer Ya-Ya's Out!, Sticky Fingers e Exile on Main Street: ciascuno di questi viene citato in qualsiasi classifica di migliori dischi rock di sempre. Ma la fama ed il successo mondiale vogliono un loro prezzo. Ed è pesantissimo.
[modifica] La tragedia
Nel 1969 Brian Jones venne estromesso per divergenze con il gruppo e pochi mesi dopo, il 3 luglio 1969 morì annegato nella sua piscina durante un party, in circostanze mai del tutto chiarite.
Appena due giorni dopo la morte di Jones, i Rolling Stones tennero un concerto gratuito, già programmato, al Hyde Park di Londra di fronte a un pubblico stimato in circa 250.000 persone. Il concerto, che doveva servire come presentazione per il nuovo chitarrista, Mick Taylor, fu un evento senza precedenti e risentì inevitabilmente del clima creatosi dopo la morte di Jones. Molte critiche furono rivolte agli Stones, accusati di insensibilità nei confronti del loro vecchio compagno. In risposta, il concerto fu dedicato a Jones e Mick Jagger iniziò l'esibizione leggendo una poesia di Percy Shelley alla sua memoria.
[modifica] Cambiamenti
Mick Taylor entra ufficialmente a far parte dei Rolling Stones il 13 giugno 1969 in momentanea sostituzione di un Brian Jones, debilitato da alcol, droghe e psicofarmaci. In realtà il posto che era stato di di Brian Jones non diventò mai di Taylor, come non lo diventò per Ron Wood; il ruolo svolto da anni da Brian al'interno del gruppo, riguardava più l'immagine che la musica. L'ingresso di Taylor, porta nel gruppo un'ondata di freschezza e contribuisce notevolmente a quello che, a detta di molti, è la formazione migliore dei Rolling Stones. Con il suo arrivo il gruppo perde però quella componente sperimentale tipica di Brian, ma il talento innato di Taylor col suo strumento e la sua finezza di tocco, regalano al gruppo assoli ormai storici. La sua grande timidezza tuttavia non gli permette di entrare mai in sintonia completa col gruppo al punto da proporre a Bill di abbandonare i Glimmer Twins e di mettersi in proprio assieme a Charlie. Il netto rifiuto del bassista lo fa sprofondare in una pesante depressione che gli farà sempre più pesare i ritmi alienanti delle tourneè e la vita sregolata del gruppo. Nel 1974 prende la fatidica decisione di abbandonare i Rolling Stones, provocando notevoli difficoltà al gruppo nuovamente orfano di un secondo chitarrista e costringendo i compagni a ritardare il tour americano.
A sostiture Mick Taylor accorre nel 1975 Ronnie Wood, già al fianco di Rod Stewart nel Jeff Beck Group e nei Faces. Meno talentuoso del suo predecessore, Ronnie è però già un amico di vecchia data e più in linea con l'immagine del gruppo. Oltretutto è in grado di sostituire Keith nei suoi riff potendo ricreare assieme a lui "l'antica forma d'intreccio" che solo con Brian era riuscita.
Il resto degli anni 70 scorre tra concerti, album (Black And Blue, Love You Live e Some Girls) e i soliti eccessi.
Gli anni Ottanta si aprono con Emotional Rescue, un buon disco. L'anno seguente esce Tattoo You con la celebre Start Me Up. Un nuovo tour viene annunciato da cui ne esce nel 1982 Still Life. L'anno successivo viene pubblicato Undercover, album sperimentale che mira però troppo a scalare le classifiche e cede alle lusinghe delle nuove sonorità "finte" degli anni '80. Il rapporto tra Keith e Mick si sgretola ogni giorno di più, col primo che vuole tornare al buon vecchio rock 'n' roll e il secondo darsi al pop. Il gruppo attraversa così il periodo di crisi più profonda, e nel 1986 esce Dirty Work, "Lavoro Sporco" appunto, che sottolinea la distanza tra i Glimmer Twins. Anche in questo caso l'album non viene supportato da alcun tour e ciò fa già parlare di un prossimo scioglimento. Sono ormai un paio d'anni che Mick si dedica a progetti individuali: She's the Boss nel 1985 e Primitive Cool nel 1987. Preoccupante la risposta di Keith Richards che nello stesso '87 si impegna anima e corpo a fare Hail Hail Rock 'n' Roll!, flm-documentario sul suo idolo Chuck Berry. Come se non fosse abbastanza l'anno successivo pubblica il suo primo album solista Talk Is Cheap e i timori che sia giunta la fine dei Rolling Stones sembrano ormai più ben fondati, visto che Keith intraprende un tour coi suoi Expensive Winos.
[modifica] La riunione
Nel 1990, visto che i Glimmer Twins non hanno riscosso un particolare successo con i loro progetti solisti, si torna all'ovile e con Steel Wheels si riaprono i battenti della premiata ditta Stones. Segue immancabile tournée mondiale e album live. Ecco fino al 1997 si procede così: album ogni tre anni tour e poi, inesorabile, disco dal vivo. Nel 1997 arriva Bridges to Babylon, album di pezzi inediti, a cui segue nel 2002 l'antologia (40 Licks) che celebra il quarantennale della Band.
Per strada si è perso Bill Wyman che, dal 1993, annoiato dalla pantomima, si è ritirato dal gruppo e ora si diverte con una nuova band "The Rhythm Kings" che si dedica a un tipo di musica briosa e di puro divertissement; il bassista viene sostituito da Darryl Jones, contrattato però come semplice collaboratore, non come membro ufficiale della band.
Nell'agosto del 2005 ripartono per una nuova tournèe, mondiale ovviamente, e il 2 settembre 2005 ha visto la luce A Bigger Bang un disco di canzoni nuove che dopo circa 8 anni dà un seguito a Bridges to Babylon. L'album è un ritorno alle origini, ricco di energia e senza fronzoli come nel precedente. Nella scaletta è presente anche una canzone dedicata a George W. Bush ("Sweet Neocon"). Al loro concerto a Rio de Janeiro hanno partecipato oltre 2.000.000 persone.
Il 23 marzo 2007 lo stesso Mick Jagger annuncia al mondo via web il proseguo del 'A Bigger Bang Tour' del 2006, che toccherà le città dove sono stati annullati i concerti l'anno precedente a causa dell'incidente che ha visto Keith Richards protagonista, caduto giù da una palma durante una vacanza alle isole Fiji, che gli aveva procurato una commozione cerebrale. Il tour si è aperto il 5 giugno a Werchter, vicino a Bruxelles, e si è concluso alla O2 Arena di Londra, il 26 agosto. Gli Stones si sono esibiti in un'unico concerto in Italia, presso lo Stadio Olimpico di Roma il 6 luglio.
[modifica] Concerti in Italia
- 29 Settembre 1970 - Roma, Palazzo Dello Sport
- 1 Ottobre 1970 - Milano, Palalido
- 11 Luglio 1982 - Torino, Stadio comunale
- 12 Luglio 1982 - Torino, Stadio comunale
- 17 Luglio 1982 - Napoli, Stadio San Paolo
- 25 Luglio 1990 - Roma, Stadio Flaminio
- 26 Luglio 1990 - Roma, Stadio Flaminio
- 28 Luglio 1990 - Torino, Stadio Delle Alpi
- 10 Giugno 2003 - Milano, Stadio Giuseppe Meazza
- 11 Luglio 2006 - Milano, Stadio Giuseppe Meazza
- 6 Luglio 2007 - Roma, Stadio Olimpico
[modifica] Formazione
[modifica] Attuale
- Mick Jagger - voce
- Keith Richards - chitarra
- Ron Wood - chitarra (dal 1974)
- Charlie Watts - batteria (da gennaio 1963)
[modifica] Ex componenti
- Bill Wyman - basso (dicembre 1962-1993)
- Mick Taylor - chitarra (1969-1974)
- Brian Jones - chitarra (1962-1969)
- Dick Taylor - basso (1962)
- Mick Avory - batteria (solo il primo concerto al Marquee il 12 luglio 1962)
- Tony Chapman - batteria (da agosto 1962 a gennaio 1963)
- Ian Stewart - pianoforte (Componente del gruppo dal 1962 a maggio del 1963, poi come collaboratore fino al 1985 anno della sua morte). Stu merita una citazione a parte, dato che agli occhi del grande pubblico è sempre apparso come una figura di secondo piano. Ha invece contribuito in maniera determinante sin dagli inizi alla vita del gruppo alla loro musica, per questo viene spesso citato come "il sesto Stone". Non ha però mai fatto ufficialmente parte del gruppo in quanto, visto il suo look dimesso, è stato ritenuto dai manager dei Rolling Stones sempre poco adatto a comparire al loro fianco.
[modifica] Discografia
Come per i Beatles, anche i Rolling Stones hanno visto per i primi anni della loro attività una discografia "americana" ed una discografia "inglese". Per gli Stones questa situazione è perdurata sino alla pubblicazione di Between the Buttons. Negli USA sono infatti usciti L.P. appositi per quel mercato quali Flowers, December's Children e The Rolling Stones, Now!. Lo stesso Aftermath (1966), uscito quasi in contemporanea su entrambe le sponde dell'Atlantico, ha una lista tracce diversa a seconda che si tratti dell'edizione inglese (con "What to Do" e "Out of Time") o americana (con "Paint It, Black"). Tutti i titoli, sia "americani" sia "inglesi", sono disponibili sul mercato anche grazie ad una recente operazione di restyling e rimasterizzazione.
[modifica] Extended Play (EP)
- 1964 - The Rolling Stones (17 gennaio)
- 1964 - Five By Five (14 agosto)
- 1965 - Got Live If You Want It! (11 giugno)
[modifica] Full-lenght
- 1964 - The Rolling Stones (UK, aprile)
- 1964 - England's Newest Hit Makers (US, maggio)
- 1964 - 12 x 5 (US, 24 ottobre)
- 1965 - The Rolling Stones No.2 (UK, 15 gennaio)
- 1965 - The Rolling Stones, Now! (US, 13 febbraio)
- 1965 - Out of Our Heads (UK-US)
- 1965 - December's Children (US)
- 1966 - Aftermath (UK-US)
- 1967 - Between the Buttons (UK-US)
- 1967 - Flowers (US)
- 1967 - Their Satanic Majesties Request
- 1968 - Beggars Banquet
- 1969 - Let It Bleed
- 1971 - Sticky Fingers
- 1972 - Exile on Main Street
- 1973 - Goat's Head Soup
- 1974 - It's Only Rock'n Roll
- 1976 - Black and Blue
- 1978 - Some Girls
- 1980 - Emotional Rescue
- 1981 - Tattoo You
- 1983 - Undercover
- 1986 - Dirty Work
- 1989 - Steel Wheels
- 1994 - Voodoo Lounge
- 1997 - Bridges to Babylon
- 2005 - A Bigger Bang
[modifica] Live
- 1966 - Got Live If You Want It! (US, live)
- 1970 - Get Yer Ya-Ya's Out! (live)
- 1977 - Love You Live (live)
- 1982 - Still Life (live)
- 1991 - Flashpoint (live)
- 1995 - Stripped (live)
- 1996 - Rock'n'Roll Circus (live)
- 1998 - No Security (live)
- 2004 - Live Licks (live)
- 2005 - Rarities 1971-2003 (live)
- 2008 - Shine a Light (live)
[modifica] Raccolte
- 1966 - Big Hits (High Tide and Green Grass) (UK-US, raccolta)
- 1969 - Through the Past, Darkly (Big Hits Vol.2) (UK-US, raccolta)
- 1971 - Stone Age (UK, Decca, raccolta, album non "riconosciuto" dagli Stones)
- 1971 - Gimme Shelter (25 settembre, UK, Decca, raccolta)
- 1971 - Milestones (dicembre, UK, Decca, raccolta)
- 1972 - Hot Rocks 1964-1971 (gennaio, US, raccolta, doppio)
- 1972 - Rock 'n Rolling Stones (giugno, UK, Decca, raccolta)
- 1972 - More Hot Rocks (Big Hits & Fazed Cookies) (dicembre, US, raccolta, doppio)
- 1973 - No Stone Unturned (ottobre, UK, raccolta, contiene facciate "B" di famosi 45 giri)
- 1975 - Made in the Shade (maggio, raccolta)
- 1975 - Metamorphosis (giugno, raccolta, UK-US)
- 1975 - Rolled Gold (UK, raccolta, doppio)
- 1979 - Time Waits For No One (UK)
- 1981 - Sucking in the Seventies (raccolta)
- 1984 - Rewind
- 1989 - Singles Collection: The London Years
- 1993 - Jump Back (raccolta)
- 2002 - Forty Licks (doppio CD, raccolta con 4 inediti)
- 2007 - Rolled Gold+ (doppio CD, raccolta, con 40 canzoni)
[modifica] Altri album
- (1972) - Jamming with Edward - Nicky Hopkins, Ry Cooder, Mick Jagger, Bill Wyman e Charlie Watts (7 gennaio)
- (1979) - Get More Satisfaction (UK, raccolta, interessante per la presenza di "Con le mie lacrime" versione italiana di "As Tears Go By")
- (2004) - Singles 1963-1965 (26 aprile)
- (2004) - Singles 1965-1967 (12 luglio)
- (2005) - Singles 1968-1971 (28 febbraio)
[modifica] Filmografia
- (1967) - Charlie Is My Darlin'
- (1968) - One Plus One - Sympathy For The Devil (diretto da Jean-Luc Godard)
- (1968) - Rock 'n' Roll Circus
- (1969) - Stones In The Park
- (1970) - Gimme Shelter
- (1972) - Ladies And Gentlemen
- (1972) - Cocksucker Blues
- (1982) - Time Is On Our Side
- (1990) - Live At Max
- (1995) - Voodoo Lounge
- (1999) - Bridges To Babylon
- (2004) - Four Flicks
- (2007) - The Biggest Bang
- (2008) - Shine A Light (diretto da Martin Scorsese)
[modifica] I Rolling Stones in italiano
Le canzoni dei Rolling Stones sono state spesso tradotte in italiano; di seguito riportiamo un elenco non esaustivo delle principali cover (con l'indicazione del titolo in italiano, dell'interprete e dell'anno di pubblicazione).
Anno | Titolo originale | Titolo italiano | Autore del testo in italiano | Esecutori |
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1965 | Tell me | Quel che ti ho dato | Equipe 84 | |
1965 | Tell me | Tu devi ritornare da me | Renzo Levi Minzi | I Delfini |
1965 | Time is on my side | La fine del libro | Pantros | Equipe 84 |
1966 | Time is on my side | Fai quello che vuoi | Kings | |
1966 | Paint it black | Tutto nero | Luciano Beretta | Caterina Caselli |
1966 | As tears go by | Con le mie lacrime | Da Polenta | I Bisonti; incisa anche dagli stessi Rolling Stones |
1966 | Have you seen your mother, baby, standing in the shadow? | Non ho più paura dell'ombra | Jimmy Fontana | Piero Focaccia |
1966 | Lady Jane | Lady Jane | Sansoni | New Dada |
1966 | Get off of my cloud | Come mai | Alessandro Colombini, Domenico Serengay e Menegazzi | Camaleonti |
1967 | Ruby Tuesday | Rubacuori | Mogol | I Profeti |
1967 | Lady Jane | Lady Jane | Sansoni | Maurizio Arcieri (versione musicalmente differente da quella dei New Dada) |
1968 | Let's spend the night together | Restiamo ancora insieme | Calipop |
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su The Rolling Stones
- Wikiquote contiene citazioni di o su The Rolling Stones
[modifica] Collegamenti esterni
- Rolling Stones Italia - Fans Club
- The Rolling Stones Lyrics
- Welcome ROLLING STONES 'Good Guys' Welcome ROLLING STONES 'Good Guys'
- Sticky Fingers - Ultimate Italian Tribute Band