Sonetti de' mesi
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I Sonetti de' mesi sono una serie di sonetti scritti nel primo ventennio del 1200 da Folgore da San Gimignano.
Questa serie di sonetti sono scritti in toscano, e sono tra i primi documenti in toscano precedenti alle opere di Dante.
L'originale formula della struttura in cui è suddivisa l'opera dell'artista toscano venne ripresa secoli più tardi da Guccini nella Canzone dei 12 mesi.
Questi sonetti, anni più tardi, furono parodiati dal giullare di corte Cenne da la Chitarra.
[modifica] Sintesi generale
I Sonetti paiono essere commissionati da Nicolò de Nisi (forse signore di Siena) a cui i sonetti vengono dedicati.
I Sonetti sono 14 (1 per mese più preludio-introduzione ed 1 di conclusione-dedica), di 14 rime ciascun sonetto in dodecasillabi con rima ABBA - ABBA - BCBCBC.
In ogni sonetto dedicato ad un mese augura alla gente le migliori cose relative al mese del sonetto che, secondo il poeta, alla gente stessa si possa augurare.
[modifica] Sintesi dell'opera
[modifica] Preludio-introduzione
Il poeta dedica alla brigata nobile e cortese (la brigata nobile e cortese forse è chi legge i sonetti de' mesi) allegria e rifulge da cose non piacevoli e poco gradevoli, tipo spese, ronzini come cavalli e cacciagioni di misere quaglie...
In questo gaudio incorona Nicolò de Nisi re di Siena con una brigata capitanata da Tingoccio, Min di Tingo, Ancaiano, Bartolo, Mugavero e Fainotto, tanto fieri da sembrare i figli di Priamo, re di Troia e più cortesi di Lancillotto, cavaliere della Tavola Rotonda.
[modifica] Gennaio
In questo sonetto augura camere ben riscaldate dal fuoco, letti coperti da lenzuola e coperte che tengano ben caldo, ed a chi vuole proprio uscire di giocare a palle di neve con le donzelle e quando si è stanchi di andare a riposarsi in casa al caldo...
[modifica] Febbraio
In questo sonetto augura una buona caccia di cervi, caprioli e cinghiali, con segugi al seguito dei cacciatori, i quali dovranno avere al loro seguito delle borse piene di soldi per rifarsi degli avari che non pagheranno la loro cacciagione.
Se nessuno comprerà la loro cacciagione augura ai cacciatori di fare un'ottima cena con del buon vino, indi stanchi di dormire fino a buon mattino...
[modifica] Marzo
Per marzo augura delle buone pescate (addirittura delfini e storioni).
[modifica] Aprile
Ad aprile augura a tutti prati fioriti, fontane sgorgante acqua rinfrescante, buona compagnia, ottimi cavalli spagnoli e canti provenzali accompagnati da strumenti tedeschi e paggi riverenti d'inchini.
[modifica] Maggio
Per maggio augura cavalli inghirlandati e stendardi a più non posso, gente ilare, che dai balconi lancia ghirlande di fiori e melarance ed ai giovani di baciarsi con amore.
[modifica] Giugno
Per giugno augura monti ricoperti di boschi con ville e castelli tutt'intorno ad una cittadella con in mezzo una bella fontanella dai 1000 rami e fiumicelli rinfrescanti.
[modifica] Luglio
A luglio augura scorpacciate di vini e pranzi con buone portate.
[modifica] Agosto
Ad agosto augura di castelli siti nella frescura delle Alpi ed andando in girò qua e là farà sognare d'essere ritornati al castello al fresco, desiderando a lungo andare di ritornare nella casa natia (Toscana)...
[modifica] Settembre
A settembre augura cacciagione aviaria.
[modifica] Ottobre
Ad ottobre augura balli ed inebrianti calici pieni di vino e la mattina successiva dopo una sciacuata di viso di riprendere la vita quotidiana meglio di prima.
[modifica] Novembre
A novembre augura 30 muli carichi di monete, coppe d'argento e suppellettili di stagno, confetti di Gaeta, se il freddo incombe, di ripararsi al fuoco e di cibarsi d'un buon pasto, e, se, pergiunta piove col vento, di avere riparo (siati ne le letta ben forniti).
[modifica] Dicembre
A dicembre augura orge per ripararsi dal freddo.
[modifica] Conclusione-Dedica
Dedica a Nicolo de Nisi e firma (nella terz'ultima rima).
[modifica] Altri progetti
- Wikisource contiene il testo completo dei Sonetti de' mesi
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