Poesia comica
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La poesia comica tratta alcune tematiche importanti come la vita e l’amore, ma esse vengono riviste in una chiave meno spirituale in contrapposizione alla visione del sentimento nel dolce stil novo.
A differenza della poesia d'alto stile della poesia lirica siciliana e del dolce stil novo, nasce un movimento di poeti che compongono poesie con uno stile basso e con un linguaggio volgare del popolo.
Indice |
[modifica] I temi
Vengono esaltati i piaceri del gioco, del vino, della taverna e dei ricchi festini.
I temi riccorrenti sono realistici: la protesta anticlericale e anti femminista, l'amore nei suoi caratteri materiali e le lotte della politica.
Viene trattata anche l’aggressione personale di tipo caricaturale e satirico, che assume il nome di vituperium, il cui specialista era Rustico Filippi.
Quasi sempre comunque prevale il tono comico o giocoso, la tendenza cioè allo scherzo, al doppio senso, alla battuta di chi ride o vuol far ridere magari facendo ricorso all’insunuazione scurrile o all’oscenità vera e propria.
[modifica] Il linguaggio
Il linguaggio è sempre di tipo basso e popolare, le situazioni affrontate sono quelle quotidiane e viene usato quasi sempre il sonetto.
Viene rovesciato il linguaggio cortese, sia impiegandolo in modo parodistico, sia soprattutto optando per soluzioni opposte, di tipo plebeo e dialettale.
[modifica] Esponenti
Si diffonde soprattutto in Toscana intorno al 1260.
I maggiori esponenti sono Cecco Angiolieri, Rustico Filippi, Folgòre da San Gimignano.
[modifica] Voci correlate
- Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di letteratura