Seminario diocesano di Pavia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Seminario diocesano di Pavia forma i futuri presbiteri della diocesi di Pavia.
Indice |
[modifica] Storia
Il Seminario è situato nell'antico monastero longobardo di Teodote (Monasterium Theodotae), risalente all'incirca all'anno 700; è detto anche "della Pusterla" per la vicinanza ad una piccola porta della città.
Paolo Diacono, nella Historia Langobardorum, narra che il re longobardo Cuniperto oltraggiò una fanciulla di nome Teodote, e perché il fatto rimanesse nascosto, la obbligò ad entrare nel suddetto monastero: alcuni storici, tuttavia, sostengono che lo fondò lui stesso per rinchiudervi la giovane.
Il monastero, di regola benedettina, si resse fino al XVIII secolo: nel 1799, infatti, essendo badessa Serafina Negri, la Repubblica Cisalpina impose la soppressione del cenobio.
Nel secolo XIX, durante la vacanza della sede vescovile pavese, i chierici del Seminario furono costretti dal Ministero della Guerra a lasciare i locali del convento sito presso la chiesa san Pietro in Ciel d'oro.
Il 12 luglio 1865, il vicario generale della diocesi, monsignor Vincenzo Gandini, acquistò il monastero della Pusterla e provvide al suo restauro; due anni dopo, nel 1867, vi si insediarono i chierici. Da allora è la sede della formazione umana e teologico-spirituale dei candidati al sacerdozio.
[modifica] La cappellina del '400
Questa piccola cappella, risalente alla fine del secolo XV, possiede un impianto a croce greca ed è sormontata da cinque piccole cupole.
L'interno, affrescato secondo lo stile lombardo rinascimentale, rappresenta la gloria del Paradiso: si notano, a partire dall'alto, i Patriarchi e i Profeti, alcune scene della vita del Signore, gli Apostoli, i martire|Martiri]], le Vergini e i Confessori della fede.
Posti di rilievo occupano i santi appartenenti all'ordine benedettino, in modo particolare, san Benedetto e santa Scolastica.
La cupola centrale della chiesetta ospita le schiere angeliche disposte in tre giri, ciascuno di nove: alcuni angeli sono in atteggiamento di preghiera, altri tengono in mano strumenti musicali.
Nelle cupolette minori si trovano i quattro Dottori della Chiesa d'Occidente: Sant'Agostino, Sant'Ambrogio, San Girolamo e San Gregorio Magno.
Nell'abside è rappresentata l'Ascensione di Gesù al cielo: di particolare rilievo è il fatto che del Signore vengano raffigurati soltanto i piedi (che lasciano le loro impronte sulla roccia sottostante) e la parte inferiore della tunica.
Questo ciclo di affreschi viene attribuito al pittore pavese Bernardino de Rossi e alla sua scuola.
[modifica] La comunità attuale
La comunità del seminario odierna è formata da 10 teologi, 2 studenti di propedeutica e 1 ginnasiano (2008). Il numero apparentemente ristretto se posto in relazione ai 140.000 abitanti della diocesi dimostra una realtà vocazionale meno in crisi che altrove.
Tra i rettori che negli anni si sono succeduti alla guida del seminario val la pena ricordare mons. Antonio Poma, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI dal 1969 al 1979, mons. Luigi Maverna, assistente nazionale dell'azione cattolica e vescovo di Ferrara, mons. Paolo Magnani, poi vescovo emerito di Treviso e mons. Adriano Migliavacca, attualmente vicario generale della diocesi di Pavia. Dal 2001 don Andrea Migliavacca esercita questo incarico.
Il seminario si appoggia alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale di Milano.
Ai seminaristi è affidato un incarico pastorale che abitualmente consiste nella collaborazione con una parrocchia nel fine settimana.
Ulteriore punto di forza è la vicinanza del vescovo mons. Giovanni Giudici, che oltre a una vicinanza continua ai teologi, presiede ogni mattina l'eucarestia in seminario.