Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory
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Scenes from a Memory | ||
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Artista | Dream Theater | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 26 ottobre 1999 | |
Durata | 77 min : 13 sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 12 | |
Genere | Progressive metal | |
Etichetta | Elektra Records | |
Produttore | Mike Portnoy & John Petrucci | |
Registrazione | febbraio-giugno 1999 - BearTracks Studios, New York | |
Premi | ||
Dischi d'oro | 1 |
Dream Theater - cronologia | ||
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Album precedente Once in a LIVEtime (1998) |
Album successivo Live Scenes from New York (2001) |
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Metropolis part 2: Scenes from a Memory è un concept album pubblicato nel 1999 dalla band progressive metal americana Dream Theater.
Indice |
[modifica] Il disco
Basato sulla storia noir di Nicholas che scopre la sua vita passata, fatta di amore, infedeltà e morte, l'album rappresenta, secondo molti, uno degli apici della carriera del gruppo, corroborato dalla fresca entrata nell'organico dell'esperto tastierista e pianista Jordan Rudess.
Come si evince dal titolo dell'album, Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory è il seguito di Metropolis Pt. 1: The Miracle and the Sleeper, brano contenuto nel secondo lavoro della band, Images and Words. Quando il brano fu intitolato "Metropolis Pt. 1", la band non era, in realtà, intenzionata a scrivere una "parte seconda"; il titolo fu formulato in quel modo, quasi come uno scherzo. Dopo le molte pressioni dei fans, però, la band decise di iniziare a lavorare ad un "Metropolis Pt. 2".
Inizialmente, la band lavorò alla seconda parte pensandola come un unico brano piuttosto che come un intero album. Fu durante la preparazione di Falling Into Infinity, il quarto album del gruppo, che Part 2 iniziò ad essere scritta. Il brano però non fu mai terminato, soprattutto perché la casa discografica non aveva intenzione in quel momento di produrre un album doppio, che sarebbe stato necessario per potere includere anche quel pezzo. La band registrò quindi un demo di 20 minuti su cui tornare a lavorare successivamente. Solamente 12 minuti di questo demo sono disponibili via internet al pubblico, e lo stesso Mike Portnoy ha insistito per non farlo diffondere. Quando la band iniziò a lavorare al quinto album, riprese la canzone Metropolis Part 2 e ne fece un intero album.
Durante il tour seguito all'uscita dell'album, i Dream Theater si sono esibiti dal vivo suonando l'album nella sua interezza. Nel 2000, lo spettacolo conclusivo del tour nordamericano fu registrato e rilasciato in DVD col titolo di Metropolis 2000: Scenes from New York in cui i membri della band discutono della storia di Scenes from a Memory.
Dal punto di vista del suono, l'album rappresenta una sorta di ritorno alle origini e soprattutto alle sonorità e alle strutture di Images And Words ma con un sound leggermente più attuale; questa scelta può essere vista come un tentativo da parte della band di riconquistare il proprio pubblico, in parte deluso dal precedente Falling Into Infinity. L'album presenta strutture estremamente complesse e un alto contenuto tecnico, in contrapposizione alle strutture più accessibili del predecessore. In particolare, alcuni brani come Overture 1928, Fatal Tragedy e soprattutto The Dance Of Eternity, sono caratterizzate da un virtuosismo quasi estremo che si rifà alle sonorità dei Liquid Tension Experiment, progetto che nel biennio 1998-99 ha coinvolto John Petrucci, Mike Portnoy e il nuovo entrato Jordan Rudess.
L'ultima traccia dell'album inizia un esperimento musicale da parte dei Dream Theater. Il brusio all'inizio di The Glass Prison, il primo brano dell'album Six Degrees of Inner Turbulence (2002), è lo stesso brusio che si sente alla fine di Finally Free, brano conclusivo di questo album. Si verrà così a creare una sorta di concept interno negli album seguenti dei Dream Theater, che ricollega The Glass Prison a This dying soul dell'album seguente Train of Thought, sino ad arrivare al penultimo album, Octavarium, in cui l'inizio di The root of all evil si collega all'ultima nota di In The Name of God.
[modifica] Storia
[modifica] Personaggi
[modifica] Presente
- Nicholas
- L'ipnoterapeuta
- Il vecchio
[modifica] 1928
- Victoria Page
- Julian Baynes ("The Sleeper")
- Sen. Edward Baynes ("The Miracle")
[modifica] Atto 1
[modifica] Prima scena: Regression
L'album inizia con Nicholas che si rilassa al suono della voce dell'ipnoterapeuta, entrando in uno stato ipnotico durante una seduta di regressione. Il conto alla rovescia comincia da 10 e lentamente nella mente di Nicholas si materializzano le immagini che da tempo tormentano i suoi sogni.
[modifica] Seconda scena (I): Overture 1928
Nicholas è in trance ipnotica e si sorprende della sensazione surreale di tranquillità che prova. Entrando in trance, inizia a focalizzare l'oggetto dei suoi sogni: una ragazza di nome Victoria, la cui vita sembra stranamente simile alla sua.
[modifica] Seconda scena (II): Strange Déjà Vu
Nicholas è ancora in stato di trance, ma adesso si riesce a comprendere qualcosa di più delle immagini che gli vengono alla mente. Si scopre come il protagonista, ogni volta che chiude gli occhi, venga trasportato in un sogno molto vivido e ricorrente riguardante un'altra vita, forse una sua vita precedente. È proprio questo che l'ha spinto a sottoporsi alla terapia ipnotica.
Nel sogno appare un sentiero che porta ad una casa; all'interno della casa, al piano superiore, c'è una stanza in cui una ragazza appare in uno specchio. Tutte queste cose gli sembrano molto familiari, anche se logicamente non dovrebbero esserlo. Ma in questo sogno, a differenza di quelli precedenti, alcune cose sembrano più chiare del solito, forse perché si tratta di una trance ipnotica e non di un sogno qualunque. Nicholas può vedere il volto della ragazza e le pone una domanda "Young girl, why don't you tell me why I'm here?" ("Ragazza, perché non mi dici il motivo per cui sono qui?"). Nicholas comprende che c'è qualcosa che li accomuna, che c'è un ragione per la quale lei lo sta guidando: una storia da raccontare, e questa storia è così terribile da lacerarle l'anima.
Victoria sta cercando il modo di rivelare a Nicholas la verità riguardo il suo omicidio e, allo stesso tempo, esprime tutta la sua sofferenza "... tears my heart into two..." (trad. "... strappa il mio cuore in due..."), che, con la frase successiva "... I'm not the one the Sleeper thought he knew..." (trad. "... non sono quella che the Sleeper crede che sia..."), esprime il senso di colpevolezza che la ragazza ha dentro al cuore. Colpevolezza che deriva dal fatto di non aver mai detto a Julian Baynes (nella storia chiamato anche "the Sleeper") della relazione che la lega al fratello, il Senatore Edward Baynes (nella storia chiamato anche "the Miracle"). Victoria è sopraffatta dalla colpa per quello che ha fatto a Julian.
A questo punto Nick torna alla realtà ed esce dallo studio del terapeuta. Nonostante sia sveglio i pensieri e gli eventi dell'altra vita permeano ogni istante della sua quotidianità; questo è l'inizio della sua ossessione per la soluzione del caso. Desidera disperatamente sapere il perché di quegli eventi, vorrebbe accedere all' "altra realtà" in uno stato di coscienza piena. Non gli importa più nulla della sua vita reale, l'unica cosa a cui pensa è la sua ossessione, l'ossessione per il destino di Victoria e per i fatti avvenuti nella "sua realtà"; è durante queste riflessioni che si rende conto di poter riuscire a vivere in quel mondo oggetto dei suoi sogni. Capisce che il "mondo del sogno" ha con se la chiave della sua pace interiore, l'unica cosa da fare è "sbloccare" la porta ed accedere a quel mondo.
[modifica] Terza scena (I): Through My Words
Nick riesce, finalmente, a comprendere a pieno il collegamento che lo lega a Victoria ed il perché del dolore provocato dalle sue parole. Comprende che condivide, con la ragazza, lo stesso spirito.
[modifica] Terza scena (II): Fatal Tragedy
La terza scena inizia con Nick 'solo nella notte'. Lui sa chi è Victoria, ma non sa perché è così straziata o quale ne sia la causa. Successivamente Nick va a visitare un vecchio, anche lui solo. Di chi sia la casa, e chi sia in effetti il vecchio, non si riesce ad evincere con chiarezza dal racconto. Il vecchio confida qualcosa a Nick riguardo ad un assassinio: gli parla di una giovane ragazza assassinata. Nick si siede ed ascolta la storia del vecchio e scopre che tutto ancora rimane avvolto nel mistero.
Nick realizza che, fin quando non riuscirà a scoprire la verità riguardo all'assassinio di Victoria, non potrà vivere una vita normale ("there can be no peace of mind" (trad.) "Non ci può essere la pace mentale"). È totalmente preso da questa ossessione e non riesce a tornare indietro. Nick si fa coraggio e comincia a nutrire una minima speranza di arrivare alla verità. La canzone finisce con l'ipnoterapeuta che parla e, la successiva scena, inizia con Nick che, ipnotizzato, torna all'omicidio di Victoria.
[modifica] Quarta scena: Beyond This Life
Dal giornale si scopre ciò che è successo nel 1928. La storia narra di un testimone oculare, Edward Baynes, che ha sentito un suono terribile e che, raggiungendo la scena del crimine, ha trovato una donna morta e l'assassino di fronte al cadavere. Edward tenta di aiutarlo, ma l'assassino si spara e cade sopra al corpo della donna. Il titolo del giornale cita una tragedia a causa di un conflitto amoroso, identificando la vittima ed il carnefice come amanti.
Il giornale presuppone una rottura tra Victoria e Julian a causa dello stile di vita di quest'ultimo. Quali siano le cause precise si può solo immaginare dalle paole di Victoria "I can't love a wayward man.." (non posso amare un uomo perso...), Julian infatti avrebbe il vizio del gioco d'azzardo e dell'alcool come poi suggeriscono le immagini del DVD incluso, Victoria, dunque avrebbe riconsiderato il rapporto se Julian si fosse messo in riga: il giornale parla di un omicidio premeditato.
Le prove parlano di una violenta colluttazione e di un coltello a serramanico, che sarebbe stato trovato sulla scena. La presenza del coltello causa qualche dubbio, perché difficilmente una giovane ragazza, nel 1928, avrebbe portato con sé un coltello, a meno che non avesse previsto di dover difendersi. Inoltre, viene trovato nella tasca dell'omicida un biglietto con scritto che preferisce uccidersi piuttosto che vivere senza Victoria.
Segue la ripetizione di "beyond this life", volta a ribadire la convinzione di Nick di condividere il proprio spirito con Victoria; allo stesso tempo Nick comprende non solo che l'anima di Victoria è trasmigrata nel suo corpo ma che, assieme alla stessa, sono trasmigrati anche i tratti caratteriali, personali, e tutte le esperienze che in eterno accompagneranno quell'anima.
[modifica] Quinta scena: Through Her Eyes
Nicholas è di nuovo sveglio. Venuto a conoscenza dell'assassinio di Victoria commesso nel 1928 si sente in dovere di visitare la sua tomba. Nick esprime il dolore per la sua morte, vista anche la giovane età e l'innocenza della ragazza. Nello stesso momento si rende conto che, da quando sta osservando la propria vita attraverso gli occhi della ragazza, riesce a comprendere completamente ciò che le è realmente accaduto, ed è straziato per quest'ingiustizia.
Raggiungendo la sua tomba è sopraffatto dalla tristezza. Anche le parole incise sulla sua lapide testimoniano che era una dolce e innocente ragazza la cui vita è stata brutalmente strappata prima del tempo. Nicholas sente la morte come propria o come quella di qualcuno che ama. Continua a lasciar vagare le immagini di lei per la sua mente mentre si chiude per un po' nella sua tristezza. Pensa a quanto più di lei ha vissuto ed è ancora addolorato per l'ingiustizia della sua morte prematura. Poi sul finire della canzone Nicholas riprende la sua compostezza e si conforta e realizza che affrontando questa tragedia e piangendo questa perdita può ora andare ancora avanti. Questo momento di dolore era necessario per accettare la propria morte in un'altra vita e comprendere pienamente perché quest'altra vita l'abbia cercato.
[modifica] Atto 2
[modifica] Sesta scena: Home
La scena si apre con Julian che parla della sua ossessione e di come la sua vita sia diventata una sciarada. Negli ultimi tempi, come si è saputo in precedenza, Victoria lo aveva lasciato a causa della sua dipendenza, di qualsiasi natura sia ("Lines take me higher" le strisce mi portano su).
In seguito sentiamo Edward raccontare di come Victoria sia venuta da lui piangendo dopo aver lasciato Julian. Edward sente che si sta innamorando della ragazza, e inizialmente si sente in colpa perché sa di tradire il proprio fratello. Ma la sua ossessione per Victoria diviene più forte del suo senso di colpa e approfitta di questo momento in cui è vulnerabile per sedurla.
Infine, a parlare è nuovamente Nicholas, al giorno d'oggi, e sveglio. Al momento, dell'intera vicenda conosce solo quello che gli è stato raccontato dal vecchio e quello che ha appreso dalla lettura del giornale. Si rende conto che gli sfugge qualche altro dettaglio della storia ed è ossessionato dalla risoluzione del mistero: non vede l'ora di iniziare la successiva sessione di terapia.
[modifica] Settima scena: One Last Time
La scena inizia con Nicholas che riflette. Non è convinto, dalle prove raccolte fino a questo punto, che il giornale dica la verità. Gli sembra di aver sentito qualche diceria, probabilmente chiacchiere sulla relazione della ragazza con Edward: Victoria ha forse ferito i sentimenti di Edward e gli ha detto addio? Poi sentiamo Victoria, ancora nel passato, che dice: One last time, we'll lay down today. Potrebbero essere le parole di Victoria mentre lascia Edward e gli dice che quello sarà il loro ultimo incontro.
Nicholas visita la casa di Edward, dove lui e Victoria hanno avuto la loro relazione. La casa sembra contenere molti indizi e Nicholas ritiene di avere finalmente alcune conferme ai suoi sospetti. Sebbene sia sveglio, non appena entra nella camera da letto, gli appare una sorta di rivelazione: come se avesse perso coscienza, sente nuovamente il freddo che provava nei suoi precedenti sogni ricorrenti, si trova improvvisamente all'esterno e sente l'urlo di una donna e un uomo che supplica perdono. È possibile che Nicholas a questo punto sospetti che Edward e Victoria avessero una relazione, a causa dei numerosi indizi che trova nella casa. Nel suo momentaneo stato di doppia coscienza, vede i ricordi di Victoria dell'incontro fatale, ma non ottiene ancora sufficienti informazioni e la visione scompare.
[modifica] Ottava scena: The Spirit Carries On
Nicholas è di nuovo, e per l'ultima volta, sotto ipnosi e ripete il suo convincimento che la sua anima trascenderà e che non deve temere la morte. Ora crede che Edward sia coinvolto nell'omicidio e progetta di rivelare la verità riguardo ad un crimine avvenuto più di 70 anni prima. Victoria gli appare, nel presente questa volta, e gli dice di andare avanti, gli ha svelato la verità e gli chiede di non dimenticarla mai. Nicholas prova un piacevole senso di pace dopo aver placato il tormento di Victoria e la propria ossessione; si rende conto che la ragione per cui tutto questo è accaduto, il messaggio fondamentale, è che la morte non è la fine, ma solo un passaggio, come l'ipnosi ha rivelato.
[modifica] Nona scena: Finally Free
Nell'ultima scena veniamo a conoscenza di informazioni che Nicholas ignora, perché è uscito dalla trance ipnotica e lo sentiamo salire in auto ed andarsene. Victoria e Julian si incontrano per caso e decidono di vedersi di nascosto più tardi per poter parlare. La ragazza è emozionata perché Julian è l'amore della sua vita, e sta per lasciare Edward. Non è più divisa in due tra Edward e Julian, ma sa che Edward avrebbe potuto uccidere il fratello se avesse saputo della sua relazione con lui.
Si incontrano in segreto, o almeno così pensano. Edward si fa vivo, comincia a lottare con Julian che perde una bottiglia di liquore dalla tasca ed estrae il coltello. Edward spara a Julian, Victoria urla, Edward le dice open your eyes, Victoria! ("apri gli occhi, Victoria!") e spara anche a lei. Julian striscia fino a lei, le crolla sopra e pronuncia le sue ultime parole: one last time... ("un'ultima volta..."). Edward nasconde una lettera nella tasca di Julian, quindi chiede aiuto e recita il ruolo di testimone.
Torniamo quindi a Nicholas, che sta guidando verso casa pensando di essere finalmente libero dall'ossessione che lo ha tormentato; ha inoltre appreso che la sua vita continuerà dopo la morte. Nick arriva quindi a casa, entra ed inizia a rilassarsi, versandosi qualcosa da bere ed ascoltando un disco. Un'altra automobile arriva, l'ipnoterapeuta entra nella stanza e dice Open your eyes, Nicholas! ("apri gli occhi, Nicholas!"). Il giradischi viene urtato da Nick, spaventato dall'ipnoterapeuta: la musica si interrompe e si sente il brusìo tipico della puntina sul disco, ormai terminato, che continua a girare. L'ipnoterapeuta, reincarnazione di Edward, ha ucciso Nicholas.
Il brusìo è anche l'inizio di The Glass Prison che è la prima traccia di Six Degrees of Inner Turbulence, il successivo album dei Dream Theater.
[modifica] Tracce
- Regression - 2:07
- Overture 1928 - 3:37
- Strange Deja Vu - 5:12
- Through My Words - 1:02
- Fatal Tragedy - 6:49
- Beyond This Life - 11:22
- Through Her Eyes - 5:29
- Home - 12:53
- The Dance of Eternity - 6:13
- One Last Time - 3:46
- The Spirit Carries On - 6:38
- Finally Free - 11:59
[modifica] Formazione
[modifica] Gruppo
- James LaBrie – cantante
- Jordan Rudess – tastierista
- John Myung – bassista
- John Petrucci – chitarrista
- Mike Portnoy – batterista
[modifica] Altri musicisti
- Theresa Thomason - additional vocalist in "Through her eyes" e "The spirit carries on".
- Theresa Thomason, Mary Canty, Sheila Slappy, Mary Smith, Jeanette Smith, Clarence Burke jr., Carol Cyrus, Dale Scott - cori di sottofondo in "The spirit carries on".
- cori arrangiati e condotti da Jordan Rudess.
- Terry Brown - voce dell'ipnoterapeuta.
[modifica] Curiosità
- Numerose parti tratte da "Metropolis pt. 1" sono suonate in questo album: ad esempio, l'inizio di "Overture 1928", alcune parti musicali di "Home" (dove viene anche ripresa una frase di James LaBrie) e un riff di tastiera diversamente arrangiato in "The Dance Of Eternity".
- È l'album in cui troviamo il maggior numero di parti musicali che vengono suonate in più brani: la melodia di "Regression" è alla base di "The Spirit Carries On"; in "Overture 1928" vengono suonate parti che si ripresenteranno in "One Last Time", "Strange Dejà Vu" e Finally Free"; la melodia di "Through My Words" è la stessa di "Through Her Eyes", il ritornello di "Strange Dejà Vu" è ripreso in "One Last Time" e quello di "One Last Time" è ripreso in "Finally Free".
- In "Regression", mentre lo psicoterapeuta parla, si sente di sottofondo l'inizio di "Home" seguito dalla voce di Theresa Thompson.
[modifica] Altri progetti
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