Salone Kitty

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Branche
Schutzstaffel
Allgemeine-SS · Waffen-SS
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Personalità
Reichsführer-SS · SS- und Polizeiführer Ufficiali e personalità · Ufficiali delle Waffen-SS Comandanti dei campi di concentramento
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Simbologia
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Riviste e periodici
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Dopoguerra
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Il Salone Kitty era una casa di tolleranza di altobordo di Berlino, che godeva di molta popolarità tra l'elite nazista e tra i ricchi tedeschi.

In realtà il salone era collegato a spie sonore e, sulla base delle confidenze rivelate durante i giochi di piacere, i clienti si trovavano spesso ricattati dal Sicherheitsdienst o arrestati dalla Sipo. Difatti le prostitute erano agenti della polizia di sicurezza il cui lavoro consisteva proprio nel provocare i clienti a esprimere affermazioni antinaziste.

Salone Kitty era ubicata presso la pensione di Kitty Schmidt al numero 11 di Giesebrechtstrasse a Berlino e gli agenti della SD vi registrarono per tutta la guerra ben 25.000 dischi che poi scomparvero nel nulla.

[modifica] Cinematografia

Dell'argomento tratta il film Salon Kitty del 1976 diretto da Tinto Brass, una coproduzione Italia/Francia/Germania Ovest che ebbe come interpreti principali Helmut Berger, Ingrid Thulin, Teresa Ann Savoy, John Steiner, Paola Senatore e Stefano Satta Flores.

[modifica] Bibliografia

Norden, Peter; Salon Kitty, Casa Editrice Bietti, 1971;
Zaffiri, Gabriele; Ahnenerbe, l'Accademia delle scienze delle SS, Nicola Calabria Editore, 2004; ISBN 978-8888-010458-101