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Ridracoli - Wikipedia

Ridracoli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Ridràcoli è una frazione del comune di Bagno di Romagna, nella provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna. Sorge a 476 metri sul livello del mare, in prossimità del bacino artificiale che ne ha preso il nome.

È situata sul fiume Bidente, raggiungibile tramite una deviazione della strada statale 310, e dista da Forlì e dalla vicina Forlimpopoli circa 50 km, passando da Meldola, Civitella di Romagna, Santa Sofia e la frazione Isola.

Indice

[modifica] Il paese

Il borgo conta tre case, un palazzo, una chiesa ed un ponte a schiena d'asino; a poca distanza sorge la diga sul Bidente (ma che raccoglie anche le acque del Rio Celluzze), la cui sommità è raggiungibile tramite una strada privata a pagamento.

Il ponte è il simbolo di Ridracoli; fu costruito in sostituzione di un ponte in legno preesistente, crollato per la mancanza di manutenzione nel 1816.

Il paese contava circa 230 abitanti nel 1951, mentre oggi ne ha solo 10.

L'origine del nome probabilmente deriva dalla presenza di un piccolo oratorio che faceva riferimento all'abbazia di Camaldoli. L'esistenza di Ridracoli è documentata sin dal 1216, come possedimento dei conti Guidi.

Nel XV secolo ebbe dignità di comune, appartenendo alla sfera politica e culturale di Firenze.

L'elettrificazione del paese è coincisa con la costruzione della diga, tra la fine degli anni settanta e gli ottanta.

Nel paese si trova il Museo dei Mammiferi, visitabile in estate tutti i giorni ed in inverno solo la domenica. Il museo è sito nel palazzo Giovannetti, e raccoglie esemplari di mammiferi che popolano la zona tramite diorami, animali imbalsamati, reperti e documentazione.

[modifica] La diga

La diga di Ridracoli
La diga di Ridracoli

La diga di Ridracoli è una diga ad arco-gravità: per ottenere resistenza sfrutta un sistema ibrido tra quello delle dighe ad arco (che scaricano il peso sulla parete rocciosa grazie alla forma) e quello delle dighe a gravità, più tozze e massicce.

La diga è alta 103 metri e mezzo, con una larghezza massima di 36 metri alla base. Sul camminamento superiore la larghezza è di soli 10 metri.

La lunghezza dell'arco è di 432 metri, per un totale di 600 mila metri cubi di calcestruzzo.

La struttura si sviluppa in larghezza su 27 conci, posati su un pulvino che segue il profilo della diga, a spessore variabile.

Nella spalla destra della diga si trovano gli impianti per la presa dell'acqua, che viene poi inviata all'acquedotto che alimenta le coste romagnole. La presa avviene da due imbocchi distanti tra loro 50 metri in verticale, per ottimizzare le condizioni di temperatura e torbidità dell'acqua. L'Acquedotto della Romagna ha una condotta principale di 33 chilometri, capace di 3000 litri al secondo. È gestito da Romagna Acque S.p.A. e raggiunge cinquanta comuni tra Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e la Repubblica di San Marino. In tutto, fornisce acqua a circa un milione di persone.

Prima di essere inviata ad un potabilizzatore e all'acquedotto, l'acqua alimenta una centrale idroelettrica a valle di un indotto profondo circa 130 metri.

La diga è controllata da un presidio di 11 tecnici.

Il progetto dell'acquedotto della Romagna, che avrebbe dato luogo alla diga ed al lago artificiale, è iniziato nei primi anni sessanta: la progettazione della diga risale al 1974.

Le opere di consolidamento dei versanti e di scavo sono state effettuate tra il 1976 e il 1979. Sono state realizzate scavando con esplosivo (oltre 170 tonnellate) i versanti della montagna, muovendo 1,1 milioni di metri cubi di roccia arenacea e marna.

La particolare composizione della roccia, friabile e poco stabile, ha richiesto l'applicazione di 543 tiranti di ancoraggio, lunghi 37 metri e aggrappati a bulbi di ancoraggio in cemento armato.

La costruzione della diga, conclusa nel 1982, è stata realizzata in materiali inerti, con granulometria variabile a seconda del tipo d'uso. Il calcestruzzo è stato rinforzato con barre metalliche in acciaio

Il costo di costruzione è stato innalzato dalla distanza delle fonti di approvvigionamento dei materiali: le sabbie venivano dalle cave di San Bartolo di Ravenna, la ghiaia dal fiume Parecchia, dal Metauro e dal Tevere

Gli inerti una volta ripuliti venivano immessi insieme al cemento nelle giuste proporzioni e controllati elettronicamente, per poi essere mescolati da tre betoniere da tre metri cubi l'una.

Il getto avveniva tramite benne da 5 metri cubi ciascuna, condotte al punto di scarico tramite due teleferiche che partivano dal punto della spalla sinistra della diga. La posizione della teleferica poteva essere controllata da un carro mobile sulla spalla destra.

Una volta scaricato, il calcestruzzo veniva assestato mediante vibrazioni prodotti da quattro vibratori idraulici.

Dalla diga si diparte un canale di scarico lungo 300 metri, che va ad alimentare il residuo del fiume Bidente con 170 metri cubi d'acqua al secondo. Un secondo canale aggiunge 130 metri cubi al secondo, pescati a mezza altezza.

Sul coronamento, otto aperture rettangolari consentono la tracimazione nella zona centrale della diga, che ammonta a 600 metri cubi al secondo.

Alla base della diga si trova un bacino di smorzamento da 6000 metri quadri. Sono state costruite traverse di contenimento per ridurre la velocità dell'acqua immessa nel letto del Bidente.


[modifica] Il lago artificiale

Il lago di Ridracoli
Il lago di Ridracoli

Il lago di Ridracoli è un bacino artificiale sorto per alimentare l'acquedotto e la centrale. Ha una superficie di 1.035 metri quadrati, è profondo 92 metri e contiene 33,06 milioni di metri cubi di liquido.

È un lago povero di nutrienti e ricco di ossigeno, per cui è poco pescoso. È popolato da ciprinidi e salmonidi.

La temperatura del lago varia tra i 24 °C superficiali estivi e i 4° della profondità o della temperatura invernale.

Intorno al lago, che si dispiega per oltre tre chilometri nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, si trova la macchia boscosa, attraversata da sentieri turistici e attrezzata con zone per pic-nic.

Un imbarcadero permette, da giugno ad agosto, di effettuare servizi di navigazione turistica sul lago.

[modifica] Collegamenti esterni


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