Paul Samuelson
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Paul Anthony Samuelson (Gary, 15 maggio 1915) è un economista statunitense, vincitore della John Bates Clark Medal nel 1947 e del premio Nobel per l'economia nel 1970, «per l'opera scientifica attraverso la quale ha sviluppato la teoria economica statica e dinamica, e contribuito attivamente ad aumentare il livello dell'analisi nella scienza economica».[1]
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[modifica] Biografia
Samuelson conseguì il Bachelor's degree all'università di Chicago nel 1935, e il PhD alla Harvard University nel 1941.
Fu,inseme a Paul Sweezy,uno dei migliori allievi di Joseph Schumpeter (tanto che questo era solito chiamare Sweezy "Sir Galaad" e Samuelson "Mago Merlino).
Rifiutato dalla facoltà di Economia di Harvard,sembra per via del fatto che fosse ebreo,si trasferì al Massachusetts Institute of Technology,dove fondò la facoltà di Economia.
Per anni docente al Massachusetts Institute of Technology, ha lavorato in numerosi campi, tra i quali:
- Economia del benessere, in cui rese popolari le condizioni di Lindahl-Bowen-Samuelson, un criterio per valutare se una data azione andrà a vantaggio del welfare;
- Scienza delle finanze, in cui è particolarmente noto per il suo lavoro sull'allocazione ottima delle risorse in presenza di beni pubblici (Modello di Samuelson);
- Economia internazionale, in cui ha influenzato lo sviluppo di due importanti modelli del commercio internazionale: l'effetto Balassa-Samuelson e il modello di Heckscher-Ohlin (tramite il teorema di Stolper-Samuelson).
È inoltre l'autore di un influente manuale, Economics, per la prima volta pubblicato nel 1948, e regolarmente aggiornato per i successivi cinquanta anni.
[modifica] Termodinamica ed economia
Samuelson è stato il primo economista ad applicare i principi dell'equilibrio termodinamico all'economia. Samuelson ha studiato ad Harvard con Joseph Schumpeter, Wassily Leontief, Gottfried Haberler, e il "Keynes Americano" Alvin Hansen. Inoltre Samuelson era l'unico protegé di Edwin Bidwell Wilson, un matematico che a sua volta era stato l'unico protegé di Willard Gibbs, il fondatore della termodinamica chimica, che fu anche mentore dell'economista americano Irving Fisher: Gibbs ebbe una grande influenza nelle loro idee a proposito dell'equilbrio dei sistemi economici.
La monumentale opera di Samuelson del 1947, 'Foundations of Economic Analysis', tratta dalla sua dissertazione di dottorato, si basa sui metodi della termodinamica classica di Willard Gibbs, in particolare sul lavoro del 1876 di Gibbs "Sull'equilibrio di sostanze eterogenee".
Nel 1947, basandosi sul principio termodinamico di Le Chatelier, che gli era stato illustrato da Wilson nel corso di un seminario, ha fondato il metodo della statica comparativa in economia. Il metodo spiega i cambiamenti delle soluzioni di equilibrio del problema di massimizzazione vincolato (in economia o termodinamica) quando uno dei vincoli è marginalmente irrigidito e rilassato. Il principio di Le Chatelier è stato stabilito dal chimico francese Henri Louis le Chatelier, che fu anche uno dei primi a tradurre in francese i lavori di Gibbs sull'equilibrio (1899). L'uso che fa Samuelson del principio di Le Chatelier si è dimostrato uno strumento potente ed è stata largamente utilizzato nelle teorie economiche moderne. I tentativi di stabilire analogie tra teoria economica neoclassica dell'equilibrio e la termodinamica risalgono a Guillaume e Samuelson.
[modifica] Citazioni
« Gli economisti hanno correttamente previsto nove tra le ultime cinque recessioni. » |
« Investire è un po' come aspettare che la vernice asciughi o l'erba cresca. Se volete delle emozioni, prendete 800$ e andate a Las Vegas. » |
[modifica] Curiosità
Stanislaw Ulam sfidò una volta Samuelson a menzionare una teoria nell'ambito delle scienze sociali che fosse sia vera, sia non banale. Diversi anni dopo, Samuelson ravvisò una tale teoria nella teoria del vantaggio competitivo di David Ricardo.
Insieme con Kenneth Arrow, è considerato uno dei fondatori della moderna economia neoclassica. Quanto segue è un estratto dalle ragioni addotte per conferire a Samuelson il Premio Nobel per l'economia:
« In generale, il contributo di Samuelson è che, più di ogni altro economista contemporaneo, ha contribuito a innalzare il livello analitico e metodologico generale nella scienza economica. In effetti, ha semplicemente riscritto considerevoli parti della teoria economica. Ha inoltre dimostrato la fondamentale unione tra problemi e tecniche analitiche in economia, in parte tramite una sistematica applicazione dei metodi della massimizzazione a un ampio insieme di problemi. Ciò significa che i contributi di Samuelson si estendono a un gran numero di ambiti diversi. » |
[modifica] Altri progetti
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[modifica] Collegamenti esterni
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