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Movimento Indipendentista Siciliano - Wikipedia

Movimento Indipendentista Siciliano

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Il Movimento Indipendentista Siciliano (MIS), è stato un movimento politico separatista, attivo in Sicilia tra il 1943 e il 1951, che si proponeva la realizzazione dell'indipendenza nazionale della Sicilia dall'Italia.

Indice

[modifica] Storia del MIS

Il movimento nacque nel settembre del 1942, come Comitato per l'Indipendenza della Sicilia (CIS), prendendo spunto dai Vespri Siciliani. Il primo Presidente fu Andrea Finocchiaro Aprile. Nel movimento confluirono esponenti politici eterogenei, fra cui il socialista rivoluzionario Antonio Canepa (poi comandante dell'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia), Giovanni Guarino Amella, che poi si defilerà preferendo una soluzione autonomista, il barone Lucio Tasca poi eletto Sindaco di Palermo nel 1943, Stefano La Motta barone di Monserrato, i monarchici Guglielmo Paternò Castello duca di Carcacie il principe Giovanni Alliata, il barone Nino Cammarata, gli avvocati Attilio Castrogiovanni e Sirio Rossi, Concetto Gallo e Antonino Varvaro.

Il movimento si mise in evidenza all'indomani dell'armistizio di Cassibile, quando nel caos della guerra lo stato italiano aveva di fatto abbandonato la Sicilia e l'esercito alleato non aveva completato l'occupazione militare. Finocchiaro Aprile ad ottobre chiese l'abdicazione di Vittorio Emanuele III ed il 9 dicembre accolse le adesioni di una decina di deputati siciliani. Nella primavera del 1944, per imprimere maggior vigore alla lotta il CIS verrà sciolto per dar luogo al Movimento per l'Indipendenza della Sicilia (MIS). In questo clima di importanti aspettative vi erano inoltre notevoli pressioni esercitate dai servizi segreti sia americani che inglesi per cercare di attirare ciascuno nella rispettiva sfera d'influenza l'isola indipendente. Infatti, l'amministrazione degli Alleati vietò ogni attività politica, tollerando però l'esistenza del MIS.

Nel fitto connubio fra lotta politica e la vecchia mafia agraria aderirono al MIS anche alcuni politici noti in odor di mafia fra i quali spiccavano Calogero Volpe e Calogero Vizzini. Tuttavia l'adesione che era stata determinata per fini diversi da quelli politici, fu breve e Vizzini insieme al altri esponenti (avversati dai dirigenti del MIS Attilio Castrogiovanni e Antonino Varvaro) presto lasceranno il MIS per garantire il loro appoggio ai rinascenti partiti italiani, in primis la Democrazia Cristiana ed il Partito Comunista Italiano.

Nell'autunno del 1944, durante il primo congresso che si celebrò a Taormina, venne presa la decisione di passare alla lotta armata, anche in risposta alle continue ed arbitrarie violenze (si veda ad esempio la strage di via Maqueda che si consumò a Palermo proprio durante il primo congresso indipendentista) che venivano perpetrate dalle forze dell'ordine italiane ai danni di sedi ed esponenti del MIS. Sotto la spinta dell'ala oltranzista, il MIS tentò l'insurrezione separatista con la formazione dell'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia (EVIS), la cui attività di guerriglia e resistenza fu talmente veemente che per contrastarla il governo fu costretto ad inviare in Sicilia l'Esercito Italiano. Il 17 giugno del 1945 in uno scontro a fuoco con i Carabinieri cadeva il comandante dell'EVIS Antonio Canepa insieme a Carmelo Rosano e Giuseppe Lo Giudice. Il suo posto fu preso da Concetto Gallo, che portò a un'alleanza militare con il banditismo e la banda di Salvatore Giuliano.

Dal settembre del 1943 la Sicilia fu retta da un Alto Commissario (vedi la voce Presidenti della Sicilia. Dopo il lavoro di un'apposita Consulta (entro la quale operarono tra gli altri Giovanni Guarino Amella) e Giuseppe Alessi, il 15 maggio del 1946 il re Umberto II promulgò un decreto legislativo che riconosceva alla Sicilia uno Statuto Speciale di Autonomia. Lo Statuto verrà poi convertito in legge costituzionale il 26 febbraio 1948 dal parlamento della Repubblica Italiana. Alle elezioni per l'Assemblea Costituente del 2 giugno 1946, il MIS ebbe il battesimo elettorale e ottenne lo 0,7% dei voti (8,7% in Sicilia) e 4 seggi. Per chi sosteneva di interpretare le istanze dei siciliani, non fu un grande risultato. Vennero eletti Andrea Finocchiaro Aprile (34.068 voti), Antonino Varvaro (18.520), Concetto Gallo (14.749) e Attilio Castrogiovanni (10.514).

Durante il III Congresso del movimento tenutosi nel febbraio del 1947 a Taormina (ME), venne espulso Antonino Varvaro, ex segretario del movimento e capo della corrente di sinistra (dalla quale si dissociò però il Partito Comunista Siciliano del futuro segretario del MIS Francesco Mazza), su decisione della maggioranza. I motivi non vennero mai chiariti: secondo alcuni per la spinta dei latifondisti che premevano per una svolta più autoritaria a destra, secondo altri a causare l'espulsione furono le pressioni politiche esercitate su Varvaro e sua moglie dal Partito Comunista Italiano, avendo questi assunto una posizione progressivamente provocatoria e di contestazione nei confronti della leadership di Finocchiaro Aprile. In sostituzione di Antonino Varvaro venne eletto segretario Attilio Castrogiovanni. Successivamente Varvaro insieme ad Anselmo Crisafulli ed altri dissidenti fondarono il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia Democratico-Repubblicano (MISDR). Il movimento di Varvaro (che ebbe un eletto all'Ars) si sciolse dopo poco tempo.

Il MIS partecipò alle prime elezioni regionali siciliane del 20 aprile 1947, dove rimase fermo ai risultati del 1946, con 171.470 voti (8,8%) e nove deputati: Andrea Finocchiaro Aprile, Gioacchino Germanà, Concetto Gallo, Attilio Castrogiovanni, Giuseppe Caltabiano, Rosario Cacopardo, Gaetano Drago, Francesco Paolo Lo Presti e Pietro Landolina. Tuttavia il movimento scomparve dalla scena politica dopo le elezioni regionali del 1951 dove il MIS non ottenne nessun seggio, raggiungendo il 3,91%. Alla sconfitta elettorale seguirono le dimissioni dalla presidenza di Finocchiaro Aprile e di altri esponenti.

[modifica] Il MIS oggi

Piccoli "gruppi di pressione" hanno continuato ad agitare nel tempo idee indipendentiste. Il MIS in data 22 aprile 2004 è stato dotato da alcune decine di militanti indipendentisti di un regolare atto costitutivo registrato con rogito notarile, basato sullo statuto approvato dal III congresso, con la denominazione originaria Movimento per l'Indipendenza della Sicilia.

[modifica] Congressi

[modifica] Deputati del MIS

[modifica] Assemblea Costituente (1946-1948)

  1. Attilio Castrogiovanni
  2. Andrea Finocchiaro Aprile
  3. Concetto Gallo
  4. Antonino Varvaro

[modifica] Assemblea Regionale Siciliana, I Legislatura (1947-1951) [1]

  1. Rosario Cacopardo
  2. Giuseppe Caltabiano, passato poi al MISDR
  3. Attilio Castrogiovanni
  4. Gaetano Drago
  5. Andrea Finocchiaro Aprile, dimessosi il 2 marzo 1948 e sostituito da Vincenzo Bongiorno
  6. Concetto Gallo
  7. Gioacchino Germanà
  8. Pietro Landolina
  9. Francesco Paolo Lo Presti

[modifica] Bibliografia

  • Gaja F., L'esercito della lupara, Maquis Editore, Milano, 1990.
  • Canepa A., La Sicilia ai siciliani!, Catania, 1944 (Pubblicato con lo pseudonimo di Mario Turri).
  • Lucio Tasca Bordonaro, Elogio del latifondo siciliano, Palermo, IRES, 1943
  • Marino G.C., Storia del separatismo siciliano 1943-1947, Editori Riuniti, Roma, 1979.
  • Musumeci S., Tra separatismo ed autonomia: il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia, Armando Siciliano Editore, Messina, 2005.
  • Turco N., L'essenza della Questione Siciliana - Storia e Diritto 1812 - 1983, Centro Studi Storico-Sociali Siciliani, Catania, 1983.
  • Nicolosi S., Sicilia contro Italia, Tringale Editore, Catania, 1981.
  • Paternò Castello, Duca di Carcaci F., Il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia, S.F. Flaccovio Editore, Palermo, 1977.
  • Spataro M., I primi secessionisti - Separatismo in Sicilia 1866 e 1943-46, Controcorrente, Napoli, 2001.
  • Finocchiaro Aprile, A. (a cura di Massimo Ganci), Il Movimento Indipendentista Siciliano, Libri Siciliani, Palermo 1966.
  • Francesco Renda, Storia della Sicilia dalle origini ai giorni nostri, (3° volume) Sellerio 2003

[modifica] Voci correlate

[modifica] Approfondimenti


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