Leopardus tigrinus
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gatto giaguaro |
||||||||||||||
Stato di conservazione | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Leopardus tigrinus (Schreber, 1775) |
||||||||||||||
Sinonimi | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Sottospecie | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Il gatto giaguaro (Leopardus tigrinus), o oncilla (da «onca», il nome con il quale è conosciuto in Brasile) è più piccolo del gatto domestico. È, con il guigna del Cile, il più piccolo felide americano. Il suo peso varia da 1,7 a 2,8 kg; il maschio è sempre più grande della femmina. Nonostante una certa somiglianza per il mantello maculato e ocellato, si distingue facilmente dall'ocellotto e dal margay. Infatti, nel gatto giaguaro, i peli del collo e della nuca sono normalmente rivolti all'indietro, come nel gatto domestico, mentre nell'ocellotto e nel margay i peli di questa zona sono arruffati e rivolti in avanti, formando delle «spighe» all'altezza delle spalle. Di gambe assai corte, il gatto giaguaro, o oncilla, sembra adatto per vivere al suolo molto più del margay, che è invece tipicamente arboricolo.
Per il cranio ovoidale e per l'aspetto delicato, questo gatto somiglia molto al guigna, con il quale ha in comune la grande frequenza di specimen melanici, completamente neri. La pelliccia del gatto giaguaro varia considerevolmente, sia nella colorazione che nella ornamentazione, come avviene, del resto, in tutti i felidi maculati; ma tutte queste variazioni restano individuali e non possono costituire caratteri validi per distinguere forme locali, cioè le sottospecie. I 36 cromosomi del gatto giaguaro differiscono da quelli dell'ocellotto e del margay. Questo piccolo gatto spesso viene confuso con il gatto del Bengala, Prionailurus bengalensis.
[modifica] Distribuzione geografica
Il gatto giaguaro, o oncilla, è largamente diffuso nell'America latina. Lo incontriamo dal Paraguay e dal Brasile australe fino all'America Centrale. A nord, non oltrepassa la Costa Rica.
Le abitudini e la biologia di questo gatto, nel suo ambiente naturale, sono sconosciuti. È abbastanza frequente in tutte le regioni forestali, ma sembra che nessuno studioso si sia interessato ad esso. Meno legato alle grandi foreste rispetto al margay, il gatto giaguaro vive bene sia nelle zone di coltura agricola e nei terreni incolti, che in piena foresta amazzonica. Localmente abbonda nelle piantagioni di caffè del Brasile (San Paulo, Paranà) e nelle vaste fazendas del Rio Grande do Sud, dove praticamente non vi sono più foreste. Bisogna purtroppo constatare come il continente sudamericano sia stato poco studiato sul piano zoologico. Benché se ne conosca abbastanza bene la fauna e sia stata inventariata la maggior parte delle grandi specie animali che vi vivono, ancora sconosciuti sono la loro biologia e le loro abitudini. Rispetto all'Africa, l'America del Sud è rimasta una terra vergine, un vero eldorado per i biologi. Tra i mammiferi, i felidi sono quelli meno bene studiati, benché tutte le specie ad essi appartenenti siano state descritte e catalogate già alla fine del XVIII secolo e al principio del XIX.
[modifica] Riproduzione
Il gatto giaguaro o oncilla si riproduce bene in cattività. La gestazione dura da 74 a 76 giorni. I piccoli, in numero da 1 a 2, pesano alla nascita meno di 100 g e appaiono meno sviluppati dei gatti domestici. Secondo Leyhausen e Falkena, aprono gli occhi a diciassette giorni. Cominciano a cibarsi di carne verso il 55° giorno, mentre i piccoli gatti domestici cominciano a farlo già verso il 40° giorno.
[modifica] Bibliografia
- Wozencraft, W. C. (16 December 2005). in Wilson, D. E., and Reeder, D. M. (eds): Mammal Species of the World, 3rd edition, Johns Hopkins University Press, 542-543. ISBN 0-801-88221-4.
- Cat Specialist Group 2002. Leopardus tigrinus. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007.
- Wikispecies contiene informazioni su Leopardus tigrinus