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La sposa in nero - Wikipedia

La sposa in nero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La sposa in nero
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Titolo originale: La mariée était en noir
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Paese: Francia
Anno: 1967
Durata: 107'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: {{{ratio}}}
Genere: drammatico
Regia: François Truffaut
Soggetto: dal romanzo La sposa era in nero (The Bride Wore Black) di William Irish
Sceneggiatura: François Truffaut e Jean-Louis Richard
Produttore: {{{nomeproduttore}}}
Produttore esecutivo: {{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione: {{{casaproduzione}}}
Distribuzione (Italia): {{{distribuzioneitalia}}}
Storyboard: {{{nomestoryboard}}}
Art director: {{{nomeartdirector}}}
Character design: {{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design: {{{nomemechadesign}}}
Animatori: {{{nomeanimatore}}}
  • Jeanne Moreau: Julie Kohler
  • Claude Rich: Bliss
  • Jean-Claude Brialy: Corey
  • Michel Bouquet: Coral
  • Michael Lonsdale: Morane
  • Charles Denner: Fergus
  • Daniel Boulanger: Delvaux
  • Serge Rousseau: David
  • Christophe Bruno: Cookie
  • Alexandra Stewart: Melle Becker
  • Jacques Robiolles: Charlie
  • Luce Fabiole: la madre di Julie
  • Sylvie Delannoy: signora Morane
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Episodi:
Fotografia: Raoul Coutard
Montaggio: Claudine Bouché con l'assistenza di Yann Dedet
Effetti speciali:
Musiche: Bernard Herrmann
Tema musicale: {{{temamusicale}}}
Scenografia: Pierre Guffroy
Costumi: {{{nomecostumista}}}
Trucco: {{{nometruccatore}}}
Sfondi: {{{nomesfondo}}}
  • Premio Hollywood Foreign Press Association
Sequel: {{{nomesequel}}}
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film

La sposa in nero è il sesto lungometraggio di François Truffaut. Girato a Cannes, Parigi e dintorni e Grenoble dal 16 maggio al 10 novembre 1967, fu proiettato per la prima volta in pubblico il 7 aprile 1968.

Indice

[modifica] Trama

Una donna chiusa nella sua stanza guarda nervosamente l'album delle sue fotografie. È la stessa che compare, svestita, nelle foto stampate in serie durante la sigla d'inizio. Ad un certo punto butta l'album e cerca di gettarsi dalla finestra, ma sua madre la riprende appena in tempo, implorandola di non farlo. Julie, il nome di lei, ripetuto due volte dalla madre, nella scena successiva parte per un viaggio, mettendo in valigia i suoi vestiti e anche i suoi soldi, alcune mazzette di franchi che le serviranno per la sua intenzione. Quale fosse questa, si vedrà nello svolgersi della storia. La madre insiste perché prenda altri soldi e poi le chiede se è decisa a farlo, e lei non indugia a rispondere di sì. Quindi la saluta scendendo le scale per prendere il treno. Questo la porterà alla sua prima destinazione.

[modifica] Il signor Bliss

La misteriosa donna arriva davanti ad un palazzo e chiede al portinaio, tale David, del signor Bliss. David è molto reticente nel risponderle, e le conferma solo che non è rientrato all'appartamento. Lei gli offre 10.000 franchi per convincerlo a farla passare, ma l'appartamento del signor Bliss è realmente vuoto, come si evince dal fatto che ne manca la chiave dalla rastrelliera. Così la signora se ne va. Quando la sera torna Bliss, David gli dice che è passata una misteriosa donna, a cercarlo offrendo persino del denaro per raggiungere il suo alloggio.

Il giorno dopo Bliss si confida ad un amico che è venuto a trovarlo di mattina, dicendogli che una donna lo ha cercato offrendo molti denari al portiere. Siccome i due sono dongiovanni incalliti, la cosa non li stupisce, anzi lo rende quasi orgoglioso. Di li a non molto, lo stesso giorno, vi sarebbe stato un party su di un appartamento di un amico per annunciare il fidanzamento di Bliss con una delle sue numerose donne, assai facoltosa, che lui è riuscito ad agganciare tra le sue tante conquiste di dongiovanni impenitente.

Lei si presenta anche a questo party, e chiede di parlare con Bliss. La misteriosa signora non manca di colpire Bliss con il suo fascino, e per farlo separare da un amico si apparta sulla terrazza e chiede che lo manda a prendere da bere. I 2 si mettono a parlare e lei lascia cadere la sua sciarpa oltre la terrazza, appesa ad una pianta rampicante. Bliss si offre di andargliela a riprendere e scavalca baldanzosamente la terrazza. Ma quando lui è fuori dalla ringhiera, lei gli dice 'Sono Julie Kolher' e subito dopo lo spinge, facendolo cadere da un'altezza di diversi piani. Per Bliss è finita e la signora misteriosa si allontana nel clamore dell'evento, scambiato per incidente, sparendo rapidamente dalla scena senza che nessuno sapesse nulla di lei.

[modifica] Il signor Coral

Allontanatasi dalla scena del crimine, Julie prende l'aereo e raggiunge la seconda persona della sua lista, il signor Coral. Arriva a casa sua e consegna alla donna delle pulizie (lui vive da parecchio tempo in un appartamento in affitto o forse in una stanza di albergo) un biglietto d'invito per l'opera della sera a teatro. Coral è un uomo solo, non ha nessuna donna vicino ma non è insensibile al loro fascino. Quando guarda una donna, dice la domestica, diventa di colore bianco lenzuolo o rosso aragosta, tradendo un forte imbarazzo. Per Julie una persona così sarà una facile e vulnerabile preda.

Lascia per Coral un invito al Teatro Municipale, al concerto per l'opera Fontana Rosa. Non avendo altri impegni accetta l'invito e vi si dirige con il biglietto prenotato che la misteriosa signora gli ha lasciato in casa. Dopo che si è accomodato arriva sullo stesso spalto la misteriosa signora, avvolta in un soprabito rosa. Non dice una parola per tutto il concerto, ma dopo Coral le chiede insistentemente di lei, chi è e cosa vuole da lui. Lui le chiede chi rivederla al più presto e allora lei gli dice tra una settimana. Quando lui gli dice di volerla rivedere il giorno successivo lei accetta e rilancia dicendo che lo andrà a trovare a casa sua, superando ogni sua aspettativa. Coral le dice, emozionantissimo: non so che dire e lei gli risponde Bene, allora non dica niente. Coral rimette in ordine tutta sua casa per accogliere la misteriosa donna per l’appuntamento, mette fiori e quadri dappertutto.

Lei arriva la sera dopo portando una bottiglia di Arac e un disco di suo gradimento. Finge di bere il liquore mentre lui le chiede insistentemente di lei, del suo nome e altro. Lei si mette a ballare da sola mentre Coral la osserva parlandole della sua vita fatta di poca fortuna con le donne, che ama senza molto successo. Il ballo serve però per prendere tempo. Coral si sente male e la signora in nero allora comincia a raccontargli del suo passato. Quando lei si sposò davanti alla chiesa con il suo amato in un bel giorno di sole, quando un colpo di fucile lo uccise sul sagrato. Allora Coral capisce che lei è la sposa. Poi, ormai disteso a terra per l’effetto del veleno, muore implorando aiuto. Julie pulisce il posto dalla sua presenza, prende il disco e se ne va.

[modifica] Il politico Clement Moran

Continuando il suo viaggio in treno, Julie arriva ad una scuola, collegata al suo prossimo obiettivo. Lì pedina una donna e il suo bambino di ritorno a casa, fino a quando entrano nel loro giardino. Fa poi conoscenza del bambino mentre gioca a pallone. Parlandogli, riceve informazioni venendo a sapere che ha una nonna materna che vive lontano. Allora spedisce un telegramma in cui si spaccia per lei, e dice che si è ammalata improvvisamente in maniera grave. La moglie di Moran, allarmata, va subito a trovare la madre credendo a quanto scritto nella lettera. Non passano che pochi minuti e arriva la 'signorina Becker', educatrice della scuola materna, che dice a Moran di avere parlato con la moglie, preoccupata per la madre e siccome si sarebbe assentata, lei si è offerta di andare a casa di Moran per fare la cena e mettere a letto il bambino.

Corre un rischio perché il bambino continua a dire che lei non è la signorina Becker, ma lei lo persuade che è solo diversa da come lui la vede in classe. Per il resto si comporta bene con il bambino e ascolta interessata i discorsi del padre, un politico di professione che vede nei grandi mezzi di comunicazione l’unico modo per vincere in politica nei tempi moderni.

Prima che la signorina Becker se ne vada Moran prova persino ad attaccare bottone con la signorina Becker. Ma prima che lei se ne vada dice a Moran che lei ha perso un anello, forse quando giocava a nascondino con il bambino nel ripostiglio sotto la scala. Lui si offre di andarglielo a cercare, ma lei lo chiude dentro. A quel punto rivela di essere Julie, la moglie di David, che venne ucciso sul sagrato. Moran capisce di essere nei guai, anche perché lei gli ha detto di essere venuta lì per ucciderlo. Moran a quel punto gli spiega come accadde la tragedia. Erano un gruppo di amici che avevano in comune la caccia e la passione per le carte.

Durante una riunione tra di loro, piuttosto abbondante anche come alcol, si misero a scherzare con un fucile di precisione, mirando alla folla della piazza vicino. Ma partì un colpo e David rimase ucciso. Per Moran era stato un tragico incidente, ma Julie vide quel giorno distrutta la sua vita. Tutte le ragazze sognano il principe azzurro, ma lei lo aveva trovato fin da quando era bambina e aspettavano solo il tempo di sposarsi.

Nonostante Moran le abbia spiegato tutto, lei lo lascia morire dentro il ripostiglio. Il bambino dorme e non sente niente, mentre Julie mette del nastro adesivo sulle fessure della porta per togliere l’aria a Morane, ritrovato morto il giorno dopo.

La signorina Becker viene arrestata, l’inganno è riuscito a tal punto che anche il figlio di Morane la riconosce come la donna della sera prima, ma Julie con una telefonata anonima la scagiona, rivendicando di essere la vera autrice del delitto.

[modifica] Il signor Darlaux

Julie si confessa da un prete, ma non è pentita di quello che ha fatto. Lei confida ciò che pensa, che dopo avere vendicato David potrà riunirsi a lui, ma il sacerdote gli fa notare che non può fare un'opera d'amore con azioni di odio. Lei invece lo ringrazia perché parlare con lui le ha dato di nuovo forza e convinzione, dopo di chè se ne va. Forse aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno dopo avere ucciso già 3 uomini? Con il signor Clement si era lasciata andare fino a piangere, mentre gli raccontava chi era veramente e cosa le era successo. In qualche modo ha trovato 'conforto' in questa confessione, ma solo per continuare l'opera, poco oltre della metà.

A quel punto Julie arriva da signor Derlaux, che fa lo sfasciacarrozze e ha un'autofficina di mezzi usati. Nel racconto di Clement questi è stato l'autore materiale dello sparo, mentre lui cercava di impedirgli di farlo davvero. Dopo la tragedia tutti e 5 si precipitarono fuori dalla sala e si persero di vista. Darlaux è il più rozzo tra di loro, e l'unico che non ha almeno una parvenza di persona 'per bene', essendo piuttosto un individuo rozzo e violento, abituato a frequentare ambienti piuttosto malfamati rispetto ai suoi ex-amici, tutti di estrazione sociale elevata. Arriva giusto in tempo per vederlo arrestare dalla polizia, a causa di una vendita truffaldina di una automobile e deve riporre per ora il suo intendimento di ucciderlo, per cui aveva con sé una pistola.

[modifica] Il pittore Fergous

Ad una mostra di pittura Julie trova dei quadri che sembrano ritrarla, ma in realtà si tratta di un’altra modella. L’espositore è il pittore Fergous, che fa parte dell’elenco. Lei ne resta colpita, ma trova subito modo di approfittarsene. Il giorno dopo si presenta al pittore come modella, intuendo che a lui sarebbe piaciuta una modella come lei, come infatti accade. Fergous aveva richiesto una modella all'Accademia, e credeva che la avevano inviata loro. Ma proprio in quel momento Julie vede una donna arrivare dalla finestra, e intuendo chi è confessa a Fergous che non è stata inviata dall’Accademia ma si è presentata di sua iniziativa.

Fergous è abbastanza colpito dalla misteriosa donna che manda via la 'vera' modella inviata al suo studio. Fergous la fa posare per un quadro dedicatato a Diana cacciatrice e nel mentre le dice di quanto ama e osserva le donne, di come osservi con interesse le donne del metrò. Se incontra troppe belle donne si rattrista al pensiero che non potrebbe averle tutte.

Dopo che lei se ne è andata dopo questa prima seduta di pittura arriva un suo amico, anch’esso un donnaiolo impenitente. Il giorno dopo torna Julie, che ancora non si è presentata con un qualsiasi nome. Il secondo giorno lei gli dice che si chiama Alphonsine, un nome ‘troppo ridicolo’ per vantarsene. Fergous la fa posare come Diana cacciatrice dandole fra le mani un arco dotato di frecce vere. Il pittore è un altro della lista dei 5 che erano presenti quel giorno quando partì il colpo a David.

Ad un certo punto le parte una freccia mancando poco il pittore, ma questi non ha molto di cui preoccuparsi e lo considera un incidente, avendo oramai perso la testa per questa donna. Ad un certo punto arrivano degli amici a casa di Fergous e Julie non vuole farsi vedere dagli ospiti, ma accade. Uno di loro è lo stesso amico di Bliss, l’uomo ucciso per primo e subito ha l’impressione di averla conosciuta in precedenza, ma non arriva appieno a ricordare chi fosse. Quando gli viene finalmente in mente chi era è troppo tardi: con un’altra seduta di pittura Julie ha ucciso Fergous con un secondo tiro, stavolta non mancato.

[modifica] Epilogo

Al funerale successivo lei si presenta vestita in nero con un pesante velo da lutto sul volto, ma nondimeno non passa inosservata ai pochi presenti, per cui viene letteralmente scoperta. Portata alla polizia, confessa senza battere ciglio i 4 omicidi commessi, ma nasconde il movente. Ci si chiede come mai una donna tanto intelligente e calcolatrice abbia fatto un errore tanto grave. E infatti non era un errore. Lei viene portata nello stesso carcere tetro e squallido dove anche Derloux era rinchiuso, nel settore maschile.

Ad un certo punto Julie ha modo di essere scelta per il servizio pasti e quindi di accedere alla mensa. Un giorno ruba un coltello da cucina e passa a servire il pranzo, anche nella cella di Derloux. Come questi apre gli si scaglia contro e lo uccide. Inesorabilmente ha compiuto tutta la sua vendetta.


[modifica] Il film

Il film ha una impostazione di trhiller e Truffaut, noto estimatore (come anche Dario Argento e Brian de Palma) di Alfred Hitchcock con cui realizzò anche una famosa intervista diventata un film-documentario, qui realizza un'opera thriller, simile a quelle del maestro inglese. La colonna sonora, soprattutto nella parte iniziale è su tono molto alti e anche qui, molto ispirata alle opere di Hitchcoch.

La trama di quest'opera, a suo tempo molto famosa, è servita da modello per altri film successivi. Lo stesso Kill Bill, che sia pure con toni del tutto diversi, focalizzati in una dose di violenza elevatissima che qui non è che accennata, tratta anch'esso della vendetta di una vedova rimasta tale il giorno delle nozze, che va alla ricerca e uccide uno dopo l'altro i colpevoli.

[modifica] Collegamenti esterni

I film di François Truffaut
Une visite (1955) - Les mistons (1957) - Une histoire d'eau (1958) - I quattrocento colpi (1959) - Tirate sul pianista (1960) - Jules e Jim (1962) - Antoine e Colette (1962) - La calda amante (1964) - Fahrenheit 451 (1966) - La sposa in nero (1968) - Baci rubati (1968) - La mia droga si chiama Julie (1969) - Il ragazzo selvaggio (1970) - Non drammatizziamo... è solo questione di corna (1970) - Le due inglesi (1971) - Mica scema la ragazza! (1972) - Effetto notte (1973) - Adèle H., una storia d'amore (1975) - Gli anni in tasca (1976) - L'uomo che amava le donne (1977) - La camera verde (1978) - L'amore fugge (1978) - L'ultimo metrò (1980) - La signora della porta accanto (1981) - Finalmente domenica! (1982)
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