Junkers Ju 90
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Junkers Ju 90 A-1 | ||
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Descrizione | ||
Tipo | Aereo di linea | |
Equipaggio | 4 | |
Primo volo | 28 agosto 1937 | |
Entrato in servizio | agosto 1939 | |
Costruttore | Junkers | |
Esemplari costruiti | 17 | |
Dimensioni | ||
Lunghezza | 26,45 m | |
Altezza | 7,50 m | |
Apertura alare | 35,30 m | |
Superficie alare | 184 m² | |
Peso | ||
A vuoto | 19.225 kg | |
Massimo al decollo | 33.680 kg | |
Propulsione | ||
Motore | 4 BMW 132 H-1 | |
Potenza | 4 x 830 CV | |
Prestazioni | ||
Velocità massima | 350 km/h | |
Autonomia | 2.092 km | |
Quota di servizio | 5.750 m | |
Passeggeri | 40 | |
Lista di aerei civili |
Lo Junkers Ju 90 era un aereo di linea ad ala bassa ed impennaggio bideriva, realizzato nel 1934 dalla Junkers su richiesta della DLH. Il progetto nasce dalla conversione civile dello Junkers Ju 89, un bombardiere pesante che rimase allo stadio di prototipo. Durante il secondo conflitto mondiale venne utilizzato anche dalla Luftwaffe come aereo da trasporto. Grazie alla sua capacità di trasportare 40 passeggeri fu uno dei più grandi aerei di linea in servizio a cavallo tra gli anni '30 e '40.
[modifica] Storia
Lo Ju 90 non nasce come progetto autonomo. Le origini di questo velivolo sono conseguenti all’anullamento del programma dello Junkers Ju 89, un prototipo di un bombardiere pesante strategico, imposto dal Reichsluftfahrtministerium per decisione di Hermann Göring del quale era a capo, in favore dei più leggeri e veloci bombardieri tattici adatti al Blitzkrieg, la guerra lampo. Al momento dell’interruzione della produzione la Junkers aveva iniziato la costruzione di un terzo prototipo a cui era stata assegnata la denominazione di Ju 89 V3 (W.Nr. 4913) che, dopo l’interessamento del comitato esecutivo tecnico della DLH nella figura del Barone von Gablenz, venne convertito all’uso civile assumendo la denominazione ufficiale di Junkers Ju 90. Del precedente modello conservava le ali e la coda mentre la fusoliera era stata riprogettata per risultare più ampia e confortevole per i passeggeri. Il primo prototipo, denominato Ju 90 V-1, immatricolato D-AALU e chiamato “Der große Dessauer”, volò per la prima volta il 28 agosto 1937 al comando del Capitano Kindermann assieme all’Ing. Erich Gast. La propulsione era affidata, come il suo predecessore, a quattro Daimler-Benz DB 600 A da 750 CV cadauno. Nel febbraio del ’38 però precipitò durante dei successivi collaudi, causando la morte di due membri dell’equipaggio. Il secondo prototipo, lo Ju 90 V2, venne consegnato nel maggio del 1938 ma durante un viaggio di collaudo subendo la stessa sorte, la DLH si dichiarò soddisfatta e commissionò alla Junkers tre velivoli. Anche il Reichsluftfahrtministerium ne commissionò uno per effettuare delle prove di valutazione mentre la South African Airways chiese che I due modelli ordinati montassero motori Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp in luogo degli originali BMW 132 H-1. Entrambe le versioni di linea assunsero la designazione di Ju 90 A-1. Con l’inizio della Guerra gli Ju 90 sono stati temporaneamente assegnati alla Luftwaffe prendendo parte all’occupazione della Norvegia, ritornati poi alla DLH per poi tornare alla definitivamente alla Luftwaffe. Uno di questi fu utilizzato per trainare il prototipo del grande aliante da trasporto Junkers Ju 322.
Verso la fine del 1939 l’RLM commissionò alla Junkers due prototipi per una versione militare dello Ju 90. Il primo, modificato come aereo da trasporto, venne dotato di una rampa di accesso sotto la fusoliera per facilitare le operazioni di grandi carichi. Il secondo, dotato di mitragliatrici installate su torrette e postazioni difensive, venne modificato per ricoprire, ironia della sorte, il ruolo di bombardiere pesante, ruolo per il quale il suo predecessore, lo Junkers Ju 89 era stato ideato e poi respinto. Alla fine del 1941 erano tre i velivoli realizzati in versione militare ma questi non entrarono mai in produzione in quanto erano già stati suggeriti dei miglioramenti che si sarebbero concretizzati in un nuovo modello che riceverà la designazione Ju 290 (non Ju 190 in quanto era già stato assegnato al Focke-Wulf Fw 190). Alla fine, tra tutte le configurazioni civili e militari, furono costruiti solamente 17 velivoli nessuno dei quali giunti sino ai giorni nostri. L’unico catturato dagli alleati nelle fasi finali del secondo conflitto mondiale venne demolito poco dopo.