Isole Campbell
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Bene protetto dall'UNESCO | |
Patrimonio dell'umanità | |
Isole sub-antartiche della Nuova Zelanda New Zealand Sub-Antarctic Islands |
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Tipologia | Naturali |
Criterio | (ix) (x) |
Pericolo | Bene non in pericolo |
Anno | 1998 |
Scheda UNESCO | inglese francese |
Patrimoni dell'umanità in Nuova Zelanda |
Le Isole Campbell sono un gruppo di isole sub-antartiche appartenenti alla Nuova Zelanda. Esse consistono dell'Isola Campbell, l'isola principale, e di numerose altre isolette, fra le quali Dent Island, Folly Island e Jacquemart Island. Insieme alle Isole Auckland, Bounty, Antipodi e Snares, le Isole Campbell sono state inserite nel 1998 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, col nome unitario di Isole sub-antartiche della Nuova Zelanda.
[modifica] Isola Campbell
L'Isola Campbell (chiamata in lingua maori Motu Ihupuku) è la maggiore dell'arcipelago, estendendosi su di una superficie di 115 chilometri quadrati. L'isola ha una forma molto irregolare, ricca di falesie e di montagne che, nella parte meridionale, superano i 500 metri di altezza. È quasi tagliata a metà da un lungo fiordo, Perseverance Harbour, che sbocca in mare sulla costa orientale.
L'isola è stata scoperta nel 1810 da Frederick Hasselburgh, a bordo del suo brigantino Perseverance, adibito alla caccia alle foche, posseduto dalla compagnia Campbell & Co., con base a Sydney (Australia), da cui il nome delle isole. Immediatamente vi venne installata una base per la caccia dei pinnipedi, portati sull'orlo dell'estinzione.
Durante la Seconda guerra mondiale a Tucker Cove, sulle coste settentrionali di Perseverance Harbour, era operativa una stazione guardacoste. Alla fine della guerra l'edificio venne convertito in stazione meteorologica e utilizzato fino al 1958, quando venne costruita una nuova stazione a Beeman Cove (poche centinaia di metri a est della vecchia). Fino al 1995 era presente una piccola comunità di scienziati per far funzionare questa piccola stazione meteorologica, che a partire da quell'anno fu resa totalmente automatica. Oggi la presenza umana è limitata a periodiche visite di gruppi di ricercatori e spedizioni scientifiche.
Nel 2001 ebbe successo l'opera di sradicamento di surmolotti, una specie di roditori introdotti due secoli fa; questa è la più grande derattizzazione mai portata a termine nel mondo, confermata da uno studio condotto nel 2003. [1] Da quel momento la vegetazione e le popolazioni di invertebrati dell'isola si sono grandemente riprese, sono tornate a nidificare numerose specie di uccelli marini ed è stata reintrodotta l'alzavola delle Isole Campbell, uno degli uccelli più rari al mondo. [2]
[modifica] Altre isole
Dent Island si trova circa 3 chilometri a ovest dell'Isola Campbell ed è poco più di uno scoglio: si estende infatti per soli 26 ettari. L'alzavola delle Isole Campbell venne ritenuta estinta per oltre cento anni prima che un piccolo gruppo venisse ritrovato proprio su Dent Island, nel 1975, a causa dell'assenza di predatori (soprattutto i ratti che ne avevano causato l'estinzione sull'isola principale dell'arcipelago).
La maggior parte della superficie dell'isola è rocciosa, limitando ulteriormente lo spazio disponibile a qualunque tipo di habitat rispetto ai suoi 26 ettari. Il programma per il ripopolamento di alzavole sull'Isola Campbell partì nel 1984 con il trasferimento di 4 uccelli provenienti da Dent Island, ma nel 1997 un censimento ha mostrato che solo 3 uccelli restavano sulla piccola isola.
Jacquemart Island è considerata il punto più meridionale della Nuova Zelanda (o meglio, lo è uno scoglio che si trova 50 metri a sud dell'isoletta).
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Pagina del sito dell'UNESCO relativa alle isole sub-antartiche neozelandesi
- Una mappa dell'Isola Campbell
- Descrizione dell'Isola Campbell e della sua storia
- [3] [4] [5] [6] [7]
[8] [9] [10] [11] [12] Fotografie delle Isole Campbell e di alcune specie animali e vegetali che le popolano
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