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Gentile da Fabriano - Wikipedia

Gentile da Fabriano

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Gentile di Niccolò di Giovanni Massi detto Gentile da Fabriano (Fabriano1370 circa – Romasettembre 1427) è stato un pittore italiano. Tra i più importanti esponenti del Gotico internazionale, incarnò la tipica figura dell'artista che preferì alla bottega le più svariate occasioni di lavoro offerte dalle corti italiane.

Indice

[modifica] Biografia

Nacque a Fabriano nel 1370 circa da Niccolò di Giovanni, mercante, matematico e letterato.

Non si conosce nulla sulla sua formazione ma nella prima opera a noi nota, la tavola con la Madonna col Bambino e i santi Niccolò e Caterina e un donatore, eseguita per la chiesa di San Niccolò a Fabriano tra il 1395 e il 1400, ora a Berlino, i caratteri stilistici sono legati prevalentemente alla cultura tardogotica lombarda.

Dal 1400 circa fu a Venezia, dove risultava iscritto alla Scuola dei Mercanti. Per la chiesa di Santa Sofia dipinse una tavola, perduta. Probabilmente alla sua bottega lavorò Jacopo Bellini.

Tra il 1400 e il 1410 è databile il Polittico di Valle Romita, in cui le derivazioni lombarde, aggiornate sull'opera di Michelino da Besozzo si accentuano, insieme a un maggiore equilibrio e solidità formale. L'iconografia dell'Incoronazione della Vergine sospesa in cielo è però tipicamente veneziana, mentre sono tipiche dell'artista la lavorazione finissima dell'oro, la preziosità degli abiti, il realismo catalogante delle miriadi di specie botaniche nel prato ai piedi dei santi, la dolcezza del tratto soffice e sfumato che annulla i contorni e che sa rendere la diversa consistenza delle superfici.

Altra opera, documentata ma perduta, è una tavola per Francesco Amadi pagata il 27 luglio 1408.

Nel 1409 gli venne commissionata la decorazione murale della Sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale, per la quale eseguì l'affresco con Battaglia tra Ottone III e i Veneziani, andata perduta come il resto degli affreschi (il clima veneziano tende a sciupare velocemente gli affreschi, per questo vi si diffuse precocemente la pittura su tela).

Negli anni 1411-1412 fu a Foligno, dove eseguì il maestoso ciclo pittorico di Palazzo Trinci su commissione di Ugolino III, con l'aiuto di Jacopo Bellini. I disegni sono del maestro, ma la stesura pittorica è più povera ed è dovuta quasi integralmente ad allievi.

Tra il gennaio 1414 e il 1418 andò a Brescia, dove decorò la Cappella del Broletto, lavoro perduto. Nella primavera 1420 fu nuovamente a Venezia.

Il 6 agosto 1420 è documentato a Firenze, dove si iscrisse all'Arte dei Medici e Speziali (21 novembre 1422) come "Magister Gentilis Nicolai Joannis Massi de Fabriano pictor, habitator Florentiae in populo Sancte Trinitatis".

Eseguì su commissione di Palla Strozzi l'Adorazione dei Magi, opera datata al maggio 1423, per l'altare della Cappella Strozzi a Santa Trinita, sulla quale dispiegò il corteo dei Magi, formando in secondo piano diversi focolai di azione, non legati tra loro. In primo piano i due gruppi (a sinistra la sacra famiglia e a destra il corteo) sono separati dalla figura dritta del giovane re; accorgimenti del genere permettono all'opera di essere letta da più punti di vista, su cui lo spettatore e invitato a soffermarsi ed ad analizzare ogni singolo particolare in momenti successivi.

Del maggio 1425 è il polittico commissionato dalla famiglia Quaratesi per l'altar maggiore della chiesa di San Niccolò sopr'Arno a Firenze, firmato e datato, oggi smembrato e disperso in vari Musei (Uffizi di Firenze, National Gallery di Londra, Pinacoteca Vaticana di Roma e National Gallery di Washington). Le figure pacate e monumentali, costruite solidamente, con colori compatti e con un segno più sobrio, risentono dell'influenza esercitata dalle opere di Lorenzo Ghiberti e Masolino da Panicale.

Nella stessa chiesa fu scoperto nel 1862 (ma probabilmente proveniente da altra sede) un secondo polittico di Gentile, particolare sia per lo sviluppo orizzontale della struttura, sia per il carattere narrativo, inconsueto in una pala d’altare. Vi si trovano rappresentate l’Intercessione di Cristo e Maria all’Eterno nel pannello centrale, la Resurrezione di Lazzaro e l’incontro di tre Santi in un contesto urbano in quelli ai lati, e San Ludovico di Tolosa e San Bernardo da Chiaravalle nei pannelli estremi. L’opera accoglie molti motivi stilistici dal Masaccio della Cappella Brancacci della chiesa del Carmine, ed in particolare una resa dello spazio e della realtà assai distante dalle consuete forme del Fabrianese, ma di cui l’artista aveva già dato prova nella Predella del Polittico Quaratesi.

Tra il giugno e l'agosto 1425 fu a Siena, dove dipinse per il Palazzo dei Notai, sulla Piazza del Campo, una Madonna col Bambino in facciata (altra opera perduta).

Tra l'agosto e l'ottobre del 1425 si spostò ad Orvieto per l'esecuzione dell'affresco con la Vergine col Bambino e Santi all'interno del Duomo, nel quale i corpi solidi si profilano da sotto i panni e le espressioni si umanizzano, abbandonando i modi cortesi delle prime opere.

Nel gennaio 1427 si diresse a Roma, dove venne incaricato da Martino V della decorazione di San Giovanni in Laterano, una commissione prestigiosissima, che la morte gli impedì di concludere e che fu continuata da Pisanello (il ciclo è oggi perduto dopo i lavori di Borromini alla basilica).

In data 14 ottobre 1427 Gentile veniva ricordato come già morto, venne sepolto nella chiesa di Santa Maria Nova, odierna Santa Francesca Romana; la sua tomba, tranne pochi frammenti, è anch'essa scomparsa.

[modifica] Opere principali

Le sue opere furono apprezzate e contese da tutti i più grandi committenti del suo tempo. Oggi figurano nei più grandi musei del mondo. Nella città natale, dove il pittore ritornò brevemente nel 1420, si conservano la pala d'altare oggi nei musei statali di Berlino, il grandioso Polittico di Valleromita e lo stendardo diviso tra il Getty Museum di Malibù (Los Angeles) e la collezione Magani Rocca di Traversetolo (Parma). La sua opera più conosciuta è comunque la splendida Adorazione dei Magi, visibile nella Galleria degli Uffizi di Firenze.

[modifica] Galleria immagini

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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