Daunia
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La Daunia è una subregione geografico-culturale della Puglia, nota anche col nome di Capitanata. Coincide con la parte settentrionale della regione pugliese, comprendendo il Tavoliere delle Puglie, il Gargano e il Subappennino Dauno. Anticamente, insieme alla Peucezia e alla Messapia, costituiva la Japigia o Apulia.
Differenziata dalle altre due regioni degli iapigi, per la sua posizione eccentrica rispetto alle colonie greche, la Daunia non era particolarmente legata né alla civiltà greca e magnogreca né a quella campana, tanto da sviluppare - nonostante alcuni innegabili punti di contatto sia coi campani sia coi peuceti, per esempio nella produzione ceramica - una ricca cultura peculiare.
Tra i reperti più significativi di questa civiltà spiccano senz'altro le famose stele daunie, lastre funebri scolpite dell'VIII- VI secolo a.C., trovate nella piana sud di Siponto, presso Manfredonia, e oggi conservate nel Museo nazionale di quella città. Rappresentano i defunti, fortemente stilizzati ed erano infisse verticalmente nel terreno, in corrispondenza delle sepolture di coloro che raffiguravano.
I principali centri dauni erano Tiati (presso San Paolo di Civitate), Uria presso il Lago di Varano, Casone (presso San Severo), Lucera, Merinum (Vieste), Monte Saraceno (presso Mattinata), Siponto, Coppa Nevigata, Cupola, Salapia (parzialmente in agro di Cerignola), Arpi (presso Foggia), Aecae (presso Troia), Vibinum (Bovino), Castelluccio dei Sauri, Aerdonia (Ordona), Ausculum (Ascoli Satriano), Ripalta (presso Cerignola), Canosa, Melfi, Lavello e Venosa.
[modifica] Daunia Arpitana o Provenzale
Per Daunia Arpitana s'intende quell'isola linguistica della Daunia corrispondente ai comuni di Faeto e Celle di San Vito, due località che conservano lingua e cultura franco-provenzale.