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Coira - Wikipedia

Coira

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Coira/Chur/Cuira
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Coira]]
Stato: bandiera Svizzera
Cantone: Grigioni
Distretto: Plessur
Circolo: Coira
Lingua ufficiale: tedesco
Latitudine:  46° 51' N
Longitudine:  9° 32' E
Coordinate: {{{latitudineGradi}}}°{{{latitudineMinuti}}}′N {{{longitudineGradi}}}°{{{longitudineMinuti}}}′E / <span class="geo-dec geo" title="Mappe, foto aeree ed altre informazioni per Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto">Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto, Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto
Altitudine: 585 m s.l.m.
Superficie: 28,01 km²
Popolazione:
 - Totale
 - Densità
(31 dicembre 2006)
35.161 ab.
1.151 ab./km²
Frazioni: Araschgen, Lürlibad, Masans  
Comuni contigui: Churwalden, Domat/Ems, Felsberg, Haldenstein, Maladers, Malix, Trimmis
CAP: 7000
Pref. tel: 081
Codice BFS: 3901
Targa: GR
Abitanti: Churer
Sito istituzionale
Veduta di Coira
Veduta di Coira
La piazza Arcas
La piazza Arcas

Coira (Chur in tedesco, Cuira in romancio, Coire in francese), la capitale del Cantone dei Grigioni, è la più antica città della Svizzera. Adagiata nell'alta valle del Reno e alla confluenza di importanti strade di valico con il sud delle Alpi, Coira è stata abitata fin dal III millennio a.C.. È sede del Pro Grigioni Italiano.

Indice



[modifica] Popolazione

La popolazione di Coira è circa di 35mila abitanti. Secondo il censimento del 2000, l'81.0% è di lingua tedesca, il 5.4% romancia ed il 5.1% italiana. Nel 2002 il numero di stranieri ha raggiunto il 17.6%.


[modifica] Storia

Il nome di Coira deriva dal celtico: "kora", "koria", che significa clan, tribù.

Scavi archeologici hanno rivelato che i primi insediamenti risalgono all'età della pietra (3000 a.C. circa), per questo viene considerata la più antica città della Svizzera. Resti di fondamenta e oggetti dell'età del bronzo e del ferro sono stati rinvenuti nella parte orientale del centro storico. Fu campo fortificato sotto i romani, col nome latino di Curia Raetorum nel 15 a.C.. Non è ancora dimostrato[1] ma sembra plausibile che dopo la ripartizione della provincia Raetia sotto l'imperatore Diocleziano, Coira fu eletta capitale della provincia Raetia prima che si estendeva dal lago di Costanza ai laghi dell'Italia del nord fino alla Val Venosta. Nel IV secolo fu creato qui il primo vescovado al nord delle Alpi ed il primo vescovo menzionato nei documenti fu Asinio nel 451. Con l'invasione degli Ostrogoti assunse il nome di Theodoricopolis. La Cattedrale ed il castello vescovile che sorgono sull'area dello Hof, una terrazza rocciosa a pianta triangolare che digrada nella parte meridonale del Plessur, spostano il centro dell'insediamento sulla riva destra del fiume Plessur.

Durante le invasioni barbariche, Coira era un avamposto a nord del Regno degli Ostrogoti che occupava l'intera penisola italiana. Nel VI secolo fu sotto domino dei franchi. Solo quando si stabilì il Sacro romano impero nel X secolo dopo il conflitto con i magiari (nel 925/926 distruzione della Cattedrale) e con i saraceni (nel 940 incendio della città e nel 954 una seconda maggiore invasione) la città fiorì di nuovo: la posizione favorevole su una delle più importanti vie di comunicazione nord-sud dell'Europa lungo l'alta valle del Reno accedendo al Passo del Giulia e al Passo del Settimo da un lato ed al Passo dello Spluga ed al Passo del San Bernardino dall'altro. Tutti i passi erano utilizzati al tempo dei romani ma ora divenivano di importanza fondamentale per gli imperatori del Sacro Romano Impero, occupati politicamente e militarmente su entrambi i versanti delle Alpi. Ottone il grande insediò nel 958 il suo vassallo Hartpert come vescovo e concesse al vescovado ampi diritti e possedimenti. Il potere temporale, innalzato nel 1170 a titolo di principato, si mantenne grazie al completo controllo della via di Settimo che collegava Coira con Chiavenna.

Nel XIII secolo vi erano un migliaio di abitanti (artigiani, commercianti e agricoltori) e la città era circondata da una cerchia di mura. La città non si sviluppò oltre questa delimitazione medievale se non nel XVIII secolo. L'insediamento rurale restò però al di fuori delle mura. La costituzione della Gotteshausbund (vedi Repubblica delle Tre Leghe) nel 1367 segnò un primo passo verso l'aspirazione all'autodeterminazione degli abitanti. In quei tempi sorgeva un primo ordinamento della città, nel 1413 si menziona per la prima volta un borgomastro, gli abitanti assaltano più volte tra il 1418 ed il 1422 la sede vescovile, costringendo il vescovo, signore della città a fare concessioni. Il Vescovo che mostrava un comportamento spesso complice degli Asburgo perse stima e potere. Nel 1464 la cittadinanza si diede una costituzione che regolava le corporazioni e l'occupazione delle cariche cittadine (borgomastro, piccolo e grande consiglio). Essendo il più grande insediamento delle Rezie, in conseguenza del Gotteshausbundes Coira divenne il centro del potere economico e politico della Repubblica delle Tre Leghe. Nel 1489 la città ottenne l'alta corte di giustizia (competenza giudiziaria su furti, rapine, omicidi, violenze, stregoneria, omosessualità e infanticidio) ma le fu negato l'aspirato stato di Libera città imperiale.

Come espressione della completa emancipazione dal Vescovo - che aveva mantenuto tra l'altro i diritti di dogana, di conio delle monete e di caccia - la città si unì alla Riforma. Tuttavia restò sede del vescovato cattolico. Nel XVI secolo la lingua tedesca si affermò sul romancio sebbene la sede episcopale fosse già in mano tedesca dal IX secolo. Nonostante gli incendi del 1464 e del 1574 la città si sviluppò economicamente fino alla rivoluzione dei Cantoni nella Guerra dei trent'anni quando la città fu distrutta e gravemente colpita delle epidemie.

Nella metà del XVII secolo la città riprese un pacifico sviluppo sostenuto dal rinnovato traffico attraverso i valichi. Il rapporto tra i cittadini ed il vescovo, se non proprio di simpatia era perlomeno di reciproco rispetto. Dopo l'ingresso dei Grigioni nella Confederazione elvetica nel 1803, Coira divenne ufficialmente capitale del cantone nel 1820. Nel 1852, la comunità rurale che fino allora era rimasta indipendente dalla città, venne incorporata nel comune. Con la demolizione della cerchia di Mura cittadine, soprattutto nel 1900 e nella seconda metà del XX secolo, la città si sviluppò all'estensione attuale.

[modifica] Luoghi d'interesse

  • Museo delle Alpi retiche - esattamente nel centro della città, vicino alla Cattedrale, ospita reperti archeologici che risalgono fino all'età della pietra, oggetti della storia e della tradizione locale e della civiltà di montagna.
  • Cattedrale romanico-gotica del XIII secolo
  • Vista dall'autostrada, il panorama della città moderna non sembra particolarmente interessante, con alti edifici grigi in cemento. A parte alcune recenti realizzazioni di un qualche interesse, per esempio la stazione, è da segnalare il Giger Bar, progettato dall'artista e autore di Alien, Hans Ruedi Giger[2].

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Christian Boner dal xx/xx/200x
Centralino del comune: 081 254 41 11
Email del comune: stadtkanzlei@chur.ch


[modifica] Persone famose

[modifica] Note

  1. ^ [Historisches Lexikon der Schweiz]
  2. ^ Il Giger bar a Chur

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti



Circolo di Coira Circolo di Churwalden Circolo di Schanfigg Comuni del distretto di Plessur Bandiera del Canton Grigioni
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