Chiesa di San Giorgio (Lugano)
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| Chiesa di San Giorgio | |
|---|---|
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| Città | Lugano |
| Regione | Canton Ticino |
| Stato |   Svizzera |
| Religione | Cattolica |
| Diocesi | Diocesi di Lugano |
| Stile architettonico | Barocco |
| Inizio della costruzione | XVI secolo, ricostruito dal 1670 |
| Completamento | 1680 |
La chiesa di San Giorgio a Castagnola, ex Comune ora annesso a quello di Lugano, è situata in posizione panoramica sopra il nucleo antico del villaggio, con una magnifica vista sul golfo di Lugano. Menzionata nel 1502, ottenne i diritti parrocchiali nel 1616. La costruzione è rettangolare con tratti di muri ancora [[|medioevo|medievali]], ha subito [[restauro|restauri negli anni 1972-1973. Il campanile, addossato al fianco sud, s’innalza con la cella campanaria coronata da quattro timpani [[triangolo|triangolari]. Sulla parete esterna meridionale è murata la lapide commemorativa di Carlo Cattaneo, uomo politico risorgimentale, eroe delle cinque giornate di Milano, esule rifugiato a Castagnola e sepolto nel locale cimitero; accanto alla lapide, dopo la loro sostituzione, sono depositate l’antica campana maggiore e quella mediana.
All’interno l’aula è stata rimaneggiata in stile barocco durante la seconda metà del sec. XVII. La navata di due campate voltate a botte e cappella d’incrocio con cupola a vela; le cappelle laterali, poste a formare un transetto, sono voltate a botte. Lesene ioniche reggono la trabeazione perimetrica ornata di stucchi di diversa mano su fondo policromo; ghirlande, putti e motivi vegetali ornano le volte della zona orientale. Sulla volta: scene affrescate con Episodi della vita di San Giorgio. Sul lato sinistro si aprono altre due cappelle laterali. Nelle cappelle del transetto: altari in stucco. Il coro e la cappella maggiore intitolate a San Giorgio offrono allo sguardo una decorazione che rievoca lo stile pittorico di Isidoro Bianchi (1581-1662) da Campione d'Italia e della sua bottega, cui si deve la raffigurazione della Santissima Trinità, affrescata sulla crociera del transetto.
All’altare maggiore quattro colonne incorniciano la tela con la figura del santo titolare; la mensa reca un paliotto del 1978, opera di Gienry e Antonello Papiri; una bella statua della Vergine orna la cappella di sinistra, dedicata alla Madonna; essa è contornata da medaglioni con i Misteri del Rosario. La cappella di destra dedicata a Sant'Antonio di Padova presenta un notevole paliotto in scagliola sormontato da una prestigiosa cornice barocca a stucco con angeli cariatidi negli stipiti e trabeazione spezzata, con putti a cavalcioni, che riprende modelli dei Bianchi campionesi; essa inquadra il notevole affresco dell’Apparizione del Bambino a Sant'Antonio da Padova, opera del 1660 circa attribuita al pittore Andrea Casella (1619-1672) di Carona, già operante nella luganese chiesa di San Rocco nel 1662. Pure suoi sono gli affreschi sulla volta di questa cappella nello scomparto di sinistra con 'Sant'Antonio da Padova che presenta ai fedeli e agli eretici l'ostia consacrata, e quello nello scomparto di destra nella citata cappella della Vergine del Rosario con la scena dell’Apparizione della Vergine col Bambino a San Domenico di Guzmán: in basso a sinistra, particolarmente espressivo e spigliato è l’angioletto che regge il giglio simbolico. Un tabernacolo per l’olio sacro, scolpito in stile rinascimentale, è murato sulla parete nord del coro.
Il fonte battesimale del 1978 di Max Weiss (1921-1996) con l'affresco del Battesimo di Cristo, databile del sec. XVIII, è collocato nella prima cappella, entrando, a sinistra. In chiesa si conservano vari oli su tela: Adorazione dei Magi del 1785 circa, attribuito a Giovanni Battista Bagutti (1742-1823) di Rovio; del sec. XVII, una Madonna col Bambino e San Giovannino di Elisabetta Sirani (1638-1665); del tardo XVII sec., una Natività di Carlo Maratta (1625-1713). Nell´Ossario a nord della chiesa: affresco allegorico raffigurante la Processione macabra, del terzo decennio del Seicento, attribuita a Giovanni Battista Discepoli (1600-1660) di Castagnola, detto lo Zoppo. Nel cimitero notevole è il monumento funerario della famiglia Vicari con la scultura Risveglio del 1948, e quello della famiglia Ender con figura in bronzo, degli anni 1924-1925, entrambi di Giuseppe Foglia (1888-1950).
[modifica] Bibliografia
- B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Porza-Lugano, 1980, 270-271.
- F. Bianchi - E. Agustoni, I Casella di Carona, Feda SA, Lugano 2002, 265-269.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 318-319.
