Cerimonia di chiusura della XX Olimpiade Invernale
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La cerimonia di chiusura della XX edizione dei Giochi Olimpici invernali si è tenuta il 26 febbraio 2006 alle ore 20:00 CET (19:00 UTC), presso lo Stadio Olimpico di Torino (ex Stadio Comunale)ottenendo circa 800 milioni di contatti televisivi.
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[modifica] Programma
L'evento, promosso dal Comitato Organizzatore Toroc è stato ideato e prodotto da K2006 Filmmaster Group. Produttore Esecutivo e Direttore Artistico Marco Balich, Resposabile dei Contenuti Alfredo Accatino, autore e regia Daniele Finzi Pasca, Art Direction Lida Castelli. Produttore Associato Ric Birch. Per la produzione della Cerimonia l'organizzazione si è avvalsa di una struttura di 230 persone di produzione, 4000 volontari, 300 persone di cast coordinata da Marco Astarita.
Il tema scelto per lo spettacolo è stato il Carnevale italiano, i cui festeggiamenti coincidevano, nel calendario del 2006, con gli ultimi giorni dei Giochi Olimpici. Agli spettatori e agli atleti sono state fornite mascherine da indossare sul viso. Nei vari quadri della coreografia sono stati presentati costumi ispirati ai film di Federico Fellini, i carri del Carnevale di Viareggio, le maschere tipiche come Arlecchino e Pulcinella a bordo di Vespe e Fiat 500. Costumi di Giovanna Buzzi.
Le musiche originali sono state composte, arrangiate ed orchestrate da Michele Centonze in collaborazione con Stefano Nanni, Giuseppe Gambino, Serenella Occhipinti e Maria Bonzanigo.
Come avvenuto alle Olimpiadi estive di Atene 2004, nella cerimonia di chiusura è stata inserita anche l'ultima premiazione dei Giochi. Ad Atene vennero consegnate le medaglie della maratona maschile; a Torino sono stati premiati i primi tre classificati nella 50 km di sci di fondo a tecnica libera che si era svolta nella mattinata. L'oro è andato all'italiano Giorgio Di Centa, l'argento al russo Eugeni Dementiev e il bronzo all'austriaco Mikhail Botwinov. Le medaglie non sono state consegnate dal presidente del CIO Jacques Rogge, come era inizialmente previsto dal protocollo, bensì da Manuela Di Centa, membro del CIO e sorella del neo-campione olimpico, accompagnata da Gianfranco Kaspar, presidente della Federazione Internazionale Sci (FIS). Come inno nazionale è stata utilizzata la versione cantata durante la cerimonia di apertura da Eleonora Benetti, una bambina di 9 anni, vestita del tricolore, e da un coro di 24 sportivi italiani.
La serata è proseguita con gli elementi tradizionali e protocollari della cerimonia di chiusura: la sfilata delle bandiere delle nazioni partecipanti che ha preceduto l'ingresso informale degli atleti, i discorsi conclusivi e di ringraziamento del presidente del Comitato Organizzatore e del presidente del CIO, il passaggio di consegne da Torino a Vancouver, la città canadese che ospiterà i Giochi Invernali del 2010.
La bandiera olimpica è stata portata in scena da 8 grandi campioni del passato: Nino Benvenuti, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Roma del 1960; Klaus Di Biasi, 3 medaglie olimpiche (argento 1964, oro nei tuffi 1968 e 1972), il calciatore Gianluca Vialli; la campionessa di atletica Sara Simeoni, medaglia d'oro nel 1980 a Mosca; Gustavo Thoeni, due medaglie, oro e argento, alle olimpiadi invernali del 1972 a Sapporo; la nuotatrice Novella Calligaris, prima italiana a conquistare il podio olimpico nel nuoto (un argento e due bronzi nel 1972); lo sprinter Livio Berruti, oro nei 200 metri alle Olimpiadi 1960 di Roma; il ciclista Mario Cipollini, campione del mondo di ciclismo.
Lo spegnimento del braciere olimpico è stato effettuato da parte di Isolde Kostner, cugina della portabandiera dell'Italia Carolina, entrata in scena insieme ad altre 400 spose.
Nel segmento dedicato al Canada è stato costruito Ilaanaq, il simbolo scelto come logo di Vancouver 2010. Ilaanaq è un termine della lingua inuktitut parlata dagli Inuit che significa "amico", e rappresenta un inukshuk, una figura formata da sassi impilati usata per segnalare una direzione o come pietra miliare dalle popolazioni del Canada artico (analogo all'ometto utilizzato dagli escursionisti e dagli alpinisti). L'inukshuk olimpico è formato da cinque parti, tante quanti sono i cinque cerchi olimpici, di cui riprende anche i colori: la testa è verde, la linea delle braccia è nera, il tronco è blu, la gamba sinistra è rossa mentre la destra è gialla.
Nel corso della serata, che si è conclusa con uno straordinario spettacolo di fiamme ed effetti pirotecnici, si sono esibiti i cantanti italiani Andrea Bocelli e Elisa, la canadese Avril Lavigne nel quadro dedicato al paese sede dei prossimi Giochi, e Ricky Martin.
Gli stessi autori delle Cerimonie, vestiti da guardie svizzere o venditori di fiori sono scesi in scena, concludendo lo spettacolo.
[modifica] Personalità presenti
Oltre a molte cariche pubbliche cittadine e nazionali e ai membri del CIO, erano presenti alla cerimonia:
- Silvio Berlusconi
- Luca Cordero di Montezemolo
- Carlo XVI Gustavo di Svezia, con il figlio, Carlo Filippo
- Granduca Enrico di Lussemburgo
- Alberto di Monaco
- Herbert di Hannover
- Rudolph Giuliani
- Mario Andretti
- Andrea Casiraghi
- Tarja Halonen
- Michaëlle Jean
- Gordon Campbell