Campagna d'Italia (seconda guerra mondiale)
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Fronte del Mediterraneo (1941-45) |
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Guerra Greco-Italiana – Jugoslavia – Grecia – Creta – Nord Africa – Italia |
La Campagna d'Italia della Seconda guerra mondiale si riferisce ad una serie di operazioni militari condotte dagli Alleati in Italia a partire dal 1943 e fino al termine della guerra.
Dopo la conclusione vittoriosa della Campagna del Nord Africa, tra il 14 e il 24 gennaio 1943 il presidente americano Franklin D. Roosevelt e il primo ministro inglese Winston Churchill si incontrarono a Casablanca, in Marocco, per tracciare la nuova strategia militare da attuare. Alla fine, nonostante disaccordi sugli obiettivi primari, venne deciso di pianificare ed attuare l'invasione d'Italia: di fatto era chiaro che il popolo italiano non era così più entusiasta di partecipare alla guerra, e si sperava che un'invasione avrebbe portato all'uscita del paese dal conflitto.
Indice |
[modifica] Invasione della Sicilia
Per approfondire, vedi la voce Invasione Alleata della Sicilia. |
Il 10 luglio 1943 forze di terra e aviotrasportate anglo-americane iniziarono l'invasione della Sicilia. Gli alleati disponevano di 160.000 uomini divisi in due armate: la 7a armata americana del generale George Smith Patton e l'8a britannica al comando del generale Bernard Law Montgomery supportati da 4.000 aerei e 600 carri armati soprattutto del modello M4 Sherman.
L'armata di Patton aveva il compito di conquistare le coste tra Licata e Vittoria, mentre quella di Montgomery doveva prendere le coste tra la penisola di Pachino e Siracusa. A contrastarli si trovavano 230.000 soldati italiani e 40.000 tedeschi. Gli italiani (al comando del genrale Alfredo Guzzoni) erano raggruppati in quattro divisioni: Aosta, Assietta (di stanza tra Palermo e Trapani), Livorno (di stanza a Caltagirone) e Napoli (di stanza fra Siracusa e Augusta). Numerose inoltre erano le brigate, le divisioni e i reggimenti costieri del Regio Esercito.
I 40.000 tedeschi (al comando del generale Wilhelm Schmalz) raggruppati nella divisione paracadutisti Hermann Göring, più altri tre gruppi della 15a divisione. Il comando delle forze dell'Asse si trovava ad Enna. L'11 luglio, dopo aspri combattimenti, caddero Siracusa e Augusta, un'importante base navale. In soli 10 giorni la 7a armata americana e l'8a britannica conquistarono due terzi dell'isola. Palermo venne pesantemente bombardata e si arrese il 22 luglio. Conquistata Palermo le unità alleate puntarono su Messina, dove erano di presidio le divisioni Livorno e Napoli e il XIV corpo d'armata tedesco. Le unità dell'Asse resistettero a Messina fino al 17 agosto, ma dovettero poi ritirarsi varcando così la costa per riparare in Calabria. La campagna costò 8.603 morti, 20.000 feriti e 140.000 prigionieri di guerra per l'Asse. La 7a armata subì 2.237 perdite e 6.544 tra feriti e dispersi, mentre l'8a 2.721 morti e 10.122 tra feriti e dispersi.
[modifica] Invasione d'Italia continentale
Per approfondire, vedi la voce Invasione Alleata d'Italia. |
Il 3 settembre 1943, con l'Operazione Baytown, l'8a Armata inglese di Montgomery iniziò l'invasione d'Italia continentale con i primi sbarchi in Calabria. L'8 settembre venne reso noto l'Armistizio di Cassibile, con il quale l'Italia usciva di fatto dalla guerra; tuttavia le forze tedesche presenti in Italia si erano preparate a questa eventualità, e iniziarono le operazioni per l'occupazione del Regno d'Italia. Il 9 settembre forze americane sbarcarono a Salerno nell'ambito dell'Operazione Avalanche mentre truppe britanniche occupavano Taranto nell'ambito dell'Operazione Slapstick. Tuttavia la conformazione del terreno, con moltissimi fiumi e fiumiciattoli e con colline e monti più o meno grandi, non era adatta ad una rapida avanzata; per cui tutto ciò, unito alle varie opere difensive tedesche, determinò di fatto un rallentamento dell'avanzata alleata per il resto dell'anno.
[modifica] La Linea Gustav, Anzio, Monte Cassino e la Linea Gotica
Per approfondire, vedi le voci Linea Gustav, Operazione Shingle e Battaglia di Monte Cassino. |
Per i restanti mesi del 1943 la Linea Gustav rappresentò il principale ostacolo nell'avanzata verso nord degli Alleati, bloccandone di fatto lo slancio iniziale. Nel tentativo di sbloccare tale impasse, gli Alleati sbarcarono alcune forze presso Anzio (Operazione Shingle), non riuscendo comunque a cogliere gli obiettivi sperati. Il fronte venne rotto solo in seguito ad un attacco frontale a Monte Cassino, nella primavera del 1944, e con la successiva presa di Roma in giugno.
Il secondo baluardo incontrato dagli Alleati fu quello della linea Gotica, linea voluta da Hitler per contrastare ulteriormente l'eventuale avanzata alleata. La linea andava da Pesaro a Lucca e fu infranta dagli Alleati al Passo del Giogo e al Passo della Futa.
[modifica] L'epilogo
Per approfondire, vedi la voce Linea Gotica. |
Dopo la presa di Roma lo Sbarco in Normandia, la Campagna d'Italia divenne un fronte secondario nella strategia alleata, nonostante i ripetuti inviti di Churchill a premere per una risoluta avanzata in Italia. L'ultima linea difensiva a nord della capitale, la Linea Gotica, venne superata nella primavera del 1945.
[modifica] Bibliografia
- Gerhard Muhm : German Tactics in the Italian Campaign , http://www.larchivio.org/xoom/gerhardmuhm2.htm
- Gerhard Muhm : La Tattica tedesca nella Campagna d'Italia, in Linea Gotica avanposto dei Balcani, (Hrsg.) Amedeo Montemaggi - Edizioni Civitas, Roma 1993
[modifica] Collegamenti esterni
- La Città Invisibile Raccolta di segni, storie e memorie del tempo della Linea Gotica.