Bartolomeo Pinelli
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Bartolomeo Pinelli (Roma, 20 novembre 1781 – Roma, 1 aprile 1835) è stato un incisore e pittore italiano.
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[modifica] Biografia
Artista estremamente prolifico, con le sue stampe ha illustrato i costumi dei popoli italiani, i grandi poemi epici e altri numerosi soggetti. Il tema in generale più ricorrente è Roma, i suoi abitanti, i suoi monumenti, la città antica e quella a lui contemporanea.
Figlio di un modellatore di statue devozionali, si formò prima a Bologna a poi all'Accademia di San Luca a Roma. Nei primi anni di lavoro autonomo dipinse figure nelle vedute all'acquerello del pittore Franz Kaisermann. Del 1807 è l'Album di trentasei acquerelli di Scene e Costumi di Roma e del Lazio. Del 1809 è la sua prima serie di incisioni dal titolo Raccolta di cinquanta costumi pittoreschi incisi all'acquaforte. Nel 1816 realizza le illustrazioni per la Storia Romana e nel 1821 quelle per la Storia Greca. Tra il 1822 e il 1823 realizza le cinquantadue tavole per il Meo Patacca. Morì povero il 1 aprile del 1835.
[modifica] La morte der zor Meo
Pochi giorni dopo Giuseppe Gioacchino Belli scrisse il seguente sonetto:
La morte der zor Meo
- Sì, quello che pportava li capelli
- Ggiù pp'er gruggno e la mosca ar barbozzale[1],
- Er pittor de Trestevere, Pinelli[2],
- È ccrepato pe ccausa d'un bucale[3].
- V'abbasti questo, ch'er dottor Mucchielli[4],
- Vista ch'ebbe la mmerda in ner pitale,
- Cominciò a storce[5] e a mmasticalla male[6],
- Eppoi disse: "Intimate li Fratelli[7]."
- Che aveva da lassà? Ppe ffà bbisboccia[8].
- Ner Gabbionaccio[9] de padron Torrone[10],
- È mmorto co ttre ppavoli* in zaccoccia[11].
- E ll'anima? Era ggià scummunicato[12],
- Ha cchiuso l'occhi senza confessione...[13]
- Cosa ne dite? Se[14] sarà ssarvato?
- 9 aprile 1835
[modifica] Note
- ^ Mento
- ^ Bartolomeo Pinelli, nativo di Trastevere, incisore, pittore e scultore, morì il primo giorno di aprile 1835, nella età di anni cinquantaquattro. Nella sera precedente, aveva presa all'osteria la sua ultima ubbriacatura.
- ^ Boccale. [di vino]
- ^ Alcuni del popolo credono che il medico di Pinelli fosse costui, noto in sua gioventù per poesie romanesche che andava recitando per gli spedali in occasione di pubbliche dimostrazioni anatomiche degli studenti di chirurgia: ma fu realmente un dottor Gregorio Riccardi.
- ^ A torcere il grifo in aria di dubitazione.
- ^ Masticarla male, in senso di "presagire male."
- ^ Coloro che convogliano i morti alla sepoltura.
- ^ Per far tempone.
- ^ Il Gabbione, nome della osteria dove il Pinelli consumava tutti i suoi guadagni mangiando e bevendo e dando a bere e mangiare. Havvi sù la insegna di una gabbia con merlo.
- ^ Torrone, nome dell'oste.
- ^ Circostanza storica. Il funerale fu fatto con largizioni spontanee di alcuni ammiratori della di lui eccellenza nell'arte. Molti artisti, vestiti a lutto, e quali con torchi, quali con ramuscelli di cipresso in mano, lo accompagnarono alla tomba nella chiesa dei SS. Vincenzo ed Anastasio a Trevi.
- ^ Nel giorno di san Bartolomeo dell'anno 1834, il nome del nostro Bartolomeo Pinelli fu pubblicato in S. Bartolomeo all'Isola Tiberina sulla lista degli interdetti per inadempimento al precetto pasquale. Avendovi egli letto essergli attribuita la qualifica di miniatore, andò in sacristia ad avvertire che Bartolomeo Pinelli era incisore, onde si correggesse l'equivoco sull'identità della persona.
- ^ Alla intimazione de' sacramenti, volle l'infermo essere lasciato per qualche ora in pace, per riflettere, come egli disse, ai casi suoi. Il parroco lo compiacque, ma ritornato al letto di lui lo trovò in agonia! Si narra però che il moribondo corrispondesse ad una stretta di mano del prete. Questa circostanza deve aver fruttato al corpo la sepoltura ecclesiastica e all'anima la gloria del paradiso.
- ^ Si.
- Pavoli. Il paolo era pari a mezza lira romana o 10 baiocchi.
[modifica] Opere
Oreste Raggi, nel suo libretto scritto il 1835, l'anno stesso della morte dell'Artista, cita oltre a moltissimi disegni ed acqurelli, circa 40 raccolte di stampe, pubblicate a Roma con una decina di editori diversi.
Tra queste:
- Raccolta di Costumi di Roma (1809) - 50 rami
- Altra raccolta di Costumi di Roma (?) - 50 rami
- Il carnevale di Roma (?) - "un rame solo"
- La Storia Romana - 101 stampe
- La storia degli Imperatori, cominciando da Ottavio - 101 stampe
- Dante, Inferno, Purgatorio e Paradiso - 145 stampe
- Costumi della Campagna Romana (1823) - 50 rami
- Il Tasso - La Gerusalemme Liberata - 72 stampe
- L'Ariosto - L'Orlando Furioso - 100 stampe
- Eneidi (sic) di Virgilio - 50 rami
- Raccolta di costumi antichi
- Istoria Greca - rami 100
- Costumi del Regno di Napoli - 50 rami - (1828)
- Meo Patacca - 50 rami
- Costumi svizzeri (1813) - 16 rami
[modifica] Musei
Elenco dei musei ed enti che espongono opere dell'artista:
- Gabinetto delle Stampe, Dresda
- Gabinetto delle Stampe, Parigi
- Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma
- Musei Capitolini, Roma
- Museo del Vino, Torgiano (PG)
- Museo di Roma, Palazzo Braschi, Roma
- Museo di Roma in Trastevere, Roma
- Museo Illustrazione Ragazzi, Jesi (AN)
- Museo Michelangiolesco, Caprese Michelangelo (AR)
- Museo Napoleonico, Roma
- Museo Thorwaldsen, Copenaghen
- Pinacoteca Civica, Ripatransone (AP)
- Uffizi, Firenze
- Villa Villoresi, Sesto Fiorentino (FI)
[modifica] Bibliografia
- Raggi Oreste: Cenni intorno alla vita e alle opere di Bartolomeo Pinelli, Roma, 1835, Tipografia Salvucci
- Fagiolo Maurizio, Marini Maurizio (a cura di), Bartolomeo Pinelli (1781-1835) e il suo tempo, Roma 1983
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Bartolomeo Pinelli