Anticiclone russo-siberiano
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Con il nome di anticiclone russo-siberiano si indica, in meteorologia e climatologia, una figura di alta pressione termica di natura artica-continentale, che si origina nella stagione invernale nella zona compresa tra Russia europea, Siberia e Mongolia.
La sua genesi è da ricercarsi nel fortissimo raffreddamento subito in inverno da queste terre, data la lontananza dai mari e la scarsissima insolazione (l'intera zona è situata a latitudini piuttosto settentrionali). Con l'arrivo della primavera le condizioni favorevoli alla sua persistenza vengono a mancare, provocando la sua dissoluzione e la sua sostituzione con figure di bassa pressione.
Questa figura anticiclonica determina in maniera preponderante il tempo invernale in una vastissima area del continente eurasiatico: oltre alle zone direttamente interessate, influisce costantemente su tutto l'estremo oriente asiatico (fino a latitudini molto basse) e, più raramente, sull'Europa (specialmente quella orientale) portando tempo molto freddo e generalmente secco; dove le masse d'aria fredda incontrano ostacoli si hanno invece abbondanti nevicate.
I record mondiali di pressione e di temperature minime si riscontrano nelle zone interessate da questa figura pressoria; l'attuale record pressorio fu osservato in Mongolia il 18 dicembre 2001,[1][2] quando si toccarono i 1.085,6 hPa, mentre il primato del freddo è conteso fra le località jacute di Verchojansk e Ojmjakon, dove il termometro può sprofondare fino a temperature ben inferiori ai 60°C sotto lo zero, anche se la reale entità dei record raggiunti è controversa.[3][4][5]
Anche sulla parte centro-settentrionale dell'America Settentrionale (Grandi Pianure di Canada e Stati Uniti) si forma una figura analoga; date le minori dimensioni continentali americane, però, questo anticiclone non raggiunge l'importanza del suo omologo eurasiatico.
[modifica] Note
- ^ http://www.nnvl.noaa.gov/cgi-bin/index.cgi?page=products&category=Archival%20Imagery&event=Tosontsengel,%20Mongolia
- ^ http://lwf.ncdc.noaa.gov/oa/climate/extremes/2001/december/extremes1201.html
- ^ http://www.castfvg.it/articoli/clima/20050105.htm
- ^ http://pogoda.ru.net/climate/24266.htm
- ^ http://pogoda.ru.net/climate/24688.htm
[modifica] Bibliografia
- P. Casati, F. Pace. Scienze della Terra, volume II - L'atmosfera, l'acqua, i climi, i suoli. CittàStudi edizioni, Milano, 1996.