Altino (Quarto d'Altino)
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Altino | ||||||||
Stato: | Italia | |||||||
Regione: | Veneto | |||||||
Provincia: |
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Comune: |
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Coordinate: | ||||||||
Altitudine: | 3 m s.l.m. | |||||||
Santo patrono: | sant'Eliodoro Vescovo | |||||||
Pref. telefono: | 0422 | CAP: | 30020 | |||||
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Altino (in latino Altinum) è una frazione di Quarto d'Altino (provincia di Venezia) che sorge sul luogo dell'omonima città romana un tempo situata sulla Laguna Veneta.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Il periodo paleoveneto
I primi reperti testimoniano che la zona era abitata già nel VI millennio a.C., ma bisognerà aspettare il I millennio a.C. per poter apprezzare un insediamento stabile. Del periodo dei Paleoveneti restano le vestigia dell'antico abitato e diverse necropoli. I ritrovamenti archeologici affermano dunque che nel II sec. a.C. Altino aveva una fisionomia proturbana.
[modifica] La conquista romana: l'età repubblicana
Anche Altino seguì le sorti di tutto il Veneto quando, nel II sec. a.C., fu annesso, per antichi rapporti di alleanza, da Roma. I romani ampliarono la città e valorizzarono la zona attraverso interventi di bonifica. Il centro acquisì importanza commerciale e strategica: oltre che della posizione sull'alto Adriatico e presso la foce del Sile, essa godette anche del transito delle vie Claudia Augusta, Annia, Popilia (fatta costruire nel 132 a.C. dal console Publio Popilio Lenate per collegare Ariminum con Aquileia) e Postumia e della vicinanza a centri altrettanto importanti come Treviso e Oderzo.
Verso la fine dell'età repubblicana, Altino diventa Municipium romano.
[modifica] L'età imperiale
Questo è certamente il periodo aureo di Altino. Specialmente grazie al potenziamento delle arterie stradali, la città diviene un centro commerciale importantissimo. Le vestigia conservate al Museo Archeologico ne sono una testimonianza: è il periodo in cui furono edificati ville, templi, edifici pubblici, monumenti.
Nelle vicinanze di Altino, nel 169 muore l'imperatore romano Lucio Vero.
[modifica] Altino cristiana
Pur mancando dei reperti che possano testimoniare la primitiva diffusione del cristianesimo, è probabile che questa religione abbia raggiunto Altino nel II sec. d.C.
Dopo l'editto di Costantino (313), Altino divenne uno dei maggiori centri cristiani: divenne sede vescovile e il primo vescovo fu Sant'Eliodoro che resse la diocesi sino al 407. La città si arricchì di chiese e monasteri.
[modifica] La decadenza
Come tutto l'Impero, anche Altino subì le distruzioni dei barbari. La prima devastazione è del 452 e fu opera degli Unni di Attila.
Più tardi 568 la città fu assoggettata ai Longobardi. La cosa peggiorò ulteriormente la situazione e favorì l'esodo della popolazione verso le isole della Laguna Veneta. Centri come Torcello, Burano, Mazzorbo e la stessa Venezia furono fondati proprio dai profughi di Altino, Oderzo e Aquileia. Si ritiene, tra l'altro, che i toponimi di alcuni centri dell'estuario (come, appunto, Torcello, Burano e Murano) derivino dal nome di porte e rioni della città (porta Boreana; porta o rione di Ammurianum; torre detta Torricelium).
Anche le principali istituzioni si trasferirono altrove. La diocesi, ad esempio, fu spostata nel 647 a Torcello e in seguito anche i frati del monastero di Santo Stefano si trasferirono presso i benedettini nell'isola di San Servolo.
Tra il X e l'XI sec. la zona era completamente abbandonata e i territori bonificati erano stati lambiti dalle paludi.
[modifica] La frazione attuale
Al giorno d'oggi, del centro antico restano solo scavi in aperta campagna. L'odierna Altino è stata fondata in seguito alle recenti bonifiche della zona, avvenute a partire dalla metà dell'Ottocento attorno alle proprietà dei conti Bacchini, eredi dei Reali.
Non si tratta di un centro ben compatto e gli abitanti (poco più di un centinaio) vivono in case sparse. Pure la parrocchiale, dedicata a Sant'Eliodoro vescovo, è isolata accanto all'interessante Museo Archeologico di Altino. Entrambi furono costruiti nel 1960 su progetto dell'arch. Ferdinando Forlati.