Agorafobia
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L'agorafobia (dal greco αγορά, "piazza") - talora erroneamente considerata la "paura degli spazi aperti" a causa dell'etimo del vocabolo stesso - è una sensazione di grave disagio che l'individuo prova allorché si ritrova in ambienti non familiari e teme di non riuscire a controllare la situazione, specie ove vi sia difficoltà a trovare una fuga immediata verso un luogo sicuro (di solito la propria abitazione).
La gravità dell'ansia e dei comportamenti evitanti sono variabili, l'agorafobia è una delle manifestazioni più invalidanti, in quanto chi ne soffre spesso diventa completamente dipendente dalle mura domestiche. L'agorafobia può riguardare l'uscire di casa, l'entrare nei negozi, nei luoghi pubblici, il viaggiare da soli nei bus, nei treni o negli aerei; gli attacchi di panico possono riguardare: avere un collasso o di essere lasciati senza aiuto in pubblico, oppure dalla mancanza di un'uscita di sicurezza immediata (una delle caratteristiche chiave di queste situazioni agorafobiche). Il timore delle conseguenze sociali di una crisi di panico dovuta ad agorafobia spesso diviene esso stesso un'ulteriore causa di crisi.
Ne sono colpite in prevalenza donne in età compresa fra i 20 e i 32 anni.[citazione necessaria] Sintomi depressivi e ossessivi e fobie sociali possono essere presenti ma non dominano il quadro clinico. In assenza di una cura effettiva, l'agorafobia può divenire cronica, sebbene di solito altalenante.
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