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1.000 lire (banconota) - Wikipedia

1.000 lire (banconota)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« Se potessi avere mille lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovare tutta la felicità... »
(Gilberto Mazzi, refrain della canzone Mille lire al mese.)
La seconda versione della banconota raffigurante Giuseppe Verdi, emessa dal 1969 al 1981.
La seconda versione della banconota raffigurante Giuseppe Verdi, emessa dal 1969 al 1981.
La banconota raffigurante Marco Polo, emessa dal 1982 al 1988.
La banconota raffigurante Marco Polo, emessa dal 1982 al 1988.
La banconota raffigurante Maria Montessori, emessa dal 1990 al 1998.
La banconota raffigurante Maria Montessori, emessa dal 1990 al 1998.

La banconota da 1000 lire è stata una delle banconote della lira italiana, stampata fino al 1998. Fu cambiata con 0,5165 € al momento dell'entrata in circolazione dell'euro.

Indice

[modifica] Precedenti

Le primissime banconote da 1.000 lire risalgono al regno di Sardegna. È a Carlo Emanuele III che va il merito di aver provveduto alla nascita dei primi biglietti della storia italiana.[citazione necessaria] Era il 1° gennaio 1746 e furono stampati 600 esemplari da 1.000 lire e 200 esemplari da 3.000 lire.

[modifica] Regno d'Italia

Le prime banconote di questo valore emesse dallo stato italiano sono quelle stampate dalla Banca nazionale del Regno nel 1872 e nel 1873. Erano stampate su un'unica faccia, portavano una cornice con in alto gli stemmi delle città di Genova e Torino ed in basso il busto di Colombo. Lo stemma era delle due città perché la Banca Nazionale era il nuovo nome che aveva preso la vecchia Banca Nazionale degli Stati Sardi, nata dalla fusione delle banche di Genova e Torino. La filigrana recava il valore della banconota e la scritta BANCA NAZIONALE.

Dopo questa prima serie ne fu stampata un'altra sempre della Banca Nazionale del Regno, emessa tra il 1878 ed il 1893, anno in cui la Banca Nazionale si fuse con altre dando vita alla Banca d'Italia.

Nello stesso periodo venivano stampate banconote di questo valore dagli altri istituti di emissione. Questi biglietti erano identici e recavano la dizione di BIGLIETTO CONSORZIALE. Furono stampati dal 1877 al 1881.

Nel 1882 furono stampati dei biglietti con caratteristiche simili ai biglietti consorziali, ma questa volta furono emessi dal neonato Ministero del Tesoro. Recavano la dicitura di BIGLIETTO GIÀ CONSORZIALE ed ebbero corso legale fino al 1888.

Nel 1894 nasce la prima banconota da 1.000 lire della Banca d'Italia, che però aveva lo stesso disegno e testo della seconda serie della Banca Nazionale, che nel frattempo aveva finito di esistere.

Grande "M"
La prima banconota da 1.000 lire emessa dalla Banca d'Italia con il proprio nome vede la luce nel 1897. Fu disegnata da Rinaldo Barbetti, un artista senese. Banconote con questo disegno, con variazioni minime, furono stampate sino al 1950. Andarono fuori corso il 30 giugno 1953.[1]. Questa banconota è comunemente denominata grande "M".
Regine del mare
Dal 1930 fu stampato, accanto alla banconota grande "M", un nuovo tipo di banconota comunemente denominata "Regine del Mare". Al verso presenta tre figure allegoriche, simbolo, rispettivamente, dell'Industria, dell'Agricoltura e del Commercio. Si tratta della riproduzione di un'opera marmorea che, un tempo, decorava la facciata di Palazzo Koch, sede della Banca d'Italia.

[modifica] Repubblica Italiana

La Repubblica italiana ha stampato, in otto diverse emissioni, banconote di questo valore tra il 1946 e il 2002.

Si tratta di una delle banconote di taglio più basso stampate durante il periodo repubblicano.

Grande "M"
Le prime banconote stampate dalla neonata repubblica erano simili - anche per le enormi dimensioni - ai biglietti di questo valore stampati dal precedente regno d'Italia.
Vengono emesse, infatti, due varianti del tipo "Barbetti modificato", con lo stesso disegno di quella del 1896, che con i suoi circa 243 × 147 mm è una delle più grandi banconote italiane. Rispetto alle versioni precedenti erano diverse le tonalità dei colori. Fu stampata in due versioni con diversi toni di colore e con un diverso contrassegno di stato. L'emissione del 1946-47 aveva sul fronte il contrassegno di stato chiamato "testina d'Italia" che risaliva al 1896 [2], mentre quella del 1947-48 aveva il contrassegno denominato "Medusa" creato nel 1947, primo contrassegno repubblicano. [3]
Italia ornata di perle
Questa banconota fu stampata in due versioni, con il contrassegno di stato "testina d'Italia"[2] nel 1947 e, l'anno, dopo con il contrassegno "Medusa".[3] La banconota aveva misura decisamente più contenute (146 × 63mm) rispetto ai biglietti precedenti. Anche la grafica era più moderna. Sul fronte a sinistra, in una cornice ovale, la testa dell'Italia, ripresa da una delle tre grazie della Primavera di Botticelli. Nella filigrana la stessa testa volta a sinistra.[4]
Verdi I tipo
Tra gli anni '60 e i primi anni '80 il protagonista della banconota è il compositore Giuseppe Verdi che viene effigiato su due diverse banconote.
La prima (dimensioni 125 × 63 mm) è da un punto di vista grafico più semplice in quanto, se si esclude il ritratto del compositore, gli unici elementi decorativi sono ghirlande e bolli colorati che lasciano diversi spazi bianchi. È stata emessa dal 1962 al 1969.
Verdi II tipo
Il secondo tipo, emesso dal 1969 al 1981, impiega una migliore tecnica per la colorazione dello sfondo. Il ritratto del compositore, frontale, dagli occhi vivissimi che guardano il pubblico, è più realistico di quello stampato sulla versione precedente. Al verso c'è un’immagine del Teatro alla Scala. Se si eccettuano le prime emissioni, la carta impiegata è di colore ocra.
Marco Polo
Negli anni '80 il biglietto viene sostituito da un banconota che, al recto, presenta una testa di uomo con barba del pittore Paolo Veronese in cui si vuol riconoscere l'esploratore Marco Polo.
Caso unico, nella storia della cartamoneta repubblicana, nel quale il verso, raffigurante uno scorcio del Palazzo Ducale di Venezia, si legge in verticale e non in orizzontale.
Montessori

[modifica] Simbolo della cartamoneta repubblicana

All'uscita del corso legale della lira per la sostituzione con l'euro, le mille lire erano considerate banconote di piccolissimo taglio, utili per le spese quotidiane, ma nella prima metà del XX secolo erano, invece, tra quelle di maggior valore come testimonia la popolare canzone Mille lire al mese cantata da Umberto Melnati nel film omonimo del 1939.

Le 1.000 lire sono divenute, in modo non ufficiale, il simbolo della cartamoneta italiana in quanto, a differenza delle effimere banconote da 500.000 e 20.000 lire e delle più giovani 2.000, 50.000 e 100.000 lire, sono state emesse fin dalla nascita della Repubblica Italiana e, grazie al loro scarso valore, erano usate quasi quotidianamente.

[modifica] Collezionismo

Dal punto di vista del collezionismo di banconote sono interessanti i biglietti emessi nel 1949 con il numero di serie che va da C239 a Q286. In fior di stampa (ovvero cartamoneta mai circolata e in perfette condizioni) la loro quotazione è di circa 500 euro. Discreto il valore delle banconote stampate nel 1964: circa 300 euro in fior di stampa. Come per tutte le banconote le serie speciali sostitutive - con il numero di serie che inizia con X, W o Z - hanno quotazioni più elevate. Una banconota da mille lire del 1969 (serie X14) può valere anche 1000 euro.

[modifica] Note

  1. ^ Un esemplare del 1943
  2. ^ a b D.M. 30-luglio 1896 "Italia di profilo a sinistra, con collana di perle, un orecchino a prendente, un diadema contornato di perle ed una pezzuola a due pendagli terminanti con una perla
  3. ^ a b D.M. del 14 agosto 1947: "Un volto di giovane donna, di prospetto, raffigurante un'immagine mitologica, denominata -medusa-".
  4. ^ esemplare del 1948

[modifica] Bibliografia

  • Franco Gavello; Claudio Bugani. Cartamoneta Italiana - Banconote italiane. Edizioni Gigante, 2005.
  • Guido Crapanzano; Ermelindo Giulianini. La cartamoneta italiana. G&G Numismatica, 2005.

[modifica] Collegamenti esterni

Lira italiana - Vedi anche Am-lira
Monete Cent. • 1 c. • 2c. • 5c. • 10c. • 20c. • 25c. • 50c.
1₤2₤5₤10₤20 ₤50₤100₤200₤500₤1.000₤
Banconote 50c. • 1₤ • 2₤ • 5₤ • 10₤ • 50₤ • 100₤
500₤1.000₤2.000₤5.000₤10.000₤20.000₤50.000₤100.000₤500.000₤


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