Ferrari Mondial
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Costruttore: Ferrari
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Altre caratteristiche
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Mondial è il nome di un'automobile prodotta dalla Ferrari tra il 1980 ed il 1993.
Indice |
[modifica] La genesi e la Mondial 8
La Dino 308 GT4 non aveva avuto il successo sperato e, secondo Enzo Ferrari, non per l'impostazione meccanica (coupé 2+2 con motore centrale) in sé, ma per la linea di Bertone. Sarebbe bastato rivestire la stessa meccanica con una carrozzeria dell'abituale designer Pininfarina e le cose sarebbero cambiate. Sotto questi auspici nacque nel 1980 la Mondial 8.
In realtà Pininfarina, pur realizzando un'autovettura totalmente nuova, mantenne l'impostazione estetica della precedente 308 GT4: linee tese e squadrate, montante posteriore allungato da due pinne dorsali, abitacolo avanzato. A snellire la fiancata, tuttavia, provvedevano due grandi griglie laterali ed un profilo in gomma nera, che rivestiva i montanti posteriori e la porzione di tetto sopra al lunotto. Il telaio, a traliccio centrale, era il medesimo della GT4, ma il passo era più lungo di 10cm.
Per via delle norme antinquinamento USA, il V8 di 2926cc, come sulle coeve 308 GTBi, dovette dotarsi di alimentazione a iniezione (Bosch K-Jetronic) e rapporto di compressione più basso. La potenza era modesta, 214 cv e le prestazioni (219 km/h) molto inferiori a quelle della precedente 308 GT4.
Il pubblico dette torto al "Drake" e la Mondial 8, non piacque, esattamente come non era piaciuta la 308 GT4. Era proprio la particolare disposizione meccanica a non consentire il disegno di una carrozzeria veramente slanciata e sportiva. A peggiorare la situazione, nel caso della Mondial 8, contribuivano anche le prestazioni considerate non all'altezza.
La questione prestazionale venne risolta nel 1982 col lancio della Mondial Quattrovalvole, spinta dal V8 dotato di testata a 32 valvole. la potenza cresceva a 240cv e le prestazioni, globalmente, miglioravano in maniera sensibile. La svolta nelle vendite, tuttavia, arrivò solo nel 1983 col lancio della Mondial QV Cabriolet. L'assenza del tetto giovava parecchio alla linea e la presenza del telaio tubolare, che limitava la necessità di rinforzi, consentì di contenere l'incremento di peso in soli 55kg. La Mondial Cabriolet ottenne grande successo, soprattutto negli Stati Uniti (che assorbivano l'80% della produzione).
[modifica] La Mondial 3.2
Nel 1985 le Mondial coupé e cabriolet vennero aggiornate nell'estetica e nella meccanica. Le modifiche alla carrozzeria riguardarono esclusivamente il frontale (con un nuova mascherina) ed i paraurti (meglio integrati ed in tinta con la carrozzeria), mentre, dal punto di vista tecnico, le maggiori novità erano concentrate nel motore, la cui cilindrata cresceva a 3185cc. Grazie alla potenza di 270cv le prestazioni erano finalmente davvero degne di una Ferrari.
[modifica] La Mondial T
Al Salone dell'automobile di Ginevra del 1989, venne presentata la Mondial T. A dispetto delle lievissime modifiche estetiche alla mascherina anteriore (ma gli interni vennero completamente ridisegnati), la nuova versione presentava interessanti novità tecniche: il nuovo motore longitudinale anziché trasversale permise, oltre che a migliorare l'efficenza degli scarichi, ad abbassare il baricentro della vettura di ben 12 cm; l'ABS montato di serie; il servosterzo; il comando elettronico a taratura variabile delle sospensioni nelle modalità Soft, Auto (una centralina adatta le sospensioni a seconda del fondo stradale) e Hard. Il cambio divenne trasversale (da qui la T del nome), con frizione bidisco posteriore a sbalzo.
La cilindrata del motore crebbe a 3405cc (con un alesaggio di mm 85 e una corsa di mm 75) e la potenza raggiunse i 300cv a 7.200 giri/minuto (con una coppia massima è di 33 kgm a 4.200 giri/minuto). Con la nuova distribuzione dei pesi e la maggior potenza, la Mondial (prodotta sempre in versione chiusa e cabriolet), raggiungeva i 100 Km/h in 6,3 sec. e la velocità massima salì a 255 km/h, mantenendo una buona facilità di guida.
La produzione cessò, definitivamente, nel 1993. Con lei terminò anche la produzione di Ferrari "2+2" con motore V8. Può essere considerata sua erede la 456 GT, equipaggiata però da un più classico (per la produzione Ferrari) V12, montato anteriormente. Di fatto la 456 GT era la più diretta discendente della 412, uscita di listino qualche anno prima.
[modifica] Bibliografia
- "L'automobile italiana" di Ornella Sessa, Alessandro Bruni, Massimo Clarke e Federico Paolini, 2006, Giunti.
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Ferrari Mondial
[modifica] Collegamenti esterni
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