Cisterna di Latina
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Cisterna di Latina | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lazio | ||||||||
Provincia: | Latina | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 77 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 142,83 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 236 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Borgo Flora, Castel Ginnetti, Cerciabella, Colle Marcaccio, Doganella, Le Castella, Quartiere San Valentino, Torrecchia | ||||||||
Comuni contigui: | Aprilia, Artena (RM), Cori, Latina, Norma, Sermoneta, Velletri (RM) | ||||||||
CAP: | 04012 | ||||||||
Pref. tel: | 06 | ||||||||
Codice ISTAT: | 059005 | ||||||||
Codice catasto: | C740 | ||||||||
Nome abitanti: | cisternesi | ||||||||
Santo patrono: | San Rocco | ||||||||
Giorno festivo: | 16 agosto | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Cisterna di Latina è un comune di 33.708 abitanti della provincia di Latina, distante circa 17 Km dal capoluogo.
Ai margini settentrionali dell'Agro pontino, ha origini antichissime ma del suo passato non è rimasto quasi più nulla a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale che la rasero al suolo. Ricostruita velocemente, ha conosciuto negli ultimi cinquant'anni un grande boom economico e demografico.
È conosciuta come la città dei butteri.
[modifica] Onorificenze
Il Comune è stato insignito della Medaglia d’argento al merito civile per per atti di abnegazione durante il secondo conflitto mondiale.
[modifica] Geografia
Cisterna di Latina, o più semplicemente Cisterna nell'uso comune, sorge alle porte dell'Agro pontino, in un territorio in larga parte pianeggiante, ad eccezione di piccoli rilevi dei Monti Lepini e dei Colli Albani, ai confini con i territori comunali di Cori e Velletri.
Fino al 1932, il suo territorio era fra i più grandi e vasti d'Italia, comprendendo una larga fetta delle antiche "paludi pontine", di cui era l'ingresso. Successivamente parte del suo territorio fu ceduto al neonato comune di Latina.
Il clima è mite, soprattutto d'inverno quando la temperatura scende raramente sotto lo 0°. D'estate, invece è particolarmente caldo e a volte, anche afoso, nonostante venga mitigato dal vicino mare.
[modifica] Storia
[modifica] L'età antica
Le origini di Cisterna sono antichissime: il suo territorio fu sicuramente popolato dai Volsci, che vi fondarono due centri: Ulubrae (sita molto probabilmente nell'attuale località di Prato Cesarino, al confine con il territorio di Latina) e Suessa Pometia, città che raggiunse una certa importanza, tanto da imporre la sua autorità su una trentina di centri, i quali costituirono l'Ager Pometinus, poi Ager Pontinus e quindi Agro Pontino. Suessa Pometia fu distrutta e sottomessa da Tarquinio il Superbo, secondo quanto scrive Livio nella sua opera Ab Urbe condita.
Ulubrae, invece, dopo la distruzione di Suessa, ne accolse i superstiti e diventò municipium. Il centro, raggiunse anche una certa importanza, grazie alla vicinanza con la palude e i boschi, che costituivano una riserva di caccia per molti nobili romani. Molti autori hanno scritto delle ville che furono costruite qui, tra questi si ricordano Orazio, Plinio il Vecchio, Svetonio e Giovenale. Cicerone scrisse in una delle sue Epistole:
« Ti scrivo, o Attalo, dalla piana pontina, dove sono ospite di Filemone, nella sua villa di Ulubrae. Quando arrivai, fui accolto dal gracidare delle rane… » |
Anche Augusto, secondo Svetonio, avrebbe vissuto fino ai diciotto anni nella villa di famiglia a Ulubrae.
Intanto, nel 312 il console Appio Claudio Cieco avviava la costruzione della Via Appia, collegando Roma alle città del Sud Italia. Lungo l'Appia si sviluppò una stazione di sosta, con tre taverne che fu chiamata appunto Tres Tabernae.
Tres Tabernae è citata negli Atti degli Apostoli, quando si descrive il viaggio di San Paolo verso Roma e si ricorda che l'"apostolo delle genti", qui fu accolto e ristorato dalla locale comunità cristiana, la quale lo accompagnò fino a Roma.
Intorno al III secolo d.C., le paludi conobbero una nuova espansione e l'abitato di Ulubrae fu allagato. I suoi abitanti, furono, così costretti a lasciarlo per trasferirsi a Tres Tabernae. Tres Tabernae crebbe progressivamente di importanza e diventò Sede Vescovile. Si sa che vi fu edificata una cattedrale paleocristiana, dedicata a San Paolo (in ricordo del passaggio dell'apostolo), di cui non è rimasta traccia. Nel 307 vi fu assassinato l'imperatore Flavio Valerio Severo, ucciso dal luogotenente di Massenzio, Eraclio.
Le invasioni barbariche, provocarono la distruzione delle opere di bonifica e quindi una progressiva espansione delle paludi, provocando il declino della città. Nel 592 papa Gregorio Magno unì la sua diocesi a quella di Velletri. Subì diverse e micidiali devastazioni da parte dei Saraceni, fino a quella fatale dell'868, quando fu definitivamente distrutta.
[modifica] Il Medioevo e il Rinascimento
Gli abitanti di Tres Tabernae, decisero, costretti anche dall'espansione implacabile della palude, di trasferirsi sopra un piccolo colle. Il borgo conobbe una certa ripresa solo a partire dall'anno Mille, quando viene citata, per la prima volta, con il nome di Terra di Cisterna. La tradizione vuole che questo nome derivasse da un'antica cisterna presente nel territorio, fatta costruire dall'imperatore Nerone per rifornire d'acqua la sua villa di Anzio. Tale cisterna è tuttora esistente nei sotterranei del cinquecentesco Palazzo Caetani, che sorse appunto sulla cima del colle. Quindi gli abitanti trasferendosi di qui, avrebbero iniziato a dichiarare di vivere "alla cisterna" e quindi "a Cisterna".
Alcuni storici locali sostengono che in realtà il nome derivi dall'espressione di chiamare le località a sud di Roma, Terrae Cis Aeterna e quindi Terra di Cisterna. Fu quindi la città a dare il suo nome al contenitore d'acqua (appunto la cisterna).
Cisterna diventò un feudo dei Conti di Tuscolo, potentissima famiglia romana che la cedettero ai Frangipane nel 1146. I Frangipane rafforzarono il borgo con una cinta muraria e con l'edificazione di una rocca.
Il 5 settembre 1159 fu eletto papa, il cardinale Rolando Bandinelli che assunse il nome di Alessandro III. Tuttavia la sua elezione, fu ostacolata dall'Imperatore Federico Barbarossa che inviò le sue truppe per far arrestare il Papa. Quest'ultimo, protetto dai Frangipane fuggì prima a Cisterna e poi a Ninfa dove fu incoronato ufficialmente.
L'Imperatore quindi decise di vendicarsi assediando i due abitati e distruggendoli. In seguito i Frangipane ricostruirono Cisterna. Nel 1328 fu nuovamente assediata e distrutta da Ludovico il Bavaro. Gli abitanti però avvertiti da un velletrano, avevano già abbandonato da tempo il centro e vi ritornarono solo dopo due secoli.
Nel 1504 papa Giulio II affidò Cisterna in feudo ai Caetani. Fu Bonifacio Caetani, ad intraprendere diversi lavori urbanistici per ricostruire Cisterna, distruggendo le rovine del castello e sostituendole con una residenza rinascimentale: il Palazzo Caetani, appunto. In seguito al riordino dei feudi e delle proprietà dei Caetani effettuati da Bonifacio che istituì un Principatoe fece di Cisterna la capitale.
Il prestigio della famiglia Caetani, unita alla fama delle vicine paludi pontine e alle abbondanti riserve di caccia, fece sostare a Cisterna numerose personalità storiche come Papa Paolo III, Papa Urbano VIII, numerosi vescovi e cardinali nonché diversi aristocratici della Capitale. Nei numerosi resoconti che hanno lasciato descrivono Cisterna e il suo territorio come una pianura selvaggia, ma con una campagna ricca ed estesa. Nel 1589, vi sostò Sisto V, nel 1596 Clemente VIII, nel 1792 Benedetto XIII, nel 1839 Gregorio XVI.
[modifica] Dalla fine del XVIII secolo alla bonifica pontina
Papa Pio VI avviò un massiccio progetto di bonifica, il quale però fu bruscamente interrotto dalla Rivoluzione Francese e dall'invasione del Lazio delle truppe napoleoniche. Quest'ultime, si dedicarono a distruggere le opere di bonifica avviate dal Papa, provocando il ritorno della palude, apportando a Cisterna un rovinoso declino. Inoltre la diffusione del brigantaggio, i quali sfruttavano le foreste della palude, per nascondersi, causò diversi morti e scontri con i Carabinieri.
Nel 1825 fu visitato, in una gita di piacere, dal marchese Massimo D'Azeglio, politico del Regno di Sardegna nonché collaboratore di Cavour. Il marchese, inoltre descrive alcuni momenti della vita quotidiana nelle paludi, dai rodei dei butteri, le passeggiate dei briganti nel centro cittadino e la festa patronale di San Rocco.
Nel 1863, Papa Pio IX vi si fermò in visita pastorale. Per l'occasione fu costruita la Fontana Biondi, con la statua della dea Feronia che sconfigge la malaria.
Nel 1870, in seguito ad un plebiscito passò al Regno d'Italia e mutò il suo nome in Cisterna di Roma.
Nel 1890 Buffalo Bill, che con il suo circo di cowboy aveva fatto tappa a Roma e aveva sfidato gli italiani a domare il fiero cavallo americano del West. Il buttero cisternese Augusto Imperiali raccolse la sfida, riuscendo a domare il cavallo ed entrando così nella leggenda. Si racconta che Buffalo Bill rimase così offeso per la sconfitta, che abbandonò l'Italia in fretta e in furia.
[modifica] Dall'inizio della bonifica alla seconda guerra mondiale
Nel 1929, iniziò il processo di bonifica della palude promosso dal regime fascista. Cisterna fu dichiarato come il quartier generale dei lavori di bonifica, soprattutto dell'area settentrionale (il cosiddetto "bacino di Pescinara"), su cui sorse successivamente la città di Littoria (oggi Latina).
Nel 1934 fu costituita la provincia di Latina e Cisterna ne entrò a far parte, assumendo il nome di Cisterna di Littoria.
Il 22 gennaio 1944, gli Alleati tentarono uno sbarco ad Anzio, per cogliere alle spalle i tedeschi che si erano arroccati nei fronti sul Garigliano e a Cassino e conquistare Roma. Lo sbarco però fallì: una colonna di reparti scelti statunitensi, composto da circa cento uomini, guidata dal generale William Orlando Darby, si muoveva da Anzio verso Cisterna ma si incrociò casualmente in località Isolabella con una divisione tedesca, che aveva ben trecento unità al suo interno. Lo scontro fu fatale per gli americani: solo due soldati riuscirono a rientrare a Nettuno. La città di Cisterna riconobbe l'opera di questi soldati gemellandosi nel 1982 con la città americana di Fort Smith, nell'Arkansas, città nativa del generale Darby e titolando a quest'ultimo il locale Istituto d'Istruzione Superiore (che comprende sotto un unico preside il Liceo Scientifico, il Liceo Classico, l'Istituto Tecnico Commerciale e l'Istituto Tecnico Industriale). Dopo lo scontro di Isolabella, gli americani avevano bruciato il "fattore sorpresa", e i tedeschi avevano preparato una linea difensiva compresa, al cui centro si trovava appunto Cisterna. La città si trovò così al centro degli scontri armati, subendo pesanti bombardamenti. La popolazione civile, in preda al panico, si rifugiò nelle grotte sotterranee di Palazzo Caetani. Si nascosero qui, circa quattromila dei settemila abitanti. Il 25 marzo, però i tedeschi, forti delle difficoltà alleate, che si erano impananti, decisero di sgomberare l'abitato, costringendo gli abitanti a lasciare Cisterna.
Ad aprile, gli americani riuscirono finalmente a sbloccare la situazione e a conquistare Aprilia. A maggio, raggiunti dai rinforzi, le forze alleate sferrarono una dura offensiva (Operazione Buffalo). I tedeschi crollarono all'altezza di Borgo Sabotino e si videro costretti a cedere Littoria e si arroccarono su Cisterna. Gli Alleati, concentrarono qui i loro sforzi e dopo una battaglia durissima riuscirono ad entrare a Cisterna. I tedeschi si rintanarono allora dentro Palazzo Caetani ma alle prime ore del pomeriggio del 25 maggio, si arresero agli Americani. Cisterna e l'intero Agro pontino erano completamente liberati ma la città era rasa al suolo con quasi il 96% degli edifici distrutti.
[modifica] Dal dopoguerra ad oggi
La ricostruzione della città avvenne abbastanza velocemente, grazie all'impegno del sindaco Felice Leonardi, anche senza un preciso piano regolatore, tanto che ancora oggi, agli occhi dei forestieri, il ricostruito centro storico appare come un'accozzaglia degli stili più diversi e disparati e in molti casi, gli edifici sono risultati addossati l'uno con l'altro.
In seguito, per arginare il caos edilizio, fu avviata la costruzione di un nuovo quartiere, lungo Via I Maggio, a est di Piazza XIX Marzo. Le nuove abitazioni erano realizzate in condizioni precarie, a volte delle vere e proprie baracche addossate l'una sull'altra, tanto che i Cisternesi ribattezzarono "Shanghai" il nuovo quartiere e con questo nome ancora oggi continua ad essere noto.
A partire dagli anni settanta, Cisterna conobbe un forte sviluppo economico e demografico, dovuto prevalentemente all'insediamento della città nell'area tutelata dalla Cassa del Mezzogiorno. A Cisterna si insediarono moltissime aziende, che attirarono un notevole flusso di popolazione da tutte le regioni d'Italia. La sua popolazione passò dalle 7.000 unità degli anni quaranta a 20.000 negli anni settanta e ai 30.000 degli anni ottanta. Un boom enorme, come tra l'altro si verificò anche nei Comuni limitrofi dell'Agro.
Negli anni novanta, la città ha risentito della crisi industriale che ha investito l'area dell'Agro pontino, dovuto soprattutto alla chiusura degli stabilimenti industriali del territorio, a causa dell'abolizione della Cassa del Mezzogiorno e dei privilegi fiscali che ne derivavano. La chiusura dello stabilimento Goodyear, uno dei più grandi in città, nonostante il buon funzionamento dell'industria, provocò durissimi scioperi ma nonostante tutto la multinazionale americana decise di chiudere, licenziando ben cinquecento persone. Successive indagini della magistratura, hanno rivelato che lo stabilimento non rispettava le leggi in materia ambientale e ha rivelato una massiccia presenza di amianto sul sito.
Investimenti nell'agricoltura specializzata, con la produzione in particolare del kiwi (nella versione locale del kiwi latina IGP), di cui Cisterna è il primo produttore nazionale, hanno permesso un rilancio della sua economia.
Negli ultimi tempi, è sorto in città un comitato con l'obiettivo di riportare il nome della città da Cisterna di Latina a più semplicemente Cisterna, com'era prima dell'Unità d'Italia.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi d'interesse
[modifica] Palazzo Caetani
Palazzo Caetani fu costruito nel 1560, per volontà di Onorato Caetani, e venne ultimato nel 1574. Il palazzo fu fatto erigere sulle rovine della antica rocca dei Frangipane, di cui ha inglobato una torre quadrata in pietra, l'unico edificio sfuggito alle devastazioni precedenti.
Non ha una pianta completamente regolare, in quanto ha inglobato l'antica torre e ha dovuto seguire la conformazione ondulata del terreno. Comprende due torri e un cortile quadrato interno, pavimentato a selci. Buona parte del palazzo è crollato sotto le bombe della Seconda guerra mondiale e in molti tratti, è stato irrimediabilmente danneggiato.
Sottoposto ad un delicato restauro negli anni novanta, il palazzo ha recuperato in parte l'antica bellezza, degli affreschi tardo-rinascimentali e delle sale del palazzo.
Palazzo Caetani ospita ogni anno, numerosi eventi e manifestazioni culturali (mostre, presentazioni, convegni, concerti, esibizioni teatrali) soprattutto nella suggestiva cornice del suo caratteristico chiostro. È sede permanente della Biblioteca Comunale e di una sezione della Facoltà d'Ingegneria dell'Università "La Sapienza" di Roma.
[modifica] Sala Zuccari
Nota anche come "Sala del Vescovo", era la sala di rappresentanza dei Caetani e le sue pareti sono state affrescate dai fratelli Zuccari. Gli affreschi rappresentano i possedimenti dei Caetani (Ninfa, Sermoneta, Circeo, il mare, la campagna) nonché uno spaccato delle paludi pontine nel XVI secolo. Oggi la sala ospita convegni e incontri, nonché i matrimoni civili.
[modifica] Grotte di Palazzo Caetani
Le Grotte di Palazzo Caetani, costituiscono un complesso di grotte, cave e cunicoli sotterranei che si snodano sotto Palazzo Caetani. La più antica è la cisterna di Nerone, che avrebbe dato nome all'intero abitato. Le altre sono una serie di antiche cave di tufo e pozzolana, scavate per ricavare il materiale necessario per costruire le case di Cisterna. Molte di queste grotte sono ancora inesplorate e si ritiene che in passato, furono impiegate, anche come passaggio segreto da parte della famiglia Caetani o dei altri proprietari del palazzo. Le Grotte diventarono durante la Seconda guerra mondiale, un rifugio sicuro per i Cisternesi. Vi scamparono ai bombardamenti alleati, circa 4.000 persone. Oggi, una parte delle Grotte sono state restaurate e aperte al pubblico mentre nel mese di marzo, ospitano le manifestazioni in memoria dell'"Esodo Cisternese" e della distruzione totale della città.
[modifica] Chiesa di Santa Maria Assunta
L'attuale edificio della Chiesa di Santa Maria Assunta è il frutto delle ricostruzioni effettuate dopo le distruzioni della Seconda guerra mondiale. La nuova chiesa, ha mantenuto l'antico lineamento neoclassico e la divisione in tre navate, separate da un colonnato. È sopravvissuta (si dice miracolosamente) una statua marmorea del patrono San Rocco, risalente al 1725, di scuola canoviana.
L'antica chiesa, invece è stata fatta costruire dai Caetani e nel 1582, fu elevata al titolo di collegiata e il suo clero fu unito a quello di Ninfa. Aveva due portali d'ingresso, ornate con due stipiti in travertino e un Coro in noce, opera di Francesco Giangiacomo, autore fra gli altri di alcuni stucchi e dipinti insieme al pittore velletrano Vincenzo Vilà. Si trovava, dietro l'altare, un dipinto cinquecentesco dell'Assunta. La chiesa, aveva inoltre sei cappelle, dedicate a: S.S. Sacramento, San Rocco, S.S. Crocefisso, S.S. Salvatore, San Paolo e Santa Teresa.
Il portale in bronzo, forgiato nel 1981 da Angelo Biancini a Faenza, raffigura attraverso un ciclo di bassorilievi, tutti gli eventi principali della storia di Cisterna.
[modifica] Piazza XIX Marzo
Piazza XIX Marzo è il cuore di Cisterna. Vi si affaccia il Palazzo Caetani, la chiesa di Santa Maria Assunta è ed attraversata dal Corso della Repubblica, la via principale. La piazza, recentemente risistemata e chiusa al traffico, è mattonata in selci. Al centro si aprono gli omonimi Giardini con la Fontana Biondi. Sulla qualità degli interventi sostenuti per la risistemazione l'opinione pubblica si è spaccata a causa dell'apparente snaturazione inflitta all'impianto originale.
La piazza, prende il nome dal 19 marzo 1944, giorno in cui la popolazione civile fu costretta dai tedeschi ad abbandonare le proprie case.
[modifica] Fontana Biondi
La Fontana Biondi fu realizzata nel 1885 dallo scultore Ernesto Biondi, su una precedente costruzione, eretta in tutta fretta, in occasione della visita di Pio IX nel 1863. La statua, raffigura una divinità romana (la dea Feronia), che impugna nel braccio destro un ramo d'ulivo e a incatenato ai suoi piedi, un demone, simbolo della malaria. Negli anni cinquanta, la statua fu posta su una base granitica, che simula una piccola montagna con grotte e anfratti.
[modifica] Palazzo del Comune
Il Palazzo del Comune (che i cisternesi chiamano più familiarmente "comune vecchio") è un edificio risalente alla metà del XIX secolo e sede del Municipio fino al 2001, quando fu inaugurata la nuova sede del Palazzo dei Servizi, a pochi metri di distanza e più idoneo alle esigenze della città.
Il Palazzo oggi è soprattutto sede di mostre e incontri. L'ex aula consiliare, la Sala delle Statue, conserva due statue di Peppino Impastato del 1981 e un'opera artistica di Duilio Cambellotti. Ospita inoltre la sede centrale della Polizia Municipale, del Corpo Forestale dello Stato e di alcuni associazioni onlus.
[modifica] Cisterna Vecchia
Cisterna Vecchia è il nome con cui è tradizionalmente denominato il centro storico della città; raso al suolo nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ha conservato comunque alcuni edifici d'interesse storico, oggi utilizzati prevalentemente come sedi di abitazioni private:
[modifica] Palazzo Calabresi
Appartenuto alla famiglia Calabresi nel XVIII-XIX secolo, è oggi uno dei pochi palazzi gentilizi rimasti a Cisterna dopo gli ultimi eventi bellici. Presente in Via Garibaldi, angolo Via Paliani, si presenta con una struttura di fondazione risalente al XVI secolo con successivi interventi.
[modifica] Palazzo Renzi
Sempre in Via Garibaldi, angolo Via dei Fiori, si trova Palazzo Renzi, apparentemente in stile classicheggiante settecentesco ma di fondazione almeno cinquecentesca, come risulta essere l'intero borgo medievale di Cisterna. Appartenne alla facoltosa famiglia Renzi, imparentata con le altre famiglie notabili locali.
[modifica] Palazzo della Confraternita delle Anime del Purgatorio
E' un edificio di cui poco rimane. Si trova in Via dell'Anello, angolo Via Garibaldi, ed è in stile classico con cornicione tardo-settecentesca. Dai fregi che riporta è un esempio di architettura piuttosto rara nel tessuto urbano di Cisterna, considerando che poche erano le famiglie nobili della città. Appartenne alla Confraternita delle Anime del Purgatorio.
[modifica] Casa Sciara
Presente su Via Ugo Bassi, è una casa del tardo '500 rifacentesi allo stile classico campestre di Palazzo Caetani, dal quale diverse abitazioni traggono ispirazione. Presenta un grande arco in travertino al centro, che permette l'accesso agli appartamenti sovrastanti. Le finestre recano architravi in travertino piuttosto semplici ma ben inserite nel complesso. Purtroppo l'edificio presenta un avanzato stato di deperimento.
[modifica] Casa Montani
E' una casa cinquecentesca con arco lavorato e cortile interno con pozzo, piuttosto rimaneggiata, presente su Via Lauretana.
[modifica] Ex Convento di S. Antonio Abate (Il Mulino)
L'edificio, in stato d'abbandono, contiene affreschi di interesse storico realizzati da Girolamo Siciolante e dai fratelli Zuccari. Il complesso comprende una chiesa del XVI secolo e, fu trasformato intorno alla seconda metà del XX secolo in un mulino, nome con cui è conosciuto dalla maggior parte della cittadinanza. Nel corso degli anni è stato anche al centro di discussione circa il suo utilizzo che potrebbe essere un importante edificio storico ed un esempio di archeologia industriale.
Alla fine degli Anni Novanta è stato proposto di trasformarlo in un centro commerciale, ma questa idea ha sollevato forti polemiche con tanto di interrogazione al Parlamento Europeo.
[modifica] Corso della Repubblica
Corso della Repubblica, già Corso Umberto I, è l'arteria principale di Cisterna, ricalcando il percorso della Via Appia, che attraversa l'abitato. Il corso, già da prima della limitazione al traffico attivata negli ultimi anni, è luogo di ritrovo e incontri per molti cisternesi.
[modifica] Chiesa di San Francesco
La chiesa di San Francesco d'Assisi è un edificio moderno, realizzato negli anni sessanta, in seguito alla costituzione della nuova parrocchia omonima, sul territorio dei nuovi quartieri, sorti intorno alla stazione ferroviaria e una parte del quartiere di via I Maggio. La chiesa, dai lineamenti semplici e ordinati, è abbellita all'interno, da una serie di pitture a muro.
[modifica] Giardini di Ninfa
Per approfondire, vedi la voce Giardino di Ninfa. |
Il Giardino di Ninfa, si trova intermente compreso nel suo territorio comunale, è stato creato sulle rovine della città medievale di Ninfa agli inizi del XX secolo da Gelasio Caetani. In seguito, grazie all'opera dei suoi eredi e oggi della Fondazione Rolando Caetani, il giardino si è arricchito di numerose piante e alberi provenienti da ogni parte del mondo, creando un'atmosfera idilliaca e richiamando ogni anno, migliaia di turisti. Il New York Times, lo ha definito il "primo giardino romantico del mondo".
[modifica] Monumenti Cittadini
[modifica] Monumento ai Caduti di tutte le Guerre
Il monumento sorge nell'omonima piazza, sul lato destro del Palazzo del Comune. Il primo stabile, fu realizzato in bronzo nel 1925, per onorare i caduti della Prima guerra mondiale e rappresentava un soldato ferito, sorretto da un angelo. In seguito all'autarchia, decisa dal fascismo, il monumento fu fuso e al suo posto vi fu elevata una semplice stele marmorea. Distrutta durante la Seconda guerra mondiale, vi fu eretto un nuovo monumento negli anni cinquanta, sempre in marmo.
[modifica] Monumento ai Marinai d'Italia
Costruito nel complesso residenziale "Mariotti", il Monumento è dedicato ai tanti marinai cisternesi che morirono durante la Seconda guerra mondiale.
[modifica] Monumento ai Bersaglieri d'Italia
Costruito nel quartiere di via I Maggio, il monumento raffigura un bersagliere in bronzo ed è stato inaugurato nel 2002, in occasione delle cerimonie del 25 aprile.
[modifica] Monumento a Salvo D'Acquisto e ai Caduti di Nassiriya
Il monumento a Salvo D'Acquisto, è stato inaugurato nel settembre 2003, in occasione del sessantesimo anniversario dell'eroica morte del carabiniere Salvo D'Acquisto. In seguito alla strage dei militari italiani a Nassiriya, nel novembre del 2003, il monumento è stato dedicato anche a quest'ultimi.
[modifica] Monumento ai Bonificatori
Inauguarato nel settembre 2007 nella frazione di Borgo Flora, l'unico borgo rurale fondato nel territorio di Cisterna (insieme ad Olmobello), il monumento ricorda l'opera di bonifica dell'agro pontino.
[modifica] Musei e Teatri
[modifica] Teatro "Tres Tabernae"
Nel 2003 è stato inaugurato, presso i locali della parrocchia di Santa Maria Assunta, il Teatro "Tres Tabernae". Nonostante le modeste dimensioni e lo scarso palinsesto, il teatro s'è trasformato negli anni, in un centro per ospitare incontri ed eventi teatrali.
[modifica] Cinema-Teatro Luiselli
Il Cinema Teatro Luiselli, si trovava nel centro storico di Cisterna negli anni del dopoguerra ed è stato chiuso negli anni settanta, a causa di problemi finanziari dei proprietari. Lo stabile, dopo anni di abbandono, è stato acquistato dal Comune, in seguito completamente demolito per la costruzione del nuovo e più moderno teatro cittadino. i lavori sono tutt'ora in corso.
[modifica] Manifestazioni
- Il Carnevale Cisternese è una manifestazione recente, che vede sfilare le ultime due domeniche di Carnevale e il Martedì Grasso, i carri allegorici, realizzati dai quartieri e dalle scuole della città e che raffigurano i temi più disparati, dalla politica alla cronaca, passando per le più classiche raffigurazioni di grandi film e opere letterarie.
- Fiere dell'Ascensione e della Ricalata si tengono rispettivamente l'ultima domenica di maggio e l'ultima di ottobre. Le due fiere, oggi sono prevalentemente eventi commerciali, che richiamano persone e turisti da tutta la provincia, ricalcano due antiche manifestazioni che si tenevano quando i butteri e i pastori, lasciavano (o vi ritornavano) la palude, vendendo i prodotti ricavati o acquistando gli oggetti di cui avevano bisogno. Da qualche anno, l'Associazione Butteri Cisternesi, rievoca in occasione delle Fiere i tradizionali rodei, con l'addomesticamento di cavalli selvatici e la mercatura del bestiame.
- Cisterna Estate è il cartello, sotto cui si riuniscono le centinaia di manifestazioni, con concerti, esibizioni, mostre artistiche che si susseguono nei mesi di luglio e agosto e tocca l'apice nei giorni fra il 15 e il 16 agosto, in occasione della festa di San Rocco. Negli anni "Cisterna Estate", organizzato con la collaborazione fra la Pro Loco cittadina e il Comune, ha richiamato a Cisterna artisti di fama nazionale e internazionale come Mango, Lucio Dalla, Alexia, Pooh, Nek, Antonello Venditti e altri.
- Processione di San Rocco, si tiene tradizionalmente la sera del 15 agosto -ricorrenza liturgica del santo- e la sera del sabato precedente il 10 marzo, "festa del patrocinio" (data in cui nel 1725 venne proclamato patrono della città, liberata da un'epidemia per sua intercessione). Il sacro corteo attraversa tutte le vie principali del centro della città. Entrambe le processioni vedono la partecipazione della locale "Confraternita di San Rocco" i cui confratelli e consorelle sfilano ovviamente indossando l'abito confraternale composto da "sacco" bianco e mozzetta rossa, e provvedono al trasporto a spalla delle statue del patrono e della Madonna, dell'icona del Cristo, e del reliquiario contenente parte di un dito di San Rocco, conservato nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, da dove fu tratto rocambolescamente in salvo durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
- Processione di San Francesco, è celebrata tradizionalmente la sera della prima domenica successiva al 4 Ottobre (data di ricorrenza del Santo) e si sviluppa lungo le strade cittadine dei quartieri facenti parte dell'omonima parrocchia.
- Natale Cisternese, concerti ed eventi in vista delle feste natalizie. Caratteristico è il presepe, realizzato nelle grotte di Palazzo Castani.
- Festa della Madonna del Divino Amore, sebbene non valorizzata dalle amministrazioni succedutesi nel corso degli anni quanto la festività patronale, questa manifestazione è una delle più tradizionali della cittadina e si sviluppa nel cuore storico, noto con il nome di Cisterna Vecchia. Ad essa sono associate una corsa ciclistica ultratrentennale, una Santa messa presso la cappellina in via dell'Anello e giochi quali la gara di spaghettata e corsa ai sacchi cui si possono aggiungere, ormai sempre più di rado, eventualmente altri spettacoli.
[modifica] Economia
L'economia della città ruota soprattutto intorno ai settori trainanti dell'industria e dell'agricoltura. Il terziario è invece ancora irrilevante (a Cisterna si lamenta da sempre una forte carenza dei servizi), mentre una parte non indifferente della sua popolazione si reca a lavorare ogni giorno fuori Cisterna, soprattutto a Roma, sfruttando la comodità della vicina linea ferroviaria, che rappresenta tuttora il più veloce mezzo per raggiungere la Capitale.
Il peso dell'industria, che aveva insediato in città, numerosi stabilimenti, ora è in forte calo. La più grande fabbrica è la Findus, sito lungo la Strada Statale Appia, (quattrocento dipendenti), l'unico stabilimento europeo dell'Unilever, su cui girano però voci su una sua chiusura nei prossimi anni o una cessione ad un'altra azienda. A Cisterna hanno sede anche gli uffici direzionali della Sagit, la società controllata dall'Unilever, che gestisce i marchi di quest'ultima in Italia. Altre fabbriche importanti sono la Barilla (Via Ninfina), la Tetrapack (ai confini con il territorio di Latina) e la Granarolo.
Vi sono poi aziende di media e piccola dimensione, che si sono sviluppate proprio a Cisterna e si stanno espandendo in tutta Europa. Tra queste ricordiamo, una su tutte, la Icom che ha sviluppato una nuova tipologia di sfruttamento del metano, più ecologica ed economica e battezzando il risultato "metano Cisterna".
D'importanza prettamente locale sono invece la Centrale del Latte di Cisterna-Cooperativa Cisternino (recentemente chiusa) e Olivieri, che producono latte e derivati.
[modifica] Trasporti e vie di comunicazione
[modifica] Auto
Cisterna è attraversato dalla Strada Statale 7 Appia che taglia in due parti l'abitato, coincidendo all'interno della città, con il Corso della Repubblica. Dopo la limitazione al traffico, lungo questa via, il traffico dell'Appia, che da Roma si dirige verso il Meridione, è stato perlopiù deviato lungo la Tangenziale Cittadina, che circonda la parte meridionale di Cisterna, incrociando con la Strada Statale 148, la Pontina, una superstrada che unisce Latina a Roma.
Diverse strade provinciali uniscono il territorio di Cisterna ai confinanti comuni di Latina (Via Latina) Cori (Via Monti Lepini), Aprilia (Via Aprilia), Nettuno (Via Nettuno) e Sermoneta (Via Tivera).
Sono presenti a Cisterna una serie di linee interne di autobus, che collegano il centro con le frazioni e con i quartieri periferici, gestiti da diverse aziende private.
È prevista la costruzione di una bretella autostradale che unisca Cisterna e Latina al casello autostradale sull'A1 di Valmontone. La Regione Lazio, con il Ministero delle Infrastrutture, ha sottoscritto un protocollo d'intesa che prevede l'avvio della gara d'appalto in autunno e l'avvio dei lavori nel febbraio 2008.
[modifica] Treno
La città è attraversata, proprio all'interno del centro abitato, dalla trafficata Ferrovia Roma-Formia-Napoli ed è sede di una Stazione Ferroviaria, frequentata ogni giorno dai numerosi pendolari che devono raggiungere Roma per lavoro, ma anche da residenti dei comuni vicini come Cori o Latina, i quali sono o sprovvisti di una stazione propria o troppo distante dai luoghi di residenza.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Mauro Carturan (lista civica) dal 28/06/2004 (2º mandato)
Centralino del comune: 06 968341
Email del comune: info@comune.cisterna.latina.it
Classificazione climatica: zona C 1216 GR/G
[modifica] Gemellaggi
Cisterna è gemellata con:
- Fort Smith (Stati Uniti d'America), dal 1984
- Grombalia (Tunisia), dal 2003
[modifica] Sport
[modifica] Calcio
La principale istituzione sportiva cisternese è lo Stadio Comunale "Domenico Bartolani", costruito nel 1960, in seguito ad una collaborazione fra il Comune e i tifosi della locale squadra calcistica, la Pro Cisterna, i quali si offrirono gratuitamente come operai e contribuendo alla costruzione dello stadio, il quale fu dedicato al figlio di uno dei tifosi, morto bambino, in seguito ad una grave malattia.
In seguito al fallimento della Pro Cisterna, avvenuta nel 2000, dopo una lunga sequela di trionfi e ottimi successi con la classificazione per la Serie B, avvenuta nel 1974, lo Stadio Bartolani è caduto in uno stato di abbandono. Oggi, l'amministrazione comunale ha provveduto al suo restauro integrale, in vista della fondazione di una formazione calcistica locale. Dopo una prima fase di ristrutturazione che ha visto la celere ricostruzione della tribuna, il recupero del plesso ha però subito una frenata e dopo anni è ancora chiuso al pubblico in attesa che i lavori ripartano (a Gennaio 2008 le date sono ancora incerte).
Tale formazione era stata costituita nel 2003, la Viribus Cisterna Montello ed era stata promossa in Serie D. Nel 2006, la sua promozione è stata venduta all'Associazione Calcistica Latina, per permettere alla squadra latinense di partecipare al campionato della Serie Dilettanti. La decisione, passata con sentenza del Tar, ha scatenato roventi polemiche, soprattutto da parte dei tifosi cisternesi, che vi vedevano uno scavalcamento ai loro danni per favorire il capoluogo.
Nel 2007 è stata fondata, su impulso dell'amministrazione comunale, la Virtus Cisterna, l'attuale formazione calcistica cittadina.
Un altro impianto calcistico comunale si trova nel quartiere San Valentino, il più grande e popolato della città, dove si allena e milita le sue partite la San Valentino-Cisterna, che partecipa alla Seconda Categoria.
[modifica] Altri sport
Altri impianti sportivi nel comune di Cisterna sono perlopiù in mano ai privati. È presente un campo di tennis, con una relativa scuola che ha partecipato ai Campionati Regionali, una piscina regolamentare, una pista di atletica, un campo di basket e pallavolo, sfruttato da alcune società giovanili.
È in costruzione un Palazzetto dello Sport, che sarà completato a settembre, nel quartiere di San Valentino.