Pozzolana
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La pozzolana è una piroclastite sciolta, a granulometria variabile dal limo alla sabbia con inclusi ghiaiosi costituiti in prevalenza da pomici e in subordine da scorie. Si estrae principalmente nei Campi Flegrei da cui prende il nome (polvere di Pozzuoli). Con questo nome sono oggi identificate tutte le piroclastiti sciolte anche di origine diversa, Lazio, Vesuvio etc. Ha varie colorazioni, quella flegrea è generalmente grigia o grigio verdastra a tratti giallastra. Quando si trova di colore marrone brunastro è generalmente alterata per fenomeni di humificazione.Da un punto di vista vulcanologico rappresenta i prodotti eruttivi della della IV fase di attività della caldera flegrea.
Già Vitruvio descriveva quattro tipi di pozzolana:
- nera;
- bianca;
- grigia;
- rossa.
La pozzolana è stata usata per la prima volta dai Romani, che la impiegavano per produrre una sorta di cemento a pronta presa (per quei tempi), l'opus coementicium, in grado di fare presa anche sott'acqua e di durata straordinariamente lunga; l'uso di questo impasto facilitò anche la costruzione di cupole di grande ampiezza, in quanto la presa più rapida facilitava il lavoro delle centine.
Questa tecnica andò perduta alla fine dell'impero, rendendo impossibili costruzioni come quella del Pantheon finché Brunelleschi non risolse il problema per altre vie. Nel tardo Rinascimento l'uso della Pozzolana venne reintrodotto e per alcuni specifici lavori è ancora in uso.