Yuppi Du
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Yuppi Du | |
Paese: | Italia |
Anno: | 1975 |
Durata: | 125' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia |
Regia: | Adriano Celentano |
Soggetto: | Alberto Silvestri |
Sceneggiatura: | Adriano Celentano Miky Del Prete Alberto Silvestri |
Fotografia: | Alfio Contini |
Montaggio: | Adriano Celentano |
Musiche: | Adriano Celentano |
Scenografia: | Giantito Burchiellaro |
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Yuppi Du è un film del 1975, diretto da Adriano Celentano.
[modifica] Trama
Felice Della Pietà (Adriano Celentano), è un uomo dalle modeste possibilità economiche (fa il gondoliere), sposato in seconde nozze con Adelaide (Claudia Mori). Insieme a lei cresce sua figlia Monica (Rosita Celentano) nata dal suo primo matrimonio con Silvia (Charlotte Rampling).
Felice, ormai rassegnatosi per la scomparsa di Silvia, dopo il suo apparente suicidio torna nel posto in cui Silvia si è tolta la vita per salutarla l'ultima volta dopo aver sposato Adelaide.
A questo punto Silvia però riappare, rivelandogli di averlo lasciato perché stanca della povera e per lei troppo semplice vita a Venezia; dopo essersi sistemata a Milano con un industriale, Silvia torna a Venezia per rivedere sua figlia. Felice, completamente folgorato dalla riapparizione di Silvia, decide di farla tornare ed allontana quindi la dolcissima Adelaide, che si rassegna al fato per lei scelto da Felice. Quando poi Silvia decide di ripartire per Milano per chiarire le cose con il marito, Felice le propone di portare con sé anche la figlia.
Silvia parte, ma non fa più ritorno. Felice, avendo ormai capito che l'obiettivo di Silvia era soltanto portargli via la figlia, la raggiunge a Milano: giunto a casa sua le propone un triste accordo: Silvia potrà tenersi la piccola Monica, ma lei ed il marito dovranno pagargli 45 milioni di lire. La coppia, pur disgustata dall'apparente aridità d'animo dell'uomo, accetta di pagare la somma. Nel viaggio di ritorno in treno per Venezia, Felice incontra una donna del tutto identica a Silvia, che con una sorta di comunicazione telepatica gli promette eterno amore e felicità. Usando lo stesso tipo di comunicazione, Felice le risponde che ormai lui all'amore non crede più, e che sa del suo intento di portargli via i soldi ottenuti in precedenza.
Film postmoderno, in parte musical, con fenomeni di anarchia e messaggi anti-inquinamento, conditi con una sorte di autoironia e comicità nera. Grandissima opera d'arte allora non capita e in parte distrutta dalla critica. Il film ha ricevuto una nomination alla Palma d'oro al Festival di Cannes del 1975, senza vincerla. Memorabile il ballo di Celentano con la Rampling sulla base della canzone Yuppi Du.
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