Unione Astronomica Internazionale
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L' Unione Astronomica Internazionale (UAI, oppure anche IAU dall'equivalente dizione inglese) unisce le società astronomiche del mondo; è un membro dell' International Council for Science. È l'autorità riconosciuta per assegnare i nomi a stelle, pianeti, asteroidi e altri corpi celesti, e la sua sede centrale è a Parigi (Francia).
L'UAI è responsabile del sistema di Circolari UAI, che allertano gli astronomi sui fenomeni improvvisi, anche se non lo gestisce direttamente.
L'UAI fu fondata nel 1919 come unione di vari progetti internazionali, tra cui la Carte du Ciel, l'Unione Solare e l'International Time Bureau. Il suo primo presidente fu Benjamin Baillaud.
[modifica] Commissioni
L'UAI si suddivide in 40 gruppi di lavoro, specializzati nei diversi campi di cui si occupa l'associazione organizzati in 12 divisioni.
Divisione | Disciplina/e |
---|---|
I | Astronomia fondamentale |
II | Il Sole e l'eliosfera |
III | Scienze dei sistemi planetari |
IV | Le stelle |
V | Le stelle variabili |
VI | La materia intestellare |
VII | La Via Lattea |
VIII | Le galassie e l’universo |
IX | Tecniche ottiche ed infrarosso |
X | Radioastronomia |
XI | Astrofisica delle alte energie e tecniche spaziali |
XII | Attività comuni a tutte le divisioni |
Il Working Group for Planetary System Nomenclature (WGPSN, Gruppo di Lavoro per la Nomenclatura dei Sistemi Planetari), che opera nell'ambito della Divisione III, stabilisce, per autorità dell'UAI, le convenzioni di nomenclatura astronomica ed indica la denominazione delle caratteristiche superficiali, geografiche e geologiche, per i corpi planetari: i pianeti e alcune loro lune. Il Committee on Small Body Nomenclature (CSBN, Comitato sulla nomenclatura dei corpi minori) ha il compito di assegnare il nome ai corpi minori del Sistema solare recentemente scoperti, in sostituzione della designazione provvisoria attribuita all'oggetto in modo convenzionale al momento della scoperta. Il nuovo nome assume carattere definitivo dopo la sua pubblicazione su circolare del Minor Planet Center.
[modifica] Collegamenti esterni
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