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UFO Robot Goldrake - Wikipedia

UFO Robot Goldrake

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bussola Nota disambigua – Se stai cercando il fumetto italiano, vedi Goldrake (fumetto italiano).
UFO Robot Goldrake
manga
Goldrake
Goldrake
Titolo originale UFO Robo Gurendaizā
Autore Go Nagai
Disegni Gosaku Ota
Editore Kodansha
1ª edizione ottobre 1973giugno 1973
Collana 1ª ed. Monthly TV Magazine
Rilegatura brossurato
Editore it. d/visual
1ª edizione it. 30 novembre 2007
Periodicità it. irregolare
Tankōbon it. 4 (completa)
Formato it. 12,5 cm × 18 cm
Rilegatura it. brossurato con sovracoperta
Lettura it. originale (da destra a sinistra)
Genere
Cronologia
  1. Grande Mazinga
  2. UFO Robot Goldrake
UFO Robot Goldrake
serie TV anime
Titolo originale UFO Robo Gurendaizā
Autore Go Nagai
Regia
  • Masayuki Akehi
  • Tomoharu Katsumata
  • Masamune Ochiai
Sceneggiatura Shozo Uehara
Character design
Studio
Musiche Shunsuke Kikuchi
Rete Fuji TV
1ª TV 5 ottobre 197527 febbraio 1977
Episodi 74 (completa)
Durata ep. 24'
Rete italiana Raidue
1ª TV it. 4 aprile 19786 gennaio 1980
Episodi it. 71 / 74 Completa al 96%.
Genere
Cronologia
  1. Grande Mazinga
  2. UFO Robot Goldrake
Toei Animation / Dynamic Planning
Anime e manga (uso del template)

UFO Robot Goldrake (UFOロボグレンダイザー, UFO Robo Gurendaizā?), ovvero Atlas UFO Robot, è il nome con cui è conosciuta in Italia la serie UFO Robot Grendizer, la prima e probabilmente la più famosa serie di anime robotici giapponese trasmessa nel nostro Paese.

La serie risultò seguitissima in tutto il mondo oltre che in Giappone: Francia e Italia in testa, ma anche nel mondo arabo, soprattutto in Egitto e Arabia Saudita. Ancora oggi, a distanza di decenni dalla sua apparizione, per lo meno in Italia, è ricordata da migliaia di fan.

Indice

[modifica] Cronologia ed informazioni generali

UFO Robot Grendizer è una serie anime super robot prodotta dalla Toei Animation e ideata da Go Nagai sulla base del suo omonimo manga, con il character design di Kazuo Komatsubara (ep. 1-48) e Shingo Araki (ep. 49-74), e le musiche del maestro Shunsuke Kikuchi.

Fu trasmessa per la prima volta su Fuji Television dal 5 Ottobre 1975 al 27 Febbraio 1977. Vennero realizzati 74 episodi complessivi.

[modifica] L'episodio pilota

Già nel 1975 Go Nagai aveva collaborato alla realizzazione di un episodio pilota dal titolo Uchu-enban Daisensō ('La grande battaglia dei dischi spaziali'). Della durata di circa 30 minuti, sviluppato sulla trama di quelli che furono poi gli ultimi tre episodi della serie televisiva, in esso la caratterizzazione dei personaggi era però diversa. Il robot, chiamato Gattaiger (gattai in giapponese significa unione) compariva solo brevemente alla fine ed era completamente differente, così come i colori della livrea del pilota.

Si trattava di un prodotto destinato anche ad un pubblico femminile, a differenza delle serie Mazinger. Caratteristica che avrebbe poi mantenuto nella produzione televisiva. L'anime fu realizzato su insistenza della Popy (ramo della Bandai, casa giapponese produttrice di giocattoli e videogiochi). La stessa suggerì addirittura a Go Nagai di disegnare le gambe del robot più corte rispetto a quelle dei due Mazinga, in modo da facilitare il mantenimento della posizione eretta dei modellini.

[modifica] L'inserimento nella continuity Mazinga Z e Grande Mazinga

Per sfruttare il successo di pubblico incontrato dalle prime due serie, Koji Kabuto (del tutto assente nel numero zero) venne quindi inserito come trait d'union nella trama.

Lo stile del robot e le sue fattezze furono inoltre modificate per essere più in linea con le due precedenti serie di Nagai, in modo da far sì che Grendizer formasse con loro una trilogia.

Tuttavia, in Italia la serie fu trasmessa prima delle altre due, e così nelle edizioni italiane la continuità tra le tre storie si è completamente perduta, anche per l'alterazione dei nomi originali che, ad esempio, impedisce di cogliere l'unicità del personaggio di Koji Kabuto, rimasto tale nell'adattamento del Grande Mazinga, ma chiamato Ryo in Mazinga Z, ed Alcor in Atlas Ufo Robot.[1]

[modifica] Goldrake alla televisione italiana

In Italia la serie fu trasmessa per la prima volta martedì 4 aprile 1978 sull'allora Rete 2 (oggi Raidue). La programmazione la suddivise in tre blocchi: dal 4 aprile al 6 maggio 1978 (24 episodi); dal 12 dicembre 1978 al 12 gennaio 1979 (25 episodi); dall'11 dicembre 1979 al 6 gennaio 1980 (22 episodi).

Furono infatti doppiate e trasmesse in TV solo 71 puntate su 74, con esclusione degli episodi 15, 59 e 71, e ciò malgrado la RAI avesse acquistato l'intera serie.[1]

La prima puntata trasmessa in TV fu introdotta da una breve presentazione fatta da Maria Giovanna Elmi, allora annunciatrice RAI, che spiegava al pubblico italiano le caratteristiche della serie e della fantascienza giapponese e che raccontava del successo riscosso all'estero da questi «particolari cartoni animati»: era infatti la prima serie robotica giapponese ad essere vista in Italia.

[modifica] La Goldrake-mania

In effetti, la Goldrake-mania fece impazzire il Paese, che ben presto divenne il maggiore acquirente occidentale dei cartoni made in Japan proprio grazie al successo di Atlas UFO Robot.

[modifica] Il boom del merchandising

Gli indici di ascolto della RAI salivano alle stelle quando Goldrake compariva sugli schermi e si scatenò una sorta di delirio collettivo: l'immagine di Goldrake finì su centinaia di prodotti diversi, e fumetti, libri, dischi, maschere di carnevale, tatuaggi lavabili e modellini (addirittura dei doposci) riempirono i negozi di tutto il Paese. Nato in fondo come spin-off per vendere merchandising, essendo il primo mecha robotico sbarcato in Europa (Francia e Italia innanzitutto) nel nostro paese vendette benissimo qualsiasi gadget o prodotto.

[modifica] Le critiche

Mentre bambini e ragazzini erano entusiasti molti genitori si mostrarono perplessi, se non ostili alla novità, come del resto gran parte dell'opinione pubblica (adulta), ma il fallimento di un'interpellanza parlamentare proposta dal senatore Silverio Corvisieri che chiedeva di cancellare Goldrake dai palinsesti televisivi segnò il definitivo trionfo della produzione giapponese.

[modifica] Il mito del computer

In piena Goldrake-mania si diffuse, soprattutto grazie alla stampa, una falsa notizia, secondo cui i cartoni animati giapponesi (tra cui Goldrake, ovviamente) non erano animati a mano, ma da un computer, che sulla base dei dati inseriti da tecnici in camice bianco faceva tutto da solo. La diceria avrebbe resistito fino agli anni novanta. Nel maggio 1990, infatti, Mangazine pubblicò un dossier sulla Toei Animation di Luca Raffaelli, contenente un'intervista ad Umeda-san, l'allora responsabile della Toei, il quale alla domanda così rispose: «Computer? Qui non ci sono affatto. So che in Italia circola la leggenda secondo cui i nostri cartoni animati sono realizzati con il computer, ma le assicuro che qui dentro non ce n'è uno».[2]

[modifica] Goldrake nei cinema italiani

In Italia sono stati realizzati tre adattamenti cinematografici non autorizzati della serie televisiva, nati da un'operazione di montaggio di vari episodi: Goldrake all'attacco, Goldrake l'invincibile e Goldrake addio.

Particolarmente rilevante è il primo, con il sottotitolo "La più grande avventura di UFO Robot". Il film, basato su un collage dei primi episodi della serie, presenta infatti una colonna sonora modificata, in cui sono stati aggiunti a più riprese i nove brani in italiano (Ufo robot, Rigel, Venusia, Alcor, Vega, Goldrake, Pianeta Terra, Atlas UFO Robot, Procton) dell'introvabile LP Atlas UFO Robot, cantati, tra gli altri, da Fabio Concato (Rigel, Procton, nonché cori in tutte le altre) e Dominique Regazzoni (Venusia).

Nel film possiamo inoltre ascoltare l'inedita versione strumentale della famosa sigla TV italiana UFO Robot, magistralmente orchestrata da Vince Tempera (che in un'intervista ha dichiarato di avere ottenuto proprio con la canzone UFO Robot il più alto successo di vendite!). Il basso è suonato da Ares Tavolazzi, ex componente degli AREA.

Il secondo film, Goldrake l'invincibile, raccoglie gli episodi in cui fa la sua prima apparizione Maria Grace Fleed, mentre il terzo, Goldrake addio, contiene l'episodio 71 (titolo giapponese Morus, il capo della guardia dal tragico destino), non trasmesso nella edizione TV italiana e, come sigla di testa, presenta la versione strumentale della sigla originale giapponese prelevata direttamente, con tanto di effetti sonori, dalla musica di sottofondo che accompagna la corsa di Actarus verso il suo robot nascosto nell'hangar sotterraneo.

Nelle sale italiane uscì anche un Mazinga contro Goldrake, in cui per la prima volta si vide nei cinema italiani che Alcor e Koji Kabuto altro non erano che lo stesso personaggio con due nomi diversi nello stesso universo nagaiano. Anche questo viene definito da molti "film di montaggio".

[modifica] Goldrake in home video

Dopo circa trent'anni dalla trasmissione televisiva, la serie è ritornata in Italia per il mercato home video in una edizione integrale in 12 dvd curata e prodotta dalla d/visual. La versione home video è stata però ridoppiata, utilizzando per quanto possibile lo stesso cast del doppiaggio RAI del 1978, non inserito in questa edizione, ed i dialoghi sono stati ampiamente rivisti per correggere tutte le imprecisioni e gli errori dell'adattamento precedente.

[modifica] Trama

Il protagonista della serie è il principe Duke Fleed, fuggito dopo una disperata resistenza a bordo di Goldrake (Grendizer) un avanzatissimo robot da battaglia, dalla sua stella natale Fleed in seguito all'attacco delle truppe del feroce Re Vega. Le Forze di Vega infatti attaccano qualunque pianeta invadendolo ed annettendolo al loro impero. Giunto sulla Terra Duke Fleed viene trovato morente dal dottor Procton (Genzo Umon), direttore dell'Istituto di ricerche spaziali, che lo prende con sé e lo nasconde sotto le mentite spoglie di Actarus (Daisuke Umon), facendolo passare per il proprio figlio di ritorno da un lungo viaggio. Anche il Goldrake con il suo disco spaziale (Spacer) viene nascosto all'interno dell'Istituto, nei cui sotterranei viene costruito un enorme hangar.

Anni dopo, continuando il loro progetto di invasione, anche le truppe di Vega giungono presso la Terra e, sotto la guida del comandante Hydargos (Blacky) e del feroce generale Gandal, ambiguo personaggio dotato di una metà maschile e una metà femminile, stabiliscono una base sulla Luna. Actarus si troverà costretto suo malgrado ad utilizzare di nuovo Goldrake per difendere il suo pianeta adottivo. Ad aiutarlo c'è il giovane Alcor (Koji Kabuto), il quale pilota un disco di sua progettazione e costruzione che non è però all'altezza di competere con le armi del nemico. I due oppongono una agguerrita resistenza, anche se a malapena riescono a tener testa ai continui assalti degli invasori di Vega.

Durante i periodi di tregua, Actarus vive e lavora nella fattoria di Rigel (Danbei Makiba) e dei suoi due figli, Mizar (Goro Makiba) e soprattutto Venusia (Hikaru Makiba), innamorata di lui ma inizialmente all'oscuro, come tutti gli altri, della sua identità segreta. In un'epica avventura, nella quale il disco di Alcor verrà distrutto e il comandante Hydargos perderà la vita, Venusia viene a conoscenza dell'identità segreta di Actarus, ma durante un attacco alieno rimane ferita gravemente: solo Actarus riuscirà a salvarla con una trasfusione del suo sangue alieno, dandole la forza di sopravvivere, al punto che Venusia deciderà di combattere al suo fianco. Ciò sarà reso possibile dal programma di potenziamento di Goldrake messo a punto dal dottor Procton, e che vedrà assegnare a Venusia il "Delfino Spaziale" (Marine Spacer), mezzo in grado di condurre Goldrake sottacqua consentendogli di combattere con più agilità nel mare. Anche Alcor entrerà così presto in possesso di un nuovo mezzo battezzato "Goldrake 2" (Double Spacer), grazie al quale Goldrake potrà volare più agilmente che all'interno dello spacer.

Dopo la sua morte, Hydargos viene sostituito dal ministro Zuril, uomo audace e di grande cultura scientifica, nonché ottimo stratega. Si contrapporrà al comandante Gandal e finiranno spesso per contrastarsi anziché cooperare, per conflitti di potere nei confronti del loro Re Vega.

Nel seguito farà l'apparizione Maria (Maria Grace Fleed), la sorella di Actarus. Anche lei è arrivata sulla Terra da bambina, salvata da un abitante del pianeta Fleed che la adotta come sua nipote. Costui morirà ucciso dagli alieni, ma in punto di morte rivela la sua identità a Maria e la implora di salvare Goldrake dagli invasori. Credendo di trovare in Actarus il suo acerrimo nemico, Maria ingaggia con lui una lotta all'ultimo sangue finché un medaglione imperiale svela la realtà: sono fratello e sorella, i due eredi della famiglia reale di Fleed. Da questo momento Maria aiuta il fratello nel combattimento con un nuovo mezzo, la "Trivella Spaziale" (Drill Spacer), in grado di aiutare Goldrake a muoversi con agilità sottoterra.

La lotta prosegue a lungo e le forze di Vega subiscono numerose sconfitte, mentre il loro impero comincia a dissolversi. La Stella Vega, invasa dalla radioattività, finirà per diventare una stella morta e la Terra apparirà agli alieni come l'unica speranza per la sopravvivenza. Gli attacchi si faranno quindi sempre più decisi e disperati. Actarus e gli altri fronteggiano non solo con i propri mezzi, ma principalmente con il coraggio, la forza di gruppo e lo spirito di sacrificio, gli invasori che intanto sono sempre più impegnati anche in lotte interne per la supremazia al potere.

La guerra diventa sempre più aspra. Da una parte perdono la vita grandi amici d'infanzia di Maria e Actarus, dall'altra condottieri di grande coraggio come il figlio di Zuril, lasciando entrambe le parti con grandi desideri di vendetta. Re Vega sfrutta l'amore che la figlia Rubina, ex promessa sposa di Actarus, ha per quest'ultimo, per cercare di attirarlo in una trappola. Actarus, catturato con Goldrake in un agguato del ministro Zuril (infatuato anch'egli di Rubina), la accusa di averlo ingannato, ma la giovane principessa con un gesto estremo lo salva, finendo per morire fra le sue braccia. Il ministro Zuril tenta un disperato agguato, ma morirà folgorato dall'intervento di Alcor.

Nel frattempo, la parte femminile del comandante Gandal ha un improvviso senso di coscienza e, desiderosa di vivere in pace, cerca di uccidere il proprio Re con l'intenzione di proporre la fine delle ostilità con Goldrake. Ma viene fermata e uccisa dalla sua metà maschile. In fin di vita e desideroso di riscattarsi con il suo Re, Gandal morirà in un combattimento frontale con Goldrake.

Decidendo di passare al contrattacco, la squadra di Actarus parte alla volta della base lunare di Vega con una nuova astronave, il Cosmo Speciale e combatte l'ultima battaglia in difesa della Terra. Durante il combattimento, Re Vega, consapevole di essere oramai sconfitto, cercherà di lanciare la sua astronave contro il pianeta per provocarne la distruzione, ma Actarus riuscirà a fermarlo in tempo.

Terminata la guerra, avendo saputo da Rubina che la loro patria natale Fleed sta tornando alla vita, Actarus e Maria decidono di tornarvi per ricostruire, assieme a coloro che scamparono alla prima invasione di Vega, il regno perduto. Ringraziando fra le lacrime il padre adottivo dr. Procton e gli amici più cari, rinunciando ad un possibile futuro sul nostro pianeta, Actarus e Maria decollano alla volta di Fleed.

[modifica] Personaggi

Nomi dell'adattamento televisivo italiano, nomi originali (tra parentesi) e nomi dei doppiatori dell'edizione televisiva.

Copertina del primo volume del manga realizzato da Go Nagai, ed. Dynamic Italia
Copertina del primo volume del manga realizzato da Go Nagai, ed. Dynamic Italia

[modifica] Personaggi principali e loro voci in Italia

  • Actarus (Daisuke Umon) - Goldrake (Duke Fleed): Romano Malaspina
  • Alcor (Koji Kabuto): Giorgio Locuratolo
  • Venusia (Hikaru Makiba): Rosalinda Galli
  • Dottor Procton (Genzo Umon): Elio Zamuto
  • Rigel (Danbei Makiba): Armando Bandini
  • Mizar (Goro Makiba): Fabrizio Mazzotta
  • Maria (Maria Grace Fleed)
  • Re Vega (Vega Kyosei Daiho): Gino Donato
  • Comandante Hydargos (Blacky)
  • Comandante Gandal / Lady Gandal
  • Zuril, Ministro delle scienze (Zouril)

[modifica] Altri personaggi

  • Gli assistenti del Dottor Procton (Hayashi, Yamada, Hamon)
  • Banta (Banta Harano)
  • Naida: Episodio 25
  • Rubina: Episodio 72
  • Marcus (Morus): Episodio 71
  • Boss, Nuke, Mucha : Episodi 14 e 31
  • Madre di Banta (Hanta Harano)
  • Midori e Hiroshi: Episodio 44
  • Stella, fidanzata di Hayashi: Episodio 16
  • Prof. Shriber e sua figlia Elsa: Episodio 56
  • Dantus, Ministro della difesa (Dantos)

[modifica] I nemici

  • Gorman, della Guardia Imperiale: Episodio 7
  • Mineo: Episodio 9
  • Yara: Episodio 15 inedito
  • Camargo Ishtar (Whiter): Episodio 24
  • Comandante Haruk: Episodio 29
  • Comandante Mariene (Marine): Episodio 32
  • Principe Gauss della Stella Lupo (Ergos): Episodio 34
  • Capitano Bettle (Bitor): Episodio 35
  • Comandante Zigra (Zigura): Episodio 36
  • Comandante Gaska (Gasuka): Episodio 43
  • Gilan (Gillan): Episodio 44
  • Comandante Edoro: Episodio 48
  • Gemelle aliene: Episodio 50
  • Comandante Garen: Episodio 51
  • TK1, TK2, TK3, TK4: Episodio 61
  • Shira (Kirida): Episodio 63
  • Comandante Sadon: Episodio 65
  • Cain: Episodio 68
  • Fritz, il figlio di Zuril (Zouril Ziya): Episodio 69
  • Comandante Shuller: Episodio 70

[modifica] Mecha

[modifica] Goldrake (Grendizer)

[modifica] Scheda tecnica

  • Altezza: 30 m
  • Peso: 280 t
  • Potenza: 1.800.000 CV
  • Velocità al passo: 75 km/h
  • Velocità in corsa: 700 km/h
  • Velocità in acqua: 45 nodi
  • Salto in elevazione: 1.000 m
  • Composizione: Gren
  • Alimentazione: Kouryoushi Energy

[modifica] Armamento

  • Disintegratori Paralleli (Hand Beam)

Sul dorso di ogni mano Goldrake possiede tre cannoncini laser di colore rosso che sparano tutti e tre contemporanamente raggi di colore violaceo.

  • Raggio Antigravità (Hanjuuryoku Storm)

Questo raggio che ricorda l'arcobaleno viene emesso dalla V sul petto di Goldrake; solleva i nemici sottraendoli alla gravità, per poi farli ricadere al suolo.

  • Doppio Maglio Perforante (Double Screw Crasher Punch)

Gli avanbracci si sganciano dal resto del corpo e, volando autonomamente, si indirizzano sul bersaglio; sono dotati di una serie di lame taglienti ribaltabili che vanno a coprire il pugno e che, ruotando velocemente, li rendono a tutti gli effetti delle trivelle.

  • Boomerang Elettronici (Shoulder Boomerang)

Le due lamine a forma di mezzaluna presenti sulle spalle possono sganciarsi e volare contro il nemico.

  • Alabarda Spaziale (Double Harken)

I boomerang elettronici possono anche essere utilizzati agganciati a due aste che fuoriescono dalle spalle e poi uniti per formare un'alabarda lunga 28 metri circa, con un peso totale di 12 tonnellate.

  • Uncino Spaziale (Single Harken)

Il singolo boomerang agganciato alla sua asta, utilizzato come tomahawk.

  • Tuono Spaziale (Space Thunder)

È una potente scarica elettrica generata dalle corna laterali della testa di Goldrake e condensata verso le piccole corna frontali, che successivamente la rilasciano.

  • Campo Magnetico (Magnetic Field)
  • Nebbia Anti-Radar (Frequency-Disturbing Fog)

A differenza di molti altri robot protagonisti di altrettante serie del genere, e similmente ai due compagni di trilogia, Mazinga Z e Grande Mazinga, Goldrake non ha un'arma finale risolutiva, disponendo, come visto, di un arsenale che gli dà molte opzioni offensive; certamente, però, un'arma che tutti gli appassionati ricordano è l'alabarda spaziale, grazie alla quale i giovani spettatori dell'epoca approfondirono la loro conoscenza delle armi medievali.

[modifica] Spacer

[modifica] Scheda tecnica

  • Diametro: 34 m
  • Peso: 150 t
  • Velocità massima: Mach 9 nell'atmosfera terrestre, sconosciuta nello spazio
  • Altitudine massima: illimitata
  • Tempo di agganciamento con Goldrake: 12 secondi
  • Composizione: Gren

[modifica] Armamento

  • Pioggia di Fuoco (Melt Shower)

È una sorta di acido molecolare che viene emesso dalle sei aperture sulla parte superiore dello Spacer.

  • Lame Rotanti (Spin Saucer)

Consistono nei due dischi rossi posti alle estremità delle ali dello Spacer. Questi dischi si aprono rivelando delle lame, e vengono sparati contro il nemico dopo aver assunto un moto rotatorio. Volano ad una velocità pari a Mach 10.

  • Missili Perforanti (Spin Drill)

I dischi delle Lame Rotanti nascondono al loro interno un cannoncino che spara dei dardi a punta di trapano. Possono essere sparati a colpo singolo oppure a ripetizione.

  • Velocità Sub-Fotonica (Hyper Top Speed)

[modifica] Nomi

Il nome Grendizer deriva secondo alcuni dal Gren, il metallo alieno di cui sarebbe fatto il robot, mentre altri sostengono più semplicemente che derivi dalla parola inglese grand (grandioso, imponente). L'origine del nome italiano, invece, ha un grosso debito (si fa per dire) con la Francia, dove la serie riscosse un successo altrettanto clamoroso e dove la RAI l'acquistò. In particolare, Goldrake appare come l'inglesismo di Goldoràk, il nome inventato chissà perché dai francesi, mentre Atlas UFO Robot è il frutto di una vera e propria svista dei funzionari RAI: come detto, la serie fu acquistata in Francia e, come ogni programma televisivo, era accompagnata da quella che tutti gli addetti ai lavori chiamano guide book, ossia la scheda illustrativa, tutti tranne i francesi, che la chiamano atlas, cosicché la dicitura Atlas UFO Robot stampata sulla guida fu scambiata per il titolo originale della serie.[3] In inglese "rake" vuol dire "rastrello" oppure indica il personaggio del 'libertino' nell'iconografia della restaurazione post-cromwelliana (vedi ad esempio la commedia The Country Wife), per cui la traduzione letterale di gold-rake sarebbe 'rastrello d'oro', mentre in senso figurato si potrebbe leggere 'ricco libertino'. Goldrake, tuttavia, può anche leggersi come una crasi dei due vocaboli inglesi golden (dorato) e drake (drago).

Goldrake è anche il nome di un fumetto italiano per adulti del 1966 di Renzo Barbieri e Sandro Angiolini, "Goldrake, l'agente playboy" (Edizioni EP), ma non esistono prove di un rapporto di derivazione tra i due nomi.

I nomi italiani dei personaggi, mutuati quasi tutti dall'adattamento francese, sono di pura fantasia, ad eccezione di Alcor, Mizar e Rigel, che come Vega (Alpha Lyrae) sono nomi propri di origine araba di altrettante stelle. Alcor e Mizar (Zeta UMa) si trovano nella costellazione dell'Orsa Maggiore e sono un sistema binario di stelle doppie, mentre Rigel (Beta Orionis), pure doppia, si trova in quella di Orione. Actarus, invece, è la trascrizione fonetica della pronuncia inglese di Arcturus (Alpha Bootis), nella costellazione di Boote. Venusia viene chiaramente dall'aggettivo venusiana, ossia del pianeta Venere, mentre Procton deriva probabilmente dall'inglese proton (protone), o più verosimilmente è una trasformazione del nome francese del personaggio, Procyon, che pure è una stella.

[modifica] Episodi TV

  1. Alcor e Actarus
  2. La Terra è in pericolo!
  3. L'incubo
  4. Il mostro spaziale
  5. Una serata di gloria
  6. Attacco a Tokyo
  7. Missione da Vega
  8. Un mistero dello spazio
  9. Catturate gli spaziali!
  10. Operazione spionaggio
  11. L'agguato lunare
  12. Il disco di ghiaccio
  13. Fiamme dallo spazio
  14. Festa di capodanno
  15. INEDITO IN ITALIA - Titolo giapponese: Una lettera a mia madre lontana - francese: Akerabe la rouge
  16. La stella fantasma
  17. La bufera di neve
  18. Passaggio segreto
  19. Pioggia di asteroidi
  20. L'insidia sotto la montagna
  21. Il giorno dell'aurora
  22. La difesa magnetica
  23. Distruggere la diga!
  24. Eliminate Goldrake!
  25. L'amore che sbocciò nel cielo
  26. Avanti nello spazio!
  27. Il contrattacco di Goldrake (seguito dell'episodio precedente)
  28. L'invasione degli umanoidi (da questo episodio inizia quella che in Italia viene considerata la "seconda serie")
  29. Un amico dallo spazio
  30. La cicatrice rossa
  31. Un robot per Alcor
  32. Un miraggio mortale
  33. Il mostro dallo spazio
  34. Un lupo siderale
  35. Il terremoto misterioso
  36. Il raggio ciclonico
  37. Esplosione nella galassia
  38. La ricerca del superuranio
  39. Venusia scende in campo
  40. Il mare è in fiamme!
  41. Battaglia negli abissi marini
  42. S.O.S. dal centro spaziale
  43. Una base segreta sulla terra
  44. Un segreto dalla preistoria
  45. I mostri del sottosuolo
  46. Uno squalo dallo spazio
  47. L'insidia sotto il lago
  48. La montagna scomparsa
  49. Il mostro ribelle
  50. Eliminate Alcor
  51. Il pianeta contaminato
  52. La fuga
  53. Il mostro invincibile (seguito dell'episodio precedente)
  54. Orrore negli abissi
  55. Il mostro di Lochness
  56. L'occhio spaziale
  57. Un piccolo mostro
  58. Il falso Goldrake
  59. INEDITO IN ITALIA - Titolo giapponese: Ah! Un commando formato da ragazzini - francese: Le commando
  60. Ultimatum ore sette
  61. Piano Pegaso
  62. Il giorno dei cigni
  63. Gelo mortale
  64. Gli ultimi cinque minuti
  65. Alcor, un vero combattente
  66. Sotto il livello del mare
  67. La fuga di Gandal
  68. Maria nella tempesta
  69. Il figlio di Zuril
  70. Addio, re di Fleed!
  71. EDITO IN ITALIA NEL FILM "GOLDRAKE ADDIO" - Titolo giapponese: Morus, il capo della guardia dal tragico destino - francese: Le meilleur ami
  72. Rivoluzione nello spazio
  73. Due amici inseparabili
  74. Goldrake o Vega?

[modifica] Goldrake nel mondo

  • Goldrake in Italia
  • Goldorak in Francia
  • Grendizer in USA, Germania e paesi Arabi
  • Grendizer (グレンダイザー, letto Gurendaiza) in Giappone

[modifica] Note

  1. ^ a b Mazinger Z, il Grande Mazinger e Goldrake: pasticcio all'italiana in Leggende. d/visual. URL consultato il 02-06-2008.
  2. ^ cfr. Luca Raffaelli in Mangazine, Hobby Fumetto, n. 4, maggio-giugno 1990, p. 9.
  3. ^ Ma "Atlas" chi è? in Leggende. d/visual. URL consultato il 02-06-2008.

[modifica] Bibliografia

  • Alessandro Montosi. Ufo Robot Goldrake - Storia di un eroe nell'Italia degli anni Ottanta. 2007. Coniglio Editore, 212 pp., ISBN 978-88-6063-054-4

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni

Parte del progetto Anime e manga

Mazinga Z · Grande Mazinga · UFO Robot Goldrake

Spin-off: God Mazinger · MazinSaga · Z Mazinger · Mazinkaiser · Mazinger Angels · Mazinger Angels Z


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