The Corporation (film)
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The Corporation | |
Titolo originale: | The Corporation |
Paese: | Canada |
Anno: | 2003 |
Durata: | 100' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Rapporto: | 1,85:1 |
Genere: | documentario |
Regia: | Mark Achbar, Jennifer Abbott |
Soggetto: | Joel Bakan |
Sceneggiatura: | Joel Bakan, Harold Crooks, Mark Achbar |
Produttore: | Mark Achbar, Bart Simpson |
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Montaggio: | Jennifer Abbott |
Musiche: | Leonard J. Paul |
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Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
The Corporation è un documentario canadese del 2003, diretto da Mark Achbar e Jennifer Abbott e tratto dall'omonimo libro di Joel Bakan (pubblicato da Fandango Libri). È stato distribuito in Italia dalla Fandango distribuzione ed è commercializzato anche da Feltrinelli, nella collana Real Cinema.
Il documentario analizza il potere che hanno le multinazionali (quelle che in America vengono chiamate corporations) nell'economia mondiale, dei loro profitti e dei danni che creano.
Il film presenta anche, nell'ordine, i contributi di:
- Ira Jackson, direttore del Centro Studi Business e Pubblica Amministazione dell'Università di Harvard
- Robert Keyes, presidente del Consiglio Canadese per il Commercio Internazionale
- Joe Badaracco, docente di Etica Commerciale all'Università di Harvard
- Ray Anderson, amministratore delegato di Interface, una società che produce moquette industriali
- Noam Chomsky, docente di Linguistica al MIT
- Mary Zepernick, coordinatrice del Programma su Corporation, Legge e Democrazia
- Richard Grossman, co-fondatore del suddetto Programma
- Howard Zinn, storico e saggista
- Robert Monks, consulente di Corporate Governance
- Michael Moore, regista ed autore
- Sir Mark Moody Stuart, ex presidente di Royal Dutch Shell
- Milton Friedman, premio Nobel per l'economia nell'anno 1976
- Charles Kernaghan, direttore del National Labour Committee
- Michael Walker, direttore del Fraser Institute
- Naomi Klein, autrice del best seller No Logo
- Samuel Epsteln, docente di Medicina Ambientale e del Lavoro all'Università dell'Illinois
- Jeremy Rifkin, presidente della Foundation on Economic Trends
- Steve Wilson e Jane Akre, giornalisti investigativi
- Carlton Brown, broker della Borsa Merci
- Robert Welssman, direttore del Multinational Monitor
- Robert Hare, psicologo e consulente dell'FBI
- Sam Gibara, presidente ed ex amministratore delegato della Goodyear Pneumatici
- Vandana Shiva, attivista politica e ambientalista indiana
- Mark Barry, professionista dello spionaggio industriale
- Elaine Bernard, direttrice del Trade Union Program
- Mark Kingwell, filosofo, critico culturale e autore
- Maude Barlow, presidente del Councile of Canadians
- Susan Linn, docente di psichiatria all'Università di Harvard
- Lucy Hughes, vicepresidente di Initiative Media, una società di pubblicità
- Chris Barrett e Luke McCabe, studenti universitari divenuti celebri per essere stati sponsorizzati dalla First USA
- Chris Komisarjevsky, amministratore delegato di Burson Marsteller, una società di pubbliche relazioni
- Tom Kline, vicepresidente anziano di Pfizer Inc.
- Andrea Finger, portavoce di Celebration, una città creata dalla Disney in Florida
- Clay Timon, amministratore delegato di Landor e soci, una società di consulenza di branding e comunicazione
- Jonathan Ressler, amministratore delegato di Big Fat Inc. ed esperto di pubblicità occulta
- Oscar Olivera, leader della Coalizione boliviana in difesa dell'acqua e della vita
- Edwin Black, autore del saggio L'IBM e l'Olocausto
- Irving Wladawsky-Berger, vicepresidente del Gruppo Tecnologia e Strategia dell'IBM
- Peter Drucker, management guru
- Robert Keyes, presidente del Canadian Council for International Business
[modifica] Contenuto
Le corporation sono oggigiorno persone giuridiche che hanno l'obbligo di mettere la tutela dei loro azionisti, cioè la realizzazione di un profitto, al di sopra di ogni altro obiettivo. Per questo, esse non hanno alcun interesse a salvaguardare la natura o il benessere dei lavoratori: ad essere danneggiata dall'opera delle multinazionali, quindi, è la società. Il documentario spiega questo fenomeno e lo illustra con vari esempi, che comprendono, fra l'altro:
- lo sfruttamento della manodopera, specialmente nei paesi centroamericani, portato alla luce dalle indagini del Comitato Nazionale Americano per il Lavoro;
- la sintetizzazione e la diffusione di sostanze chimiche pericolose per la salute, come il DDT e l'Agente Arancio, prodotto dalla Monsanto e usato in Vietnam dall'esercito americano;
- la somministrazione alle mucche di un ormone (l'rBGH della Monsanto, detto anche rBST o Posilac). Questa sostanza, considerata sicura dalla FDA, avrebbe dovuto aumentare la produzione di latte, ma invece ha provocato casi di mastite (infiammazioni delle mammelle) delle mucche, che a sua volta ha provocato l'infezione batterica del latte. Un programma di Fox News ne avrebbe dovuto parlare, ma la Monsanto, con l'appoggio della Fox stessa, l'ha censurato;
- l'inquinamento delle fabbriche e di allevamenti animali;
- la pubblicità rivolta ai giovani di oggi, più sofisticate e create appositamente perché i bambini condizionino gli acquisti dei genitori. Le corporation fanno leva sulla loro vulnerabilità per vendere i propri prodotti e per creare un esercito di "piccoli consumatori" che hanno cieca fiducia nelle multinazionali;
- la diffusione di pubblicità occulta per introdurre un marchio nella vita quotidiana;
- il processo condotto dalla General Electric e dal prof. Chakrabarty contro l'Ufficio brevetti americano, che aveva rifiutato di brevettare un batterio geneticamente modificato. Prima di questo processo non era possibile brevettare esseri viventi, ma dopo la vittoria della multinazionale, questa regola è stata modificata e ora il divieto vale solo per la specie umana;
- le privatizzazioni dei beni pubblici, fra cui quella dei servizi idrici di una città in Bolivia, che dava la possibilità a una multinazionale di distribuire l'acqua in cambio di un quarto del reddito dei cittadini, prevaricando, inoltre, i loro diritti. La popolazione si ribellò, ci furono degli scontri che provocarono numerosi feriti e un morto;
- la collusione fra le corporation e i regimi dittatoriali, specialmente fra l'IBM di New York e il Terzo Reich.
Particolarmente impietosa è l'analisi del comportamento delle corporation, che si rivela uguale a quello dello psicopatico:
« La domanda che spunta periodicamente è: "Fino a che punto la corporation può essere considerata psicopatica?". Se vediamo una corporation come persona giuridica, non dovrebbe essere tanto difficile mettere in parallelo la psicopatia dell'individuo con la psicopatia della corporation. Potremmo esaminare le caratteristiche di questo specifico disturbo una ad una, applicate alle corporation... Ne avrebbe tutte le caratteristiche. E infatti, sotto molti aspetti, la corporation risponde al prototipo dello psicopatico. » | |
(Robert Hare, psicologo dell'FBI)
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[modifica] Voci correlate ai temi trattati nel documentario
- Brand management e brand equity
- Brevetto
- Consumo critico
- Globalizzazione
- Inquinamento
- Marketing
- Multinazionale
- Privatizzazione
- Pubblicità
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- Scheda su The Corporation dell'Internet Movie Database
- Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di cinema